Per l’Ente Morale Camillo d’Errico, l’avvio di questo 2018 si è già dimostrato di grande intensità, ricco, come del resto l’istituto palazzese ci ha abituati, di numerose iniziative di vasto respiro. Come è ormai risaputo anche al di fuori dei confini regionali, presso la residenza palazzese del munifico collezionista ottocentesco, il 13 gennaio scorso ha preso l’avvio una mostra di notevole interesse scientifico e intitolata “Maestri d’Olanda e di Fiandra nei mari del sud. La pittura olandese e fiamminga nelle collezioni di Giuseppe Bellanti, Giovanni Messina e Camillo d’Errico”. Voluta dall’Ente Morale Camillo d’Errico in collaborazione con il Comune di Palazzo San Gervasio, organizzata da Mauro Vincenzo Fontana e Sandro Debono con il coordinamento di Mario Saluzzi, e posta sotto il patrocinio dell’Ambasciata di Malta in Italia, di Heritage Malta, del MUZA – Muzew Nazzjonali tal Arti – e della Regione Basilicata e dell’APT Basilicata, la rassegna è la prima iniziativa collegata a “Valletta 2018 capitale europea della cultura” che viene condotta al di fuori dei confini maltesi. Un’iniziativa, ancora, che si è profilata come un evento di grande rilievo non solo per l’intera comunità lucana, così come dimostra l’omaggio che ha voluto renderle sua eccellenza Vanessa Frazier, ambasciatore di Malta in Italia, che ha partecipato in prima persona all’evento di inaugurazione. Più in particolare, la mostra espone sette dipinti, tre riconducibili al pennello di Mattias Stom (La parabola del buon samaritano, Adamo ed Eva piangono Abele morto
e la Decollazione di San Giovanni Battista), e cioè alla mano di uno dei più ispirati maestri del Seicento nordico, due al pugno di Hendrick de Somer (Profeta Elia e La Maddalena penitente), allievo tra i più capaci della bottega di Jusepe de Ribera, uno a David de Haen (Eraclito), personalità dai contorni ancora da chiarire del tutto, e l’ultimo Cornelis van Poelenburgh (Clorinda salva Olindo e Sofronia dal rogo), straordinario paesaggista olandese impegnato negli anni migliori della propria attività in delle straordinarie e poeticissime vedute di Roma.
Come ci informano gli organizzatori e i curatori, le scoperte emerse dalle ricerche collegate alla mostra stanno per essere pubblicate in un prestigioso catalogo scientifico, un volume di imminente uscita che raccoglierà i contributi di rinomati specialisti sul tema del collezionismo ottocentesco in area mediterranea.
L’esposizione, che chiama a un dialogo inatteso una scelta selezione di dipinti appartenuti in passato a Giuseppe Bellanti (1787-1861), a Giovanni Messina e a Camillo d’Errico (1821-1897), e che si rivela una gustosa “mostra dossier”, è stata prorogata sino al 21 marzo. Una scelta resa possibile dall’intesa con i vertici dei musei maltesi e fortemente voluta nella prospettiva di andare incontro alle numerosissime richieste pervenute in tale direzione.
Parallelamente alla mostra, non sono mancate altre occasioni di studio e di approfondimento. È il caso del bel seminario organizzato per venerdì 23 febbraio scorso, curato sempre d’intesa tra Debono e Fontana e intitolato Nuove acquisizioni su Camillo e i fiamminghi. Sulla scorta di nuove e importantissime acquisizioni documentarie, è stato possibile aggiungere qualche tassello in più sulle conoscenze maturate da Camillo intorno alla grande tradizione della pittura nordica secentesca. Tra le tante novità, da segnalare è senz’altro quella relativa ai valori economici accordati ai dipinti subito dopo la morte del mecenate lucano, un quadro di informazioni davvero di straordinario interesse, come quella che riguarda la Madonna con Bambino che il d’Errico attribuiva a Luca da Leida e che alla fine dell’Ottocento figurava come uno dei pezzi più costosi della raccolta.
Per spostare invece l’attenzione sui progetti di prossima realizzazione, sarà il caso di parlare infine del grande evento progettato per Toronto a giugno e pensato intorno all’esposizione della magnifica Contadina di Giuseppe Bonito.
Più in particolare, quella che è ormai diventata una delle icone più note e affermate della collezione sarà esposta in Canada nel corso di un grande evento celebrativo della cultura italiana nel nord America. Insomma, un’iniziativa di cui sentiremo presto parlare ancora.
Mar 12