“Il 2019 è arrivato, nulla è cambiato”, “State perdendo una generazione, dateci ascolto! Non siete il padrone”, “Biblioteca, teatro, università, dov’è la cultura in questa città?”, “C’è un vento forte e impetuoso che nasce in ogni generazione”, “Scorie e tumori pane quotidiano dei lavoratori”. Sono gli striscioni più significativi esposti in mattinata dagli studenti a Matera durante la “Marcia per la cultura e il lavoro – il futuro della capitale europea della cultura 2019” promossa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Tra i cori più significativi quelli contro il sindaco De Ruggieri, definito un sindaco “incompetente” e i “vaffa…” rivolti alla Fondazione Matera-Basilicata 2019.
In testa al corteo, animato dal complesso bandistico di Grottole, i segretari della provincia di Matera delle tre sigle sindacali, Eustachio Nicoletti, Giuseppe Amatulli e Franco Coppola, seguiti da componenti e rappresentanti delle associazioni che hanno deciso di sostenere la manifestazione, appartenenti a settori diversi (datoriali, professionali, culturali e del volontariato, studentesche, sportive): il Movimento studenti 21, la Consulta provinciale studenti, Confapi Matera, Centro Carlo Levi, INU, Legambiente Matera, Associazione Amici biblioteca, Collettivo donne, Uisp Basilicata, Radio Regio Altamura, Sassi Kult, Associazione Matera Ferrovia Nazionale, Comitato Acqua pubblica, Associazione B&B, Comitato Impegno per il quartiere Piccianello, Associazione Adriano Olivetti, Associazione Ecos – Uisp, Legambiente Policoro, Osteria Malatesta, Associazione Altamura Bene Comune, Energheia, Contronofrmazione liquida Associazione – Studenti di Ferrandina, Virtus Basket Matera, Associazione Virtus Matera, Group Matera 2016, Associazione Atena Matera, Confederazione nazionale dell’artigianato – CNA Basilicata, Associazione “Le antiche vie del commercio” e Officina del Bene Comune. Presenti anche due esponenti del PD materano, il segretario cittadino Cosimo Muscaridola e l’assessore regionale Roberto Cifarelli e una delegazione del gruppo “Le maschere di Tricarico.”
Il corteo ha attraversato via don Minzoni, via Lucana fino alla Provincia, via Ridola, via del Corso e piazza Vittorio Veneto, dove si è svolta la parte finale con gli interventi dei tre rappresentanti sindacali e dei rappresentanti di tutte le associazioni che hanno deciso di offrire il proprio contribuuto dal palco”.
L’iniziativa, promossa dalle organizzazioni sindacali e aperta alle rappresentanze datoriali, professionali, culturali e del volontariato, studentesche, personalità della cultura, ai cittadini, è stata promossa per denunciare l’incredibile condizione in cui la città di Matera e tutta la Basilicata si presentano alla vigilia all’importante e prestigioso appuntamento di Matera Capitale europea della cultura 2019.
“L’Amministrazione comunale provinciale e regionale – è stato sottolineato nel documento condiviso da sindacati e assocaizioni – procedendo imperterriti e irresponsabilmente a compartimenti stagni e al di fuori di qualsiasi programmazione, hanno eluso le aspettative e le potenzialità che offriva la designazione a capitale europea della cultura 2019, avvenuta il 17 ottobre 2014, in grado di costruire e rilanciare lo sviluppo socio – economico di Matera e della Basilicata che presentavano percentuali negative strutturali e rilevanti di reddito medio, disoccupazione, povertà, spopolamento ed emigrazione intellettuale. La Marcia per la cultura e il lavoro intende lanciare un chiaro e inequivocabile messaggio di denuncia agli amministratori comunali, provinciali e regionali, oltre che a quelli governativi per le gravi inadempienze e, nel contempo, avanzare la richiesta di adoperarsi realmente e compiutamente per realizzare interventi indispensabili per garantire l’accoglienza turistica, lo sviluppo urbano, le infrastrutture ed i contenitori culturali utili per adempiere al ruolo di Capitale Europea della cultura 2019 ma anche per costruire le condizioni perché, a partire dal 1 gennaio 2020, la città di Matera, alla stregua di Marsiglia, Liverpool, ecc., rappresenti un ulteriore esempio di città che ha saputo fare, del rinnovamento urbano e della modernizzazione infrastrutturale innescati da un processo di valorizzazione “stabile” della cultura della città e del territorio, un fattore di crescita e sviluppo socio-economico reso disponibile alle nuove generazioni”.
