È stata presentata ieri presso la sede dell’Open Design School, nel Casino Padula, nel quartiere di Agna Le Piane, a Matera, la nuova piattaforma della Community di Matera 2019, uno spazio virtuale in cui i cittadini possono incontrarsi per lavorare insieme alla proposta, discussione e realizzazione di progetti di comunità che andranno a confluire nel programma del 2019.
“La nuova web community nasce dalla positiva esperienza fatta in fase di candidatura, – ha spiegato Ida Leone, responsabile della Community Matera 2019 – un esempio unico nella storia delle Capitali Europee della Cultura tanto da essere stata individuata come buona pratica da diverse realtà in Europa. La necessità di avere una community parte da alcune considerazioni: una città non è fatta dai suoi palazzi e monumenti, ma principalmente dai suoi cittadini; il 2019 rappresenta per loro un’opportunità unica per rinnovare il sapere locale e l’anima stessa dei luoghi in cui vivono e questo è possibile solo se non si agisce singolarmente ma insieme, specialmente nei contesti più piccoli, connettendosi anche con il resto del mondo”.
“La piattaforma della community di Matera 2019 – ha aggiunto Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 – è lo spazio in cui ciò diventa possibile: chiunque abbia un’idea ma non sa come svilupparla, come trovare le risorse e il luogo per realizzarla o come comunicarla, la sottopone all’intera community, trovando in tale spazio accoglienza, scouting, mediazione da parte dei community manager, creazione di reti. A ciò si accompagneranno anche momenti di formazione, incontri di networking, piccoli benefit e supporto alla comunicazione. L’auspicio è che in tempi brevi si possa dare vita anche ad un community center, uno spazio reale in cui incontrarsi dal vivo anche per venire incontro alle esigenze di chi non utilizza le tecnologie digitali”.
Per prendere parte alla community di Matera 2019 è necessario registrarsi sul sito community.matera-basilicata2019.it, scrivere un documento di progetto e/o partecipare attivamente alla discussione che su di esso viene generata. La regola base, come accadeva per la community in fase di candidatura, è “chi propone fa”. La piattaforma sarà dotata anche di uno spazio di incontro specifico dedicato alle altre Capitali Europee della Cultura, ai project leader e ai makers e linkers di Matera 2019.
Per esemplificare alcuni dei progetti di comunità che sarà possibile proporre, sono state raccontate alcune iniziative realizzate dalla community in fase di candidatura: il pellegrinaggio laico da tutte le zone della Basilicata fino a Matera di un gruppo di oltre 100 cittadini lucani per incontrare la Commissione di valutazione il 7 ottobre 2014, a testimonianza della partecipazione dell’intero territorio al progetto di Matera 2019; la pedalata in bici da Londra a Matera di un cittadino londinese per raccontare Matera nelle tante tappe di sosta; il grande evento di coderdojo, che ha visto 1000 bambini lucani imparare e applicare il linguaggio di programmazione per realizzare giochi e animazioni virtuali.
“Se questi progetti erano funzionali alla candidatura di Matera per il 2019 – ha spiegato in conclusione Ida Leone -, quelli che prenderanno vita dalla nuova community contribuiranno a realizzare la migliore Capitale Europea della Cultura e a lasciare una traccia anche oltre il 2019”.
Dopo la presentazione della comunità virtuale, la comunità reale si è spostata intorno al tradizionale falò di San Giuseppe preparato dagli abitanti del quartiere di Agna Le Piane e dalla parrocchia di S. Giuseppe. Grazie alla collaborazione con l’associazione TwLetteratura e l’Unione delle pro loco della Basilicata (UNPLI), dal 17 marzo sul social network Twitter è partito un “Twitter storm”, una vera e propria “tempesta” di tweet con l’hashtag #fuochidicomunità per raccontare la tradizione dei falò sia a Matera che in Basilicata attraverso foto e video dai vari comuni lucani e rilanciare citazioni letterarie sul tema del fuoco, a partire dal celebre romanzo “La luna e i falò” di Cesare Pavese, di cui era possibile pubblicare commenti, riassunti, parafrasi, suggestioni personali.
L’azione digitale ha registrato un grande coinvolgimento da parte della comunità sui social: 1.860 i tweet totali con hashtag #fuochidicomunità; 7.214.255 le impressions, ovvero il numero di visualizzazioni dei post con quell’hashtag; un picco massimo di partecipazione registrato alle 21:25 del 19 marzo, momento in cui è stata raggiunta la terza posizione in Italia fra i trending topics (argomenti di tendenza) con l’hashtag #matera2019.
Con questa iniziativa si è chiusa la manifestazione “Dalla comunità alla community” organizzata insieme da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Uisp Matera per le giornate del 18 e 19 marzo come terza tappa di avvicinamento al 19 gennaio 2019, data della cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.