13 Marzo 2018: il Consiglio regionale della Basilicata approva una mozione proposta dai consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri e Gianni Perrino, con la quale la Giunta si impegna “ad assumere tutte le iniziative ritenute opportune, a livello istituzionale e politico, affinché possano essere superate le criticità della legge 119/2017 recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, nelle parti riguardanti le misure coercitive e le relative sanzioni”.
Un atto di civiltà e delicatezza, un atto paterno, finalizzato alla tutela e alla difesa dei diritti dei più fragili tra i boccioli: i nostri bambini.
La Giunta si impegna “affinché, avviate le procedure di colloquio previste dalla norma, tutti i minori non vaccinati ma regolarmente iscritti e accettati dai servizi educativi e dalle scuole dell’infanzia, possano giungere a conclusione dell’anno scolastico 2017/2018 senza alcuna interruzione di servizio né di continuità educativa, nel rispetto di quanto sancito dalla Costituzione italiana”.
La mozione sottolinea che tutti i genitori devono essere ascoltati, accolti e accompagnati con il dialogo a rendere effettive tutte le condizioni che tendono allo sviluppo armonico dei più piccoli e che attraverso il dialogo sereno si concretizzano i principi sanciti dall’articolo 3 della nostra Carta Costituzionale: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana …”. In questa direzione si muove la mozione approvata ieri mattina, a cui l’Assessore Flavia Franconi ha immediatamente espresso il suo consenso in forza dell’elevata copertura vaccinale che da sempre vanta la nostra regione e della uguale tendenza non coercitiva espressa dall’ultima conferenza Stato-Regioni.
Il “Comitato Liberta è Partecipazione” , attivo dallo scorso Maggio su tutto il territorio regionale lucano con l’intento di informare, consapevolizzare, guidare e accogliere tutti i genitori rimasti disorientati della legge 119/2017, esprime vivissima soddisfazione considerando questo provvedimento non solo un importantissimo traguardo per la salvaguardia dei diritti dei bambini ma anche una imprenscindibile inversione di tendenza rispetto ai toni di condanna, coercizione e intimidazione che avevano compromesso il rapporto autentico tra famiglie, istituzioni sanitarie e istituzioni scolastiche.
“Da maggio ad oggi hanno appellato i nostri figli con espressioni da far rabbrividire la pelle per quello che richiamavano alla memoria, abbiamo subito soprusi, offese, accuse ed emarginazione ma noi GENITORI non ci siamo fermati una notte. Questo atto è una mano tesa a ricucire il rapporto di reciproco dialogo e fiducia, a cui il Comitato ha instancabilmente lavorato negli ultimi mesi.
Grazie a chi ha saputo “emarginare” il pregiudizio e ha dimostrato di saper ascoltare e accogliere. Il bene dei minori è l’assoluta priorità a cui famiglie e istituzioni devono tendere in maniera serena e mai giudicante o escludente.”
La collaborazione tra società civile e politica ha scritto una bella pagina di buon governo.