Solidarietà e formazione dei giovanissimi sono gli ingredienti delle Giornate di azione sociale promosse da Palazzo Italia Bucarest, Associazione Lucani nei Balcani e dalla delegazione Federazione italiana Cuochi per la Romania a Onesti Bacau (Romania) presso la Casa famiglia Suore di Gesu’ Redentore diretta da Suor Michela Martiniello, Superiora della Congregazione e responsabile della Fondazione “Victorine le Dieu”, da più di 25 anni in Romania.Per la comunità di lucani in Romania (circa 4mila, a cui aggiungere un altro migliaio di emigrati-pendolari tra il Paese dei Balcani e la Basilicata) l’integrazione con la comunità del Paese ospitante è caratterizzata da tempo da iniziative solidali. Alle Giornate hanno partecipato il Nunzio Apostolico di Romania e Moldavia Miguel MauryBuendia,il prof. Don Pierluigi Vignola , Missionario delegato della zona Nord Germania e Scandinavia,la presidente Enza Barbaro,delegazione Federazione italiana Cuochi per la Romania, il presidente di Palazzo Italia Giovanni Baldantoni, le Suore e i Cappuccini di Onersti, decine di volontari.
Palazzo Italia – dice Baldantoni – non è solo un incubatore di imprese e un ponte per l’export-import Romania-Italia ma anche un incubatore di sana solidarietà specie a favore delle emergenze sociali più diffuse nei Paesi Balcani tra cui i bambini. Promuoviamo iniziative e sosteniamo in particolare le suore del Gesù Redentore che qui lavorano con grande impegno già da molti anni. Per le suore il motivo principale che ha determinato la realizzazione della Casa è partito dal crescente numero delle ragazze madri, disorientate, allontanate dalla propria famiglia. Molte hanno bussato alla porta delle suore perché fossero accolte.L’altro motivo – spiega suor Michela Martiniello – è stato: i bambini e i giovani sono il futuro della società. Cresce enormemente il numero delle famiglie divise. L’emigrazione diventa sempre più diffusa e comune, chi ne soffre le conseguenze sono i bambini, gli adolescenti, rimasti senza un genitore o rimasti soli completamente, di conseguenza è necessaria ed urgente la formazione delle coppie per una paternità responsabile.
Durante le giornate caratterizzate dai piatti della cucina lucana ed italiana ci sono stati momenti di informazione per i ragazzi sulla corretta alimentazione, la dieta mediterranea e la preparazione dei menù da parte di Enza Barbaro oltre a lezioni per accompagnare i giovanissimi verso la preparazione professionale.
L’impegno adottato da Palazzo Italia Bucarest, dalla Missione Cattolica Italiana in Amburgo, dalla Delegazione Nazionale Fic-Romania nei confronti dell’altro, si attua in atteggiamenti da cui derivano scelte, parole e gesti: cioè considerare l’altro uguale in dignità, senza parentesi e nello stesso tempo avvertire la sua diversità come una possibilità di arricchimento della nostra umanità. Noi – sottolinea don Luigi Vignola – comunichiamo la nostra diversità, l’altro comunica a noi la sua: così nella reciprocità ci si arricchisce entrambi. Quando ci viene indicato quale sia l’atteggiamento più importante della vita, chi sia veramente il nostro prossimo, il Vangelo indica l’esempio dell’uomo straniero, che ha vissuto la comprensione, la vicinanza, l’aiuto concreto ad uno sconosciuto che gemeva sul ciglio della strada derubato e colpito.
Alla ricerca del dialogo fra le diversità, non pregiudizio e razzismo, che portano avanti oramai da anni. Proprio per questo è altrettanto fondamentale diffondere una cultura dell’attenzione, della cura, in cui anche la donazione e la formazione, così come voluto fortemente anche dalla Presidente Enza Barbaro della delegazione Fic-Romania, nelle famiglie, nelle scuole, nei mezzi di informazione, nei diversi gruppi e nelle molteplici associazioni, nella comunità di fede, possa crescere maggiormente.