Ritenuti responsabili della morte di due persone di Altamura, l’ottantasettenne Carlo Masiello e sua figlia Rosa, di 44 anni, travolti dall’esondazione del torrente Ciccolocane nei pressi del borgo Venusio di Matera il 6 novembre 2011 mentre erano in auto, due tecnici del consorzio di bonifica sono stati condannati oggi dal giudice monocratico di Matera a un anno e tre mesi di reclusione ciascuno (pena sospesa). La tragedia fu provocata da un’ondata di maltempo che investì la zona di Matera, provocando forti danni. In quell’occasione Saverio Monitillo, il marito di Rosa, riuscì a mettere in salvo le due nipotine mentre padre e figlia furono inghiottite dalla corrente insieme alla propria macchina.
Il corpo di Carlo Masiello fu ritrovato a distanza di cinque giorni, l’11 novembre 2011, incastrato in un’insenatura abbandonata del torrente Fiumicello, presente in prossimità del casello ferroviario in agro di Montescaglioso, a trenta chilometri dalla zona in cui era scomparso dopo essere stato travolto dal torrente in piena mentre il giorno successivo intorno alle ore 9 nel canale di contrada Pantanello fu ritrovato il corpo senza vita di sua figlia, Rosa Masiello.
Nella foto il luogo in cui si è consumata la tragedia