Michele Capolupo
Di seguito l’intervento integrale del segretario generale Cgil Matera, Eustachio Nicoletti
Questa manifestazione dal titolo “Marcia per la cultura e il lavoro”è stata promossa dai sindacati confederali CGIL – CISL – UIL a cui hanno aderito30 Associazioni che contribuiscono a costituire l’ossatura socio – economica, culturale e civile della nostra realtà comunale, provinciale e dei comuni del circostante territorio murgiano.
• Associazioni datoriali CONFAPI – CNA;
• Associazioni studentesche: Movimento studenti 21 – Consulta provinciale; controinformazione liquida
• Associazioni culturali: Carlo Levi, Amici della Biblioteca; Collettivo donne;Energheia; Associazione Adriano Oliveti
• Associazioni ambientaliste: Legambiente Matera, Legambiente Policoro;
• Associazioni sportive: UISP Regionale, Uisp Provinciale, ECOS, Virtus Basket Matera, Group Matera 2016, Atena Matera;
• Comitati di interesse collettivo: Istituto Nazionale urbanistica, Comitato ferrovia matera – ferrandina, comitato acqua pubblica; Comitato impegno per il quartiere Piccianello
• Associazioni commerciali e turistiche: Antiche vie del commercio, associazione b&b, osteria malatesta;
• Associazioni del volontariato: officina del bene comune; Ass. Altamura bene comune – lista civica o movimento
• Associazioni della comunicazione: Sassi Kult, Radio Regio di Altamura;
Associazioni sindacali di categorie di tutti i settori lavorativi (metalmeccanici, edili, servizi, conoscenza, pubblico impiego, pensionati, trasporti, bancari)
Rappresentanze di lavoratori della Ferrosud, Valbasento, Telespazio, Mobile imbottito.
Come organizzazioni sindacali confederali abbiamo sentito il dovere civico e politico – sindacaledi prendere l’iniziativa per associare al nostro, il malessere e l’imbarazzo comune della città, del territorio provinciale e regionale, del territorio pugliese, per la condizione complessiva in cui la Città di Matera e tutta la Basilicata si presentano, alla vigilia all’importante e prestigioso appuntamento di Matera Capitale europea della cultura 2019.
Si, perché, la condizione rasenta l’incredibile al punto da richiamare gli strani e poliedrici paradossi che hanno riguardato la storia del meridionalismo italiano.
Il17 ottobre 2014, quando la Commissione europea designò Matera a capitale della cultura per il 2019, giustamente si aprirono delle aspettative e si delinearono potenzialità che avrebbero costruito e rilanciato lo sviluppo socio – economico di Matera, della Basilicata, del territorio pugliese limitrofo che presentano percentuali negativi rilevanti di reddito medio, disoccupazione, povertà, spopolamento ed emigrazione intellettuale purtroppo strutturali rispetto al panorama europeo, nazionale e per alcuni versi meridionale.
Si trattava di adempiere ai fondamenti che portò la Comunità europea nel 1985 ad istituire il programma Capitali europee della cultura:
• Puntare sulla cultura come leva di sviluppo re-inventandola in una prospettiva che si lega più strettamente al tessuto produttivo locale e coniuga l’arte con la tecnologia, il design e l’innovazione per favorire l’evoluzione competitiva dei sistemi economici locali, come hanno magistralmente realizzato città europee come Glasgow, Liverpool e Linz che hanno raggiunto obiettivi inaspettati.
Cultura, creatività e innovazione come motore di ricerca della sviluppo economico e sociale, trasformando il capitale intellettuale in crescita economica e sociale e consentendo lo sviluppo sostenibile in una società inclusiva.
Perché la cultura è diventata centrale e genera ricchezza e da occupazione.
Perché la cultura, oltre le imprese che producono cultura in senso stretto (industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico artistico e architettonico, performingarts e arti visive) alimenta tutta la filiera della cultura ossia settori correlati come il turismo, il commercio, i trasporti, le attività immobiliari, il marketing e pubblicistica, incrementando notevolmente l’economia di una nazione, di un territorio.
Purtroppo a nulla sono servite le chiare, precise e continue sollecitazioni e preoccupazioni sollevate da molti soggetti rappresentativi del mondo sindacale, imprenditoriale, professionale e culturale sul fatto che:
• la gestione operativa del prestigioso evento denotasse un preoccupante ritardo ed un inadeguato coordinamento tra i livelli istituzionali comunali, regionali e nazionali;
• la totale assenza di programmazione strategica e pianificazione degli interventi;
Neanche, i richiami, le contestazioni e le richieste avanzate in occasione del Primo Maggio 2017:
1) i RICHIAMI:
• al senso di responsabilità del livello politico – amministrativo perché uscisse da una posizione di totale autoreferenzialità;
• per la totale assenza di approcci e momenti di condivisione partecipata con le parti sociali, le associazioni datoriali e culturali sulla programmazione e sulle scelte;
• per eliminare la presunzione e l’arroganza politica dell’amministrazione comunale di poter affrontare un evento straordinario così importante.
2) Le CONTESTAZIONI:
• Al tentativo da parte del Presidente Pittella di scaricare le proprie responsabilità dalla incresciosa situazione venutasi a creare attraverso l’ammissione dell’esistenza dei ritardi e criticità nonostante, sin dal primo momento, ha preteso di essere artefice principale nei processi pre e post designazione condizionando, nei fatti, gli sviluppi attivati e/o in attesa di realizzazione come:
– la trasformazione dello statuto della fondazione come Matera – Basilicata 2019;
– le dinamiche del mantenimento del Direttore della Fondazione;
– lo spostamento dell’evento di capodanno;
– le sottovalutazioni dei collegamenti stradali e ferroviari;
– il ritardato trasferimento dei fondi regionali per la realizzazione del dossier, ecc.
3) LA RICHIESTA:
– al Primo Ministro di assicurare direttamente la GOVERNANCE delle attività, delle opere e dei servizi in grado di rilanciare l’azione di sviluppo del territorio materano e lucano e l’attuazione del programma per Matera – Capitale europea della cultura 2019.
Oggi, drammaticamente possiamo dire che avevamo ragione, e siamo qui a DENUNCIARE:
1. le responsabilità di Comune e Provincia di Matera, della Regione Basilicata e del Governo per le gravi inadempienze sull’accoglienza turistica, sulle infrastrutture, sui contenitori culturali;
2. il rischio che l’appuntamento del 2019 sia una occasione sprecata per Matera, la provincia, la regione oltre che i territori pugliesi limitrofi;
3. il rischio che la nostra Città non sappia onorare le responsabilità di Capitale Europea della cultura per il 2019 e di Città d’arte e Sito Unesco anche per gli anni successivi;
4. l’inadeguatezza dei processi di rigenerazione, di riconversione produttiva, di miglioramento dell’immagine turistica, di sviluppo urbano attraverso la corretta manutenzione e tutela del territorio;
5. l’inefficacia nella promozione della cultura della città e del territorio quale fattore di crescita e sviluppo socio-economico per le nuove generazioni;
I ritardi e gli inadempimenti sono evidenti e gravi:
1. INFRASTRUTTURE CULTURALI
• Museo Demo-Etno-Antropologico;
• Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” di Matera
• Casa dello Studente del Polo Materano dell’Università degli studi della Basilicata
• Teatro Cittadino
• Cava del Sole con la riqualificazione
• Piazza della Visitazione;
• Contenitori culturali nei quartieri;
• Riqualificazione urbana dei quartieri.
2. INFRASTRUTTURE E SERVIZI DI COMUNICAZIONE
• Trasporto Pubblico efficiente e veloce da/per la stazione di Bari Centrale e gli aeroporti, da inserire all’interno del Piano Regionale dei Trasporti;
• Raddoppio selettivo del collegamento FAL Matera – Altamura – Bari, per consentire la riduzione dei tempi di percorrenza tra Matera e l’hub metropolitano barese;
• Accelerazione dei tempi di completamento della tratta ferroviaria Ferrandina -Matera, già finanziato, inserito nel Contratto di Programma Stato-RFI, e programmato per il dicembre 2022;
• Chiusura dell’anello ferroviario Tirreno (Salerno) – Potenza – Ferrandina – Matera – Adriatico (Gioia del Colle), quale spina dorsale ferrata della Basilicata, e delle aree industriali materane, sia in direzione Bari, che Taranto (ZES retroportuale);
• Efficientamento della spina dorsale stradale della Basilicata: raccordo autostradale Sicignano/Potenza – Basentana – Murgia/Pollino (raddoppio Ferrandina/Matera – raccordo con autostrada A/14 a Gioia del Colle);
• Completamento della Bradanica (di cui non si conoscono ancora tempi definiti), e sua prosecuzione (itinerario Bradanico-Salentino) in direzione di Mottola-San Basilio (Taranto – Salento).
Questa mattina con la “Marcia per la cultura e il lavoro” pezzi consistenti della società materana, lucana e pugliese hanno inteso manifestare con civiltà, creatività e determinazione con l’intenzione di continuare a lottare affinchè questa importante opportunità non venga totalmente dispersa.
Per salvare il salvabile è necessario che gli amministratori abbandonino arroccamenti e deficienze politiche fin qui dimostrate e, soprattutto, si aprano ad un trasparente confronto e una coerente partecipazione dei soggetti intermedi (datoriali, professionali, sindacali, culturali, dei giovani,ecc.).
E’ necessario evitare confusioni di ruoli e funzioni tra chi deve realizzare il Dossier e chi deve intervenire sulle infrastrutture, servizi e legalità che non vanno finalizzate esclusivamente per il 2019, ma per il futuro del territorio lucano e limitrofo.
In particolare:
RIVENDICHIAMO
• l’urgenza di una seria programmazione del turismo come nodo strategico di sviluppo dei diversi settori produttivi(industriale, commerciale, agricola, artigianale, tecnologica, servizi, ecc.).
• Interventi finalizzati al rilancio del verde pubblico, alla riduzione degli sprechi energetici e miglioramento del ciclo dei rifiuti e decongestionamento del traffico urbano;
• La pubblicazione dei bandi di tutte le infrastrutture culturali e di collegamento (stradale e ferroviario) già finanziate;
• L’accelerazione:
– della Zona Economica speciale (ZES) che possa creare le condizioni per la commercializzazione dei prodotti manifatturieri e dell’agricoltura del nostro territorio;
– Zona franca urbana con un sostegno fiscale alle imprese del Paip1 e Paie 2;
– zona speciale energetica – 5G;
ESIGIAMO
• IMPEGNI PRECISI PER LA GARANZIA DI LEGALITÀper contrastare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nelle attività economiche con forme di controllo negli appalti pubblici attraverso la sottoscrizione:
– Protocolli di legalità
– Protocolli di Intesa
–
• SOSTEGNO DEL WELFARE
– Interventi a favore dei cittadini in condizione di difficoltà socio – economica
– che stanno subendo effetti negativi da Matera 2019 a causa dell’aumento del
– costo della vita.
• POTENZIAMENTO DEI SERVIZI
– Dotare la città di Matera di ulteriori risorse e tecnologie specifiche per garantire adeguatamente i sevizi di sicurezza, pronto intervento, sanitaria e burocratica considerando anche l’aumento della popolazione turistica.
Infine, utilizzando la dichiarazione di un ospite illustre:
Matera è uno dei luoghi più incredibili del mondo.
Un patrimonio artistico e culturale inestimabile.
Un sito Unesco.
Matera si è riscattata passando da “infamia nazionale” e “vergogna d’Italia”a Capitale europea della cultura 2019 ed a simbolo di quelle bellezze che l’Italia è stata capace di riconoscere, recuperare, valorizzare, offrire al mondo.
Un processo storico che certamente nessuno potrà annullare anche se Matera poteva diventare riferimento per tutto il meridione se avesse ricevuto una gestione all’altezza delle potenzialità.
Sono convinto che Matera, nonostante le difficoltà, continua a svolgere con forza il suo ruolo ricevendo attestazioni internazionali di bellezza e accoglienza.
Una città ormai mondializzata come Matera che andrebbe rispettata e valorizzata evitando che venga collocata all’interno di uno scontro politico – elettorale strisciante, all’interno di una confusione politica, associata ad un elevato grado di incompetenza amministrativa.
Matera, con il suo inestimabile patrimonio, non può essere sottoposta ad un assalto alla diligenza.
Matera deve essere messa nelle condizioni organizzative e infrastrutturali affinchè il grande e affascinante patrimonio possa essere messo a disposizione per trainare lo sviluppo socio – economico della provincia, della regione e del territorio murgiano.
Noi come organizzazioni sindacali non ci arrendiamo continueremo ad incalzare.
La fotogallery della “Marcia per la cultura e il lavoro – il futuro della capitale europea della cultura 2019” (foto www.SassiLive.it)