Le notizie di stampa sull’avvio delle operazioni per l’estrazione di petrolio a Tempa Rossa, ad opera della Total, non devono ancora alimentare l’“effetto Nimby” che sta per not in my back yard, ossia “non nel mio giardino”, già ampiamente diffuso nella nostra regione, quanto piuttosto rafforzare impegno ed iniziativa perché nel Sauro non si ripetano gli effetti nefasti provocati in Val d’Agri dall’attività del Centro Oli Eni di Viggiano.
Ad affermarlo è il segretario regionale di Italia dei Valori Angelo Rosella.
La compagnia petrolifera francese – aggiunge – sta procedendo secondo le tappe previste dal proprio cronoprogramma per Tempa Rossa. Quindi nulla di nuovo e di sconvolgente. Più semplicemente invece spetta a Regione ed Arpab, di intesa con i Comuni di Corleto Perticara e Gorgoglione, prepararsi a svolgere i compiti di verifica, sorveglianza, monitoraggio di ogni fase che precede la produzione di idrocarburi sino alla produzione vera e propria. Per questo alimentare nuovo allarmismo tra le comunità locali e l’opinione pubblica regionale è fuori luogo tanto più che le elezioni sono state archiviate e quindi non è di alcuna utilità a carpire voti di protesta e di paura, come qualche forza politica populista ha già fatto.
E’ tempo di atteggiamenti responsabili per governare i processi che influenzano il futuro del territorio, del nostro ambiente e della salute dei cittadini. Sicuramente è un fattore positivo quello che riguarda l’allontanamento del rischio dell’impiego sulla strade lucane di autocisterne per il trasporto del greggio sino a Taranto e su questo – continua Rosella – bisogna riconoscere la positività e la saggezza della strada scelta dal Governo Gentilonicon coraggio, sia pure nel rispetto delle prerogative che lo Sblocca Italia gli ha attribuito, con l’autorizzazione disposta per l’adeguamento delle strutture di logistica presso la raffineria di Taranto. Un provvedimento governativo che risponde alle richieste sostenute con fermezza dalla Giunta Pittella e dalle forze del centrosinistra oltre che da movimenti e comitati civici e popolari.
Per noi – dice il segretario di IdV – la tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini del Sauro come della Val d’Agri da ogni tipo di rischio rappresentato dalle attività petrolifere noi resta un obiettivo prioritario perchèal primo posto c’è la tutela della salute, dell’ambiente e delle attività agricole e produttive dei territori e delle comunità locali che vi risiedono perché esse non hanno prezzo.
Petrolio ed ambiente, petrolio e attività agricole e turistiche – conclude – non sono inconciliabili e salutiamo con soddisfazione il programma di incontri con i cittadini perché siano correttamente e costantemente informati sulle tecniche di estrazione degli idrocarburi e di separazione del petrolio dal gas. Quello che è mancato sinora o comunque è stato al di sotto delle reali esigenze è proprio il momento dell’informazione.
Mar 20