La proposta di legge di iniziativa del consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza sull’itituzione del “Fondo unico autonomie locali (Fual)”, con particolare riferiemento all’articolo 11 in cui si parla del fondo rotativo per la progettazione a favore degli enti locali, è stata al centro delle audizioni svoltesi in prima Commissione (Affari istituzionali) del Consiglio regionale presieduta da Vito Santarsiero (Pd).
In particolare sono stati ascoltati il presidente dell’ordine degli ingegneri della provincia di Potenza Giuseppe D’Onofrio ed il componente dello stesso ordine Filardi, e la segretaria dell’ordine degli architetti, sempre della provincia di Potenza, Agnese Ricigliano.
“Il contesto normativo nel quale si inserisce la proposta – ha spiegato Lacorazza – è lo Statuto regionale, la legge di recente approvazione riguardante misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi Comuni, a cui si aggiungono altre norme già approvate dalla Regione e da mettere a sistema. Vi è la necessità che la Regione fornisca assistenza ai Comuni e alla Province che ne ravvisino la necessità, almeno sino a quando la legge di bilancio del 2018 non consenta agli enti la possibilità di attivare il turnover e di competere in termini di qualità della programmazione e di capacità nel cogliere le opportunità finanziarie offerte dall’Unione europea, attraverso i fondi a gestione diretta, oltre che dal mercato nazionale e regionale. Quanto ai finanziamenti, è necessario istituire un Fondo unico per gli Enti locali, definendo criteri e regole chiare di riparto e assegnazione, in relazione ai fabbisogni e ai costi standard, prevedendo in questo ambito l’istituzione di un fondo rotativo per il sostegno per concorsi di progettazione. Attualmente molti Comuni non hanno fondi da affidare a professionisti per la redazione di progetti”.
“Abbiamo inviato a tutti i sindaci, consiglieri regionali e assessori – ha detto D’Onofrio – una nota per evidenziare le criticità nell’affidamento di incarichi di progettazione da parte dei Comuni. Da tempo chiedevamo come professioni tecniche l’istituzione di un fondo di progettazione proprio perché i Comuni, quando vengono pubblicati bandi nazionali per poter attivare finanziamenti per opere pubbliche, si trovano in difficoltà proprio per la impossibilità di affidare incarichi a professionisti. Lo stesso accade per la Cassa depositi e prestiti dove i fondi per la progettazione non vengono utilizzati perché i comuni non possono restituire le risorse richieste. Vorremmo che fosse prevista – ha aggiunto – l’erogazione di risorse a fondo perduto per garantire ai Comuni la possibilità di affidare incarichi di progettazione e individuare così interventi prioritari per il proprio territorio. Troppo spesso sentiamo parlare, da parte dei comuni, di affidamenti di incarichi a titolo gratuito e questo secondo noi non è sinonimo di qualità dei progetti. Siamo contenti di aver ritrovato in questa proposta di legge un articolo specifico per l’affidamento di un fondo di progettazione, è un segnale forte per tutti i liberi professionisti”.
Giudizio positivo sulla proposta di legge è stato espresso anche dal componente dell’ordine degli ingegneri Antonio Filardi, anche nella sua veste di referente regionale dei piccoli Comuni. “Un fondo rotativo per la progettazione a favore degli enti locali –ha detto – sarebbe una boccata d’ossigeno per tanti piccoli centri”.
Per Agnese Ricigliano, segretaria dell’ordine degli architetti della provincia di Potenza “la problematica del lavoro dei liberi professionisti è sempre stata sottovalutata e per questo accogliamo positivamente la proposta di un fondo rotativo per la progettazione. Viviamo momenti difficili ancor di più nei piccoli centri che hanno come priorità quella di assicurare i servizi essenziali”. Per l’architetto Giovanna Gallucci “fare un regolamento attuativo per poter stanziare le risorse aiuterebbe non solo i giovani professionisti ma rimetterebbe in moto l’economia di tanti piccoli comuni”.
Nel corso della breve discussione sono intervenuti i consiglieri Benedetto, Galante e Romaniello.
Alla riunione, oltre al presidente Vito Santarsiero, hanno partecipato i consiglieri Robortella, Lacorazza, Soranno, Romaniello, Pace, Bochicchio, Galante, Benedetto, Rosa, Napoli e Leggieri.