Inaugurata nello Studio Arti Visive in via delle Beccherie a Matera la mostra “Da Francisco Goya a Mimmo Paladino: due secoli di gatti nell’arte”.
Indipendenti, dolci, ribelli, dispettosi, vanitosi, buffi, permalosi, eleganti, misteriosi, affettuosi, i gatti sono gli animali domestici più amati di sempre diventati negli ultimi anni anche vere e proprie star dei social con meme, video e profili personali. Animali ambivalenti, simbolo del legame che intercorre tra mondo umano e mondo spirituale, i gatti sembrano vivere vite segrete quasi mai completamente afferrabili e decifrabili.
Probabilmente per queste ragioni hanno catturato l’attenzione e stimolato da sempre l’immaginazione degli artisti, conquistandosi un ruolo nella letteratura, nella poesia, nel cinema, nel fumetto, nella moda e nell’arte oltre che nel pensare comune al punto che qualcuno ha voluto istituire anche una vera e propria “Giornata Internazionale del Gatto” che si celebra il 17 febbraio di ogni anno.
Ai gatti lo Studio Arti Visive dedica una mostra dal titolo “Da Francisco Goya a Mimmo Paladino: due secoli di gatti nell’arte”, una selezione di opere (provenienti da una collezione privata) di ben 23 artisti nazionali ed internazionali che hanno vissuto ed operato dal XVIII secolo ai giorni nostri.
L’esposizione si compone di disegni, incisioni, foto, sculture, olii e collage che vedono la figura del gatto come protagonista, comprimario o semplice comparsa.
Si segnalano, in particolare, tre incisioni di Francisco Goya tratte da I capricci e risalenti agli ultimi anni del Settecento, un disegno di Max Klinger datato 1887 (Gatta con i cuccioli, studio preparatorio per un’altra composizione) ed un’acquaforte di Edouard Manet del 1869 dal titolo Le chat et lesfleurs.
Fra i contemporanei non si può non citare, tra gli altri, gli esponenti della Transavanguardia Mimmo Paladino ed Enzo Cucchi, i maestri della scultura italiana del ‘900 Valeriano Trubbiani, Floriano Bodini ed Augusto Perez, il maestro della fotografia Pepi Merisio, Giancarlo Lepore, Piero Marchetti e Franco Di Pede, tutti artisti accomunati, tra l’altro, dal fatto di essere particolarmente legati a Matera per aver operato, esposto o donato in tempi diversi le proprie creazioni artistiche alla nostra città.
Completano il novero degli artisti esposti altri esponenti di rilievo dell’arte contemporanea quali Giovanni Cappelli, Felicita Frai, Giancarlo Vitali, Agenore Fabbri, Atanasio Soldati, Massimo Bertolini, Pierangelo Tronconi, Giancarlo Pozzi, Giuseppe Migneco, Rosario Ruggiero, Mauro Mezzina.
Una mostra, insomma, unica nel suo genere, certamente insolita, tutta da scoprire, da ammirare e da gustare.
Gli organizzatori ringraziano per la preziosa collaborazione Giuseppe Gatti, collezionista e mecenate milanese, amico di lunga data di Franco Di Pede e dello Studio Arti Visive e grande estimatore di Matera, sentimento manifestato in più occasioni nel corso degli ultimi anni attraverso donazioni che hanno contribuito ad accrescere il patrimonio artistico della città in siti quali il Borgo La Martella e Timmari ed in istituzioni quali la Biblioteca Provinciale “Tommaso Stigliani”.
La mostra sarà visitabile sino al 23 marzo tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 18.00 alle ore 21.00 o su appuntamento.
La fotogallery della mostra “Da Francisco Goya a Mimmo Paladino: due secoli di gatti nell’arte” (foto www.SassiLive.it)