Nella giornata di venerdì 23 febbraio 2018, ore 15.30, presso la Sala B del Consiglio regionale si terrà un incontro volto alla costituzione della Rete tra i C.U.G. (Comitati Unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni) ed i C.P.O. (Comitati per le Pari Opportunità), costituiti rispettivamente presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti e gli ordini professionali della Regione Basilicata, lo rende noto la Consigliera regionale di parità, Ivana Enrica Pipponzi.
Quanto in parola rientra nel più ampio Progetto “Equal Time” che ha lo scopo principale di mettere insieme tutti i detti organismi paritari.
“Il primo obiettivo”, dichiara la Consigliera di parità, “è effettuare il censimento degli organismi paritari, creando una Rete tra loro, coordinata dal mio Ufficio che, per legge, è deputato a monitorare la corretta applicazione della normativa sulle pari opportunità nel mondo del lavoro. Il connessi e successivi obiettivi attengono al mentoring, allo scambio di buone prassi e azioni positive ed alla individuazione e strutturazione di congiunti percorsi formativi che diano vita ad un meccanismo virtuoso di implementazione delle azioni a tutela della parità lavorativa che fungano anche da modelli operativi per future iniziative”.
“Si è reso necessario dare vita alla Rete degli organismi paritari”, prosegue la Pipponzi, “a seguito di specifiche sollecitazioni da parte delle tante pubbliche amministrazioni ed enti che non li hanno costituiti ovvero che, avendone compreso la loro valenza, intendono dare piena attuazione alla normativa sulla parità nei luoghi di lavoro”.
“La realizzazione dei suddetti obiettivi, conclude la Consigliera di parità, “rappresenta il volano del Progetto “Equal Time” e, al contempo, il basamento per l’elaborazione di un’azione comune volta ad assicurare una sempre maggiore incisività su temi specifici, quali:
parità e pari opportunità nel mondo del lavoro; parità di trattamento economico, occupazionale, di progressione nelle carriere e di formazione; conciliazione dei tempi di lavoro e familiari; riequilibrio di genere nei consessi decisionali e/o apicali; linguaggio di genere negli atti amministrativi. La metodica di lavoro sarà costituita dall’interpretazione dei concetti e della normativa sulla parità, sulle pari opportunità e sulle differenze di genere, per cogliere tutti gli elementi di possibili discriminazioni, attingendo, altresì allo studio dell’etica, delle politiche di genere e delle sfide che promanano dal mercato del lavoro”.
Hanno aderito al Progetto Equal Time, chiedendo di far parte della Rete, non solo i C.U.G. delle più importanti pubbliche amministrazioni lucane e degli Ordini professionali (ad esempio UNIBAS, Ospedale San Carlo, ATER di Potenza e Matera, ARPAB, ASP, Ente Parco del Pollino, Comune di Potenza, Comune di Viggiano, Camera di Commercio di Potenza e Matera, Ordine dei Giornalisti della Basilicata, Ordine Avvocati di Potenza e Matera, Ordine dei Farmacisti, Ordine degli Ingegneri, Ordine Commercialisti di Potenza e Matera, Ordine dei Consulenti del Lavoro, Consiglio Giudiziario presso la Corte di appello di Potenza ), ma anche quei Comuni od enti “minori”, che si apprestano a costituire detti organismi ed sono intenzionati a farli “funzionare al meglio.