Orgoglio, appartenenza, identità. Sono le tre parole che possono sintetizzare lo spirito con cui si è chiusa presso l’aula magna dell’ITC Loperfido l’iniziativa “Sette giorni per 50 anni”, promossa dalla Camera di Commercio per celebrare i 50 anni compiuti dall’istituto nell’attuale sede di via Aldo Moro dopo il trasferimento dai locali presenti in via Riscatto, alle spalle della Cattedrale. Un anniversario importante celebrato anche con la pubblicazione di un opuscolo a cura di alcuni docenti ed ex alunni che hanno frequentato l’ITC Antonio Loperfido che ripercorre l’esperienza vissuta a scuola e il rapporto con gli insegnanti. Un opuscolo non esaustivo ma che comunque attraverso le testimonianze, gli aneddoti e le numerose foto d’epoca consente di ripercorrere la storia dell’istituto. Al tavolo dell’aula magna, intitolata al preside Salvatore Scardillo, per venti anni alla guida del “Loperfido”, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, il presidente della Camera di Commercio Angelo Tortorelli e i massimi dirigenti dell’Istituto, Vincenzo Duni e Franca Miserocchi. Prima di scoprire l’opera pittorica donata dall’artista materano Nicola Lisanti spazio alle premiazioni di due ex Presidenti della Camera di Commercio, Angelo Tosto e Gianfranco Manfredi e degli ex presidi in pensione che hanno fatto la storia dell’Itc Loperfido: il riconoscimento per Giacinto Genco, che ha operato all’ITC Loperfido dal ’56 al ’58 è stato ritirato dal figlio Francesco, mentre quello di Salvatore Boenzi, che è stato anche reggente dell’istituto magistrale fino al ’61 è stato ritirato dal figlio Federico. L’indimenticato Salvatore Scardillo, preside per vent’anni, dal ’61 all’81, è stato rappresentato dal nipote Rocco Bitonte mentre Roberto Danzi ha ritirato l’attestato per conto della mamma Vania Tantalo Danzi, preside dal ’81 al ’97 scomparsa tre anni fa. Giuseppe De Rosa, dirigente scolastico dal ’97 al 2009 ha sottolineato le personalità nate nella nostra città che sono ricordate dall’Istituto, che esaltano una Matera civile ed europea, l’ingegnere Antonio Loperfido, il professore Giuseppe Bruno al quale è intitolata la biblioteca, il preside Salvatore Scardillo al quale è dedicata l’aula magna. La versione strumentale di My way di Frank Sinatra interpretata dal giovane maestro Teodoro Comanda ha accompagnato il momento clou della cerimonia, quando è stato “svelata”, l’opera pittorica di Nicola Lisanti. Nicola Rizzi, già professore dell’ITC, ha evidenziato il valore artistico di un’opera che permette a Matera di riprendersi quell’orgoglio che negli anni ’60 era praticamente sconosciuto. “Matera non è solo la città delle caverne, ma anche della civita. Noi negli anni sessanta volevamo distruggere tutto e costruire il nuovo perchè i Sassi erano vergogna nazionale, oggi quest’opera ci consente di esaltare la parte più bella della nostra città”. Alla cerimonia hanno preso parte anche diversi professori in pensioni, ex alunni e studenti che attualmente frequentano l’istituto. Particolarmente apprezzate le testimonianze dell’ex alunno Belisario Pizzilli e del professore e vice-preside in pensione Nicola D’Erario. Un passato che si è unito al presente con le dichiarazioni del rappresentante di istituto Saverio Carlucci e di una matricola di Giurisprudenza, Angelo Angelastri.
Michele Capolupo
La fotogallery della cerimonia in cui sono stati celebrati i 50 anni dell’ITC Loperfido (foto www.sassilive.it)