Misure di welfare che tengano conto delle specificità del tessuto produttivo locale e formazione. Sono questi i due asset principali su cui intervenire per creare un contesto lavorativo più a misura di genere, secondo la vicepresidente con delega alle Politiche per la Formazione e alla Pari opportunità di Confindustria Basilicata, Margherita Perretti, intervenuta, in mattinata, alla tavola rotonda sul lavoro delle donne in Basilicata, “Un lavoro per tutte”, organizzata da Cgil, Cisl e Uil. E, del resto – ha sottolineato ancora la vicepresidente – sono questi i due pilastri portanti del recente accordo sul nuovo modello di relazioni industriali e sugli asetti della contrattazione, sottoscritto, nei giorni scorsi, da Confindustria e sindacati.
“Le possibili proposte da mettere in campo per conciliare la vita lavorativa con quella familiare devono fare inevitabilmente i conti con la specificità del tessuto produttivo lucano, fatto di pochissime grandi aziende e una schiacciante maggioranza di medie e piccole imprese. Penso a esempio alla possibilità di realizzare asili nido di distretto nelle principali aree industriali, introducendo, lì dove è possibile, strumenti di smart working per consentire una più efficace organizzazione dei tempi”.
Altro nodo cruciale – secondo Perretti – rimane legato alla necessità di rafforzare la formazione continua, di cui attualmente, sui luoghi di lavoro, le lavoratrici fruiscono in percentuale di molto inferiore rispetto agli uomini. “La qualificazione delle competenze – ha spiegato nel suo intervento – è necessaria anche al fine di rapporti lavorativi qualitativamente migliori. La formazione di figure professionali adeguate alle proprie specificità produttive è un investimento per l‘imprenditore. E’ nel suo interesse, quindi, tenere con sé per più tempo possibile il lavoratore qualificato. Più in generale, è necessario inserire la problematica occupazionale femminile nella più ampie dinamiche occupazionali giovanili locali per provare a fornire risposte adeguate”.
La vicepresidente di Confindustria Basilicata ha poi elogiato il metodo di lavoro condiviso che vede insieme la più importante associazione datoriale e i sindacati lavorare in maniera sinergica su questioni complesse e che come tali necessitano di prospettive comuni e condivise.