Venerdì 23 marzo 2018 alle ore 18 nei locali dell’ex Ospedale di San Rocco, la mostra “La via della Croce – Matera per L’Aquila”, con la quale Matera, forte di un ruolo dalla risonanza internazionale, utilizza il mistero della passione di Cristo per prestare la propria voce al capoluogo abruzzese, ancora alle prese con un lungo e complesso percorso di rinascita a otto anni dal sisma. All’evento parteciperanno il Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, Stefania De Toma, presidente del Comitato promotore per il club Unesco, Luca Prisco del Convention Bureau, l’assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila Sabrina Di Cosimo e il probiviro della federazione Italiana centri e club per l’Unesco dell’Aquila, Andrea Tatafiore.
All’evento inaugurale parteciperà Simone Cristicchi, che nelle vesti di direttore artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo, si esibirà in una breve performance teatrale, di cui è anche autore, a suggello del senso etico e morale che è nella genesi dell’esposizione: tre racconti sulla pace e sulla guerra ispirati a “L’avventura di un povero cristiano”. Sarà, poi, il giornalista aquilano Angelo De Nicola, uno dei maggiori esperti e conoscitori della figura di Pietro Angelerio, a illustrare la grandezza e la complessità del Papa del “gran rifiuto”, citato nel terzo canto della Divina Commedia di Dante Alighieri, su cui ancora oggi sono accesi il dibattito e la riflessione.
Attraverso l’arte infatti, veicolo potente dell’etica e dei valori più preziosi e fonte di pace nel cuore degli uomini, come proclama il preambolo all’atto costitutivo Unesco, le due città hanno avviato un percorso di collaborazione che verrà sugellato con un Protocollo d’Intesa che sarà sottoscritto dai due sindaci. E’ infatti il Comitato promotore per il Club per L’Unesco di Matera ad aver fortemente voluto questa importante iniziativa, subito sposata dal club Unesco dell’Aquila e organizzata grazie al decisivo contributo del Convention Bureau di Matera. I Comuni di Matera e L’Aquila hanno immediatamente sostenuto il progetto che gode dell’alto patrocinio della Commissione Nazionale Unesco e della Federazione Italiana Club Unesco. Considerata la portata dell’evento la città dell’Aquila ha deciso di contribuire in maniera importante, portando la Bolla del Perdono di Celestino V, uno dei documenti storici più importanti della Chiesa Cattolica, simbolo di riconciliazione sociale laica e universale prima ancora che religiosa, simbolo identitario della comunità aquilana, che sarà esposta nelle tre settimane della mostra.
Una trasferta a dir poco storica quella del documento papale che insieme a una preziosa collezione privata di reliquie di Santi (XVII sec), appartenente alla famiglia aquilana Rivera, verrà scortata personalmente dal primo cittadino dell’Aquila Matera e dai Carabinieri del capoluogo abruzzese.
Fil rouge della mostra è la Via Crucis realizzata in esclusiva per Matera dall’autore d’arte Marco Rindori, con richiami al paesaggio della Murgia e dei Sassi e riprodotta a rilievo su tavole dalle linee essenziali per consentirne la visibilità tattile, in un impegno del Comitato promotore Club per l’Unesco Matera con l’Unione italiana Ciechi di Matera per la fruibilità dell’arte senza confini di linguaggio e abilità. Le Stazioni pertanto, ispirate al commento di Paul Claudel nella traduzione di Padre Basilio Gavazzeni, consulente teologico della mostra oltre che incise in braille, sono tradotte in cinque lingue. Grazie alla collaborazione dell’Uci dell’Aquila, invece, la Bolla di Celestino è stata riprodotta utilizzando il linguaggio Braille e sarà esposta e fruibile anche per le persone non vedenti e ipovedenti.
Intorno a questo percorso e alla Bolla del Perdono, ruotano opere provenienti da tutta Italia, con una presenza speciale della pro loco e del Comune di Spello, della parrocchia della SS. trinità di Castrovillari, del Comune di Accadia e della Fondazione Jorio Vivarelli di Pistoia. Saranno esposte opere di Bettoni, Butler, Butini, Celli, Cherillo, Marchionni, Mastroberti, Prosperi, Vanni, Vinazzani, di artisti della “Via Crucis di Spello”, fotografie di Francesco la Centra, una bellissima serie di diorami proveniente da San Severo (E. Presutto) e uno straordinario manufatto in cartapesta eseguito dall’artista Francesca Cascione su ideazione e progetto del maestro Francesco Artese. Nella mostra Matera figura come contenitore e non presenza artistica diretta nel senso di una rappresentatività che oltrepassi i limiti territoriali.
La mostra è composta da oltre 60 opere gentilmente concesse da istituzioni e artisti tra cui la Diocesi di Castrovillari, la Pro Loco di Spello, la Fondazione Vivarelli di Pistoia che ha offerto il Cristo di Vivarelli, il Comune di Accadia con le stampe settecentesche di una Via Crucis. Da San Severo arriveranno dieci diorama, alcuni bronzi da Roma, sculture da Firenze e altre opere da Salerno e Brescia. Si potranno ammirare