Le organizzazioni sindacali della scuola di Cigl, Cisl, Uil e Snal hanno convocato un’assembla nel piazzale adiacente l’ingresso della Provincia di Matera per affrontare le questioni legate al dimensionamento scolastico. Un appuntamento al quale hanno partecipato il personale della scuola, genitori, studenti, sindaci e amministratori, consiglieri comunali e provinciali, associazioni culturali e del volontariato e semplici cittadini. Un’assemblea promossa per manifestare contro la Regione Basilicata che, nostante le numerose istanze provenienti dalle istituzioni scolastiche, dai Sindaci e dalle forze sindacali, continua a confermare l’intenzione di adottare le restrittive linee guida sul dimensionamento scolastico che naturalmente avrà ripercussioni negative sulla continuità didattica e sull’organizzazione delle autonomie scolastiche.
I sindacati hanno invitato l’Amministrazione provinciale a farsi promotore nei confronti della Regione Basilicata affinché venga adottato il Documento della conferenza delle Regioni.
L’assemblea ha visto la partecipazione dei segretari delle organizzazioni sindacali Lucia Fiore per lo Snals, Eustachio Nicoletti per la CGIL, Giulio Arenella per la Cisl e Rocco Grieco per la Uil.
La Provincia di Matera è stata rappresentata dall’assessore alla cultura Antonio Montemurro: “Come Provincia abbiamo prodotto una richiesta di moratoria alla Giunta De Filippo e una proroga dei tempi per soprassedere ai parametri di dimensionamento delle istituzioni scolastiche da discutere al Tavolo Tecnico della Regione. Occorre evitare le ricadute negative di questo provvedimento sul territorio materano con l’abbattimento di molte direzioni scolastiche”.
Eustachio Nicoletti della Cgil: “Bisogna evitare le modifiche che creano disagi agli alunni, ai docenti e alle famiglie e che possono incidere negativamente sulla qualità dell’istruzione dell’apprendimento e formazione. Vogliamo che si adottino soluzioni condivise senza forzature e rotture e gradiremmo capire se la richiesta fatta alla Corte Costituzionale possa essere accolta sotto l’impegno formale oltre che politico. L’Assessore regionale Mastrosimone ha dato una risposta negativa in tal senso manoi siamo qui perché vogliamo comprendere meglio e verificare insieme quello che si può fare. La nostra richiesta è molto semplice. Vogliamo la sospensione del Dimensionamento fino a quando non potremo ragionare in forma dignitosa nel prossimo triennio in attesa delle risposte della Corte Cosituzionale. Noi crediamo che il dimensionamento scolastico si debba fare in tre anni e non andare subito alla formazione dell’Istituto Comprensivo, perchè altrimenti duemila studenti perderebbero la continuità didattica. Occorre che il Comune chieda alla Regione di discutere la questione perché stiamo di fronta ad una situazione assurda”.
Lucia Fiore dello Snals: “Ci stiamo avviando verso una verticalizzazione non corrispondente alla realtà scolastica materana e le problematiche rimangono le stesse”.
Giulio Arenella della Cisl: “Vogliamo ragionare per rendere più equilibrato il dimensionamento che potrebbe determinare un esubero di docenti per classi di concorso e cassa integrazione. Occorre fare un discorso mirato per la scuola e consentire alle persone di decidere cosa fare, come ad esempio la scelta di andare in pensione”.
Il consigliere regionale Santochirico ha accolto la richiesta avanzata dai sindacati per ottenere un incontro con la Regione e annuncia un ordine del giorno: “La Campania e la Puglia hanno forzato il provvedimento spalmando in tre anni il dimensionamento scolastico in attesa che si pronunci la Corte Costituzionale. A questo punto credo che il Comune e la Provincia devono attivarsi per chiedere un incontro alla Regione. Per quanto mi riguarda martedì presenterò in consiglio regionale una mozione che invita i sindacati a discutere la situazione con la Regione Basilicata in attesa di capire se le cose resteranno così o possono essere cambiate attraverso un accordo istituzionale. Sicuramente è opportuno evitare situazioni di disagio e avere più tempo a disposizione per capire come regolarsi, per avere un quadro chiaro. Credo che una cosa comunque è chiara: l’approccio ai problemi della scuola non deve avvenire in termini numerici e mi auguro che questo principio sia condiviso con la Regione”.
Molto energico l’intervento dell’assessore provinciale alle infrastrutture strategiche Gianni Rondinone: “E’ arrivato il momento di fermare le bocce e fare una riflessione supplementare. Siamo arrivati allo scontro tra Governo e Regione e abbiamo chiesto al presidente De Filippo di fermare la partita. Possiamo arrivare anche al punto di non presentare il Piano di dimensionamento. Chiediamo al presidente De Filippo di fermare questo treno e fare una riflessione perché questo è un attacco alla scuola pubblica della nostra Regione e noi siamo pronti a dare un segnale forte al governo Monti. Lunedì ribadiremo questa posizione al presidente De Filippo spiegando che siamo pronti a fare una forte manifestazione”.
Lucia Fiore sottolinea che “Il sindacato non ha sottoscritto alcuna proposta relativa al dimensionamento scolastico. Noi siamo per la regolarizzazione della Rete scolastica e il Comune deve dire come intende gestire la mensa e altre situazioni. Noi non ci facciamo strumentalizzare dalla politica”.
Carlo Abbatino
La fotogallery della manifestazione con assemblea promossa dai sindacati (foto www.sassilive.it)