Quattro persone sono state poste agli arresti domiciliari all’alba dai Carabinieri del Nas di Basilicata nell’ambito dell’inchiesta “Ricoveri ordinari” che riguarda la sanità privata al termine delle indagini della Procura. Oltre alle ordinanze agli arresti domiciliari, i militari hanno notificato anche due divieti di dimora. L’inchiesta è stata eseguita in tre regioni.
I particolari sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a Potenza, convocata dal Procuratore Francesco Basentini, dalla pm Veronica Calcagno e dal tenente colonnello dei Nas, Vincenzo Maresca.
L’inchiesta ha al centro una clinica privata di Potenza Cartelle cliniche modificate per ottenere rimborsi maggiori – anche indicando fittiziamente interventi mai effettuati o complicazioni inesistenti – e dispositivi medici acquistati con aumenti considerevoli dei
costi, fino a maggiorazioni del 900% del prezzo, per ottenere profitti e dimostrare prestazioni maggiori dell’Istituto clinico lucano, una struttura sanitaria privata convenzionata di Potenza.
I Carabinieri hanno eseguito stamani quattro ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dell’amministratore unico della
clinica, Walter Di Marzo, per due chirurghi della struttura sanitaria, Mario Muliere e Paolo Sorbo, e per un medico dell’Asp, Archimede Leccese. E’ stato invece disposto il divieto di dimora per il direttore sanitario della clinica, Lorenzo Tartaglione, e per il direttore amministrativo, Giuseppe Rastelli.