Dal sito di Basilicata24.it riportiamo la notizia relativa all’aggressione di due giornalisti della testata giornalistica on line Giusi Cavallo e Michele Finizi e dei proprietari di due terreni agricoli, Giuseppe Fidanza e Domenico Becce, che avevano accompagnato i colleghi per realizzare un servizio che riguarda un impianto eolico in costruzione in contrada Serra Acqua Fredda di Tolve del quale il nostro giornale si è già occupato in precedenti inchieste. Di seguito la nota di Basilicata24 che denuncia l’episodio e i messaggi di solidarietà dell’europarlamentare Piernicola Pedicini e Giuseppe Maiuri, consigliere comunale e capogruppo di “Policoro Futura”.
Venerdì 15 marzo intorno alle 13,30 i due giornalisti della testata giornalistica on line Basilicata 24, Giusi Cavallo e Michele Finizio, che stanno lavorando a un’inchiesta sull’affare eolico in Basilicata si sono recati con Giuseppe Fidanza e Domenico Becce, (entrambi proprietari di due aziende agricole della zona) per realizzare un servizio che riguarda un impianto eolico in costruzione in contrada Serra Acqua Fredda di Tolve del quale il nostro giornale si è già occupato in precedenti inchieste.
Appena arrivati sul posto, i due giornalisti, hanno cominciato a scattare alcune foto e realizzare alcuni video. In pochi minuti sono stati avvicinati da due uomini che pare siano fiduciari della ditta esecutrice dei lavori. Fiduciari che sono passati subito ai fatti.
Senza lasciare che i giornalisti spiegassero la loro presenza sul posto, i due hanno aggredito il collega Finizio strappandogli di mano il telefonino, che è stato schiacciato, spezzato in due e poi fatto sparire.
Giuseppe Fidanza nel tentativo di recuperare il telefono di Finizio è stato inseguito e aggredito con calci e pugni da tre uomini.
Sia durante l’aggressione che durante la fuga i giornalisti hanno richiesto l’intervento dei carabinieri, attraverso due chiamate al 112, analoga richiesta d’aiuto è stata fatta da Domenico Becce e da Giuseppe Fidanza.
Una volta in salvo, i quattro sono stati raggiunti dai militari della Stazione di Tolve e di Acerenza.
Gli aggressori sono stati identificati. Ad avere la peggio Giuseppe Fidanza, che, ferito alla testa, con tagli alla fronte e al sopracciglio, è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Potenza, dove i sanitari gli hanno riscontrato un trauma cranico e ferite giudicate guaribili in una settimana.
Le immagini video che pubblichiamo sono le poche recuperate dal telefonino di Giusi Cavallo, sfuggito agli aggressori. Le altre e più compromettenti immagini erano nel telefonino distrutto e non ritrovato.
Nel pomeriggio di oggi, invitati dal dirigente della Digos Michele Geltride, Finizio e Cavallo si sono recati in questura a formalizzare la denuncia.
Perché siamo stati aggrediti?
L’eolico in Basilicata coinvolge molte sfere della società, della politica e dell’economia dentro e fuori i confini regionali. Una montagna di soldi e, forse, anche, una montagna di voti. Autorizzazioni facili e dubbie. Non è chiara la natura giuridica e la reale solidità economica delle società costruttrici dei Parchi, per causa delle modifiche vertiginose delle ragioni sociali e delle conseguenti volture.
Dubbi sul frazionamento dei progetti per raggirare, forse, le normative ambientali e fiscali. Dubbi sulla concentrazione degli incarichi progettuali ad alcune società di ingegneria. Dubbi sulla provenienza delle società autorizzate e sulle compagini societarie.
Noi continueremo con le nostre inchieste per svelare il vero business alla base di mille irregolarità e violazioni di legge. Capiremo il giro di affari dei certificati eolici, sveleremo il mercato che distrugge paesaggi, terreni agricoli, ambiente, in nome del denaro.
Aggressione ai giornalisti Giusi Cavallo e Michele Finizio di Basilicata24 e ai proprietari di due terreni agricoli, Giuseppe Fidanza e Domenico Becce, solidarietà di Piernicola Pedicini (europarlamentare M5s)
“L’aggressione subita dai direttori del quotidiano on line Basilicata 24 Giusi Cavallo e Michele Finizio, e dai proprietari di due aziende agricole che li accompagnavano Giuseppe Fidanza e Domenico Becce, mentre facevano delle foto e dei video per realizzare un servizio giornalistico su un impianto eolico in costruzione in contrada Serra Acqua Fredda di Tolve, è un atto gravissimo che condanno con forza e determinazione.
Atti di violenza di questo tipo, che hanno provocato il ferimento del signor Fidanza, che è finito in ospedale, la distruzione di un telefonino e la fuga dei due giornalisti per evitare il peggio, non si devono mai più verificare e la libertà di stampa e di espressione degli operatori dell’informazione e dei cittadini vanno sempre difesi e salvaguardati.
Esprimo la mia solidarietà e vicinanza a Giusi Cavallo, Michele Finizio, Giuseppe Fidanza e Domenico Becce e mi auguro che le forze dell’ordine e la magistratura facciano piena chiarezza su quanto accaduto considerato che il video diffuso da Basilicata 24 documenta in modo inequivocabile la dinamica della vicenda e mette in luce con chiarezza il contesto in cui si è verificata l’aggressione.
Mi auguro anche che Basilicata 24 continui a svolgere, con serenità e determinazione, la sua attività giornalistica sul tema degli impianti eolici in Basilicata, e su qualsiasi altra tematica, senza temere atti di intimidazioni, pressioni e violenze di qualsiasi tipo”.
Giuseppe Maiuri, consigliere comunale e capogruppo di “Policoro Futura”
La brutale aggressione subita giovedì scorso dai giornalisti della testata on-line “Basilicata24.it” e dagli agricoltori che li accompagnavano nelle campagne di Tolve, dove si erano recati per un’inchiesta giornalistica che da tempo conducono sui parchi eolici e sui possibili affari sospetti che potrebbero nascondersi dietro simili attività, è un episodio gravissimo ed oltremodo allarmante. In una terra come la Basilicata che ambisce a liberarsi dal silenzio e dalla oppressione che per troppi anni ne hanno bloccato ogni prospettiva di sviluppo, non dobbiamo consentire che simili significativi gesti di violenza passino inosservati e restino nel silenzio.
L’informazione, ed in particolare quella autonoma, al di là di ogni valutazione di merito, resta un baluardo di democrazia assolutamente imprescindibile se davvero si ambisce a vivere in una società che possa definirsi civile e democratica. Piena solidarietà, dunque, e sostegno incondizionato da parte di tutto il movimento di Policoro Futura alle vittime di questa violenta aggressione.
Nella foto Giuseppe Fidanza, uno dei due proprietari aggrediti (fonte facebook)
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La ndrangheta, la camorra e la mafia? Non mi meraviglierei!
La magistratura faccia il suo lavoro e lo faccia bene!