Solidarietà al Comitato per la Difesa delle Terre Joniche
Il sazio non crede al digiuno. Il detto popolare rispecchia la situazione in cui versano gli alluvionati del Metapontino, che da quasi nove mesi attendono il risarcimento dei danni promesso dal Governo. CONFAPI Matera esprime la più ampia solidarietà al Comitato per la Difesa delle Terre Joniche, da mesi mobilitato per rivendicare una tutela, non solo economica, a seguito dell’alluvione del 1° marzo scorso. La protesta, infatti, è assolutamente condivisibile, sia per risarcire le imprese e i cittadini che hanno subito danni, sia per mettere in sicurezza un territorio che, soprattutto in prossimità della foce del Bradano, è fortemente a rischio. CONFAPI Matera ritiene che non sia giusto tenere sulla graticola decine di aziende e di famiglie dopo avere dichiarato lo stato di emergenza e avere promesso gli aiuti economici. Soprattutto quando si utilizzano due pesi e due misure rispetto ad altre regioni d’Italia. Per reclamare i propri diritti le imprese oggi sono costrette a fare le voce grossa, ad organizzare manifestazioni eclatanti di protesta, se necessario a tenere sit in e presidi all’aperto. L’auspicio è che il nascente governo ascolti la voce proveniente dalla terre joniche.
Venerdì 17 novembre 2011 alle ore 9 presso le Tavole Palatine nuova assemblea del comitato Terre Joniche con mezzi agricoli e manifestanti. Come annunciato già nella lettera indirizzata ai due prefetti diMatera e Taranto il Comitato chiede che il nuovo Governo compia gli atti dovuti che il precedente non ha fatto. Durante l’assemblea saranno valutate in quale condizione e con quali tempi il Governo che in queste ore sta giurando entrerà nell’operatività e, dopo aver sentito le Prefetture di Matera e Taranto, conseguentemente saranno annunciate le iniziative ed i tempi con cui saranno dispiegate.
In una nota inviata al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, ha chiesto l’emissione della ordinanza presidenziale per realizzare le opere di messa in sicurezza del territorio a seguito delle calamità verificatesi in Basilicata nel febbraio/marzo scorsi. Il parlamentare lucano ha specificato che l’ordinanza e’ stata già proposta dal Dipartimento della Protezione civile ed e’ finanziata da un´apposita norma contenuta nella manovra di agosto per 7 milioni di euro e per altrettanti 7 milioni da uno stanziamento della Regione Basilicata. “Si tratta di opere finalizzate a presidiare il territorio per prevenire altri gravi rischi idrogeologici, tutte condizioni che giustificano l’adozione urgente degli atti richiesti”