“In riferimento al comunicato stampa Ugl diramato in data 22 febbraio 2018 avente come titolo “Elezioni CallMat: In sintonia con l’Ugl, la stessa confederazione chiarisce eventuali mal interpretazioni.
Si precisa innanzitutto che nell’azienda della CallMat di Matera, in via dei Mestieri 41, in data 22 febbraio non vi è stato nessun incontro tra l’Ugl, alcun partito e/o esponente politico e con nessun lavoratore. E’ stato riportato che un membro di partito, ha incontrato e ringraziato i lavoratori CallMat.
Di fatto è avvenuto un incontro di congratulazioni a Roma tra il Segretario Nazionale dell’Ugl Telecomunicazioni Claudio Giuliani e dei tesserati Ugl di quell’azienda.
Per quanto riguarda le presunte congratulazioni del politico Durigon, l’Ugl tiene a precisare che l’esponente è stato fino a pochi giorni fa il Vice Segretario Generale dell’Ugl Confederale Nazionale e come ben specificato nel comunicato, Durigon ha fatto pervenire e recapitare per il tramite del segretario provinciale Ugl Matera, Pino Giordano, i più fervidi auguri ai nuovi eletti che fino a qualche giorno fa erano suoi iscritti.
A seguito del comunicato, è stata inserita una foto che ritrae uno scorcio di una vecchia assemblea svoltasi in CallMat con il segretario Ugl Giordano, i segretari nazionali dell’Ugl Telecomunicazioni, Le Pera Luigi e Giuliani Claudio che non può essere assolutamente accomunata a un pensiero politico ma bensì ad un’azione sindacale che ha portato a questo grande risultato.
Se fosse necessario, ribadiamo che l’azienda CallMat nulla a che fare con questo comunicato e né tantomeno sono state svolte riunioni e/o incontri interni all’azienda con chi che sia.
Pertanto, invitiamo tutti, sindacalisti, OO.SS. e terzi, a non voler strumentalizzare l’esito delle votazioni arrampicandosi su cose inesistenti, inesatte, e non creare dissapori tra i lavoratori dell’azienda i quali, tutti i giorni con senso di responsabilità e abnegazione, portano avanti egregiamente il loro lavoro.
Visti gli eventi, siamo immediatamente disponibili ed invitiamo l’azienda a sederci democraticamente ad un tavolo iniziando a discutere di occupazione, flussi produttivi in funzione del mantenimento stabilità aziendale evitando sterili polemiche che non giovano a nessuno”.