Riceviamo e pubblichiamo l’appello che il coordinatore regionale della campagna elettorale di Liberi e Uguali in Basilicata, Antonello Molinari rivolge ai cattolici democratici lucani per un voto consapevole a sostegno di Liberi e Uguali. Di seguito la nota integrale.
A conclusione di questa campagna elettorale, avverto la necessità di ricordare le parole di don Luigi Sturzo del 18 gennaio 1919, un appello «a tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, perché uniti insieme propugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà».
In particolare, mi rivolgo a quanti s’ispirano nelle loro idee ed azioni ai valori della dottrina sociale della Chiesa o che si sono formati all’impegno politico nel filone dei cattolici-democratici affinché, con il loro voto consapevole, scelgano in Basilicata di sostenere Liberi e Uguali, che oggi rappresenta il punto di ripartenza di un nuovo centrosinistra, inclusivo, plurale ed aperto a tutti coloro che credono che non può esistere uguaglianza senza libertà né libertà senza uguaglianza.
Chi proviene da questa nobile tradizione politico-culturale in Basilicata non può votare per il Pd, al cui interno la presenza dei cattolici-democratici è puramente decorativa, surclassata dall’egemonia pittelliana e piegata a mere logiche di posizionamento personale.
Coloro che avrebbero dovuto rappresentare la peculiarità di una storia gloriosa, come i capilista al proporzionale, in realtà hanno svenduto quel patrimonio di valori e di consenso e rinunciato a rappresentare col necessario vigore quelle idealità, preferendo mimetizzarsi dietro la corazzata pittelliana, al solo scopo di trarne un personalistico vantaggio e proiettarsi, nella realtà, alla rappresentanza del nulla, non avendone interesse.
Chi ha a cuore le sorti della Basilicata non può non sostenere le liste di Liberi e Uguali, in cui sono candidate personalità provenienti dall’impegno sociale e cattolico-popolare come Cristiana Coviello e Maria Grazia Manzella, da sempre in prima fila per l’affermazione dei diritti civili e sociali, o giovani intelligenze come Lidia Mastrolorenzo, che hanno messo al servizio di questa comune battaglia il loro entusiasmo e la loro passione, senza nulla chiedere in cambio, come purtroppo non si può dire di candidate in altri partiti!
Insieme a loro l’esperienza politica ed istituzionale di Filippo Bubbico e Vincenzo Folino, la professionalità e la forza politica di Pasquale Bellitti, la tenacia di Nunzia Armento.
Punto di riferimento di queste candidature è la leadership nazionale di Roberto Speranza, candidato nel suo collegio, in difesa della propria terra con coerenza, coraggio e generosità!
I lucani devono ritornare ad amare la politica, soprattutto quelli delusi dalla gestione clientelare del potere.
“La politica è la più alta forma di carità”, diceva Don Luigi Sturzo: dobbiamo tornare a viverla come il mezzo più forte per la costruzione del progresso, che rappresenta il grande obiettivo per il quale quotidianamente dovrebbe operare ogni persona che si candida ad una funzione pubblica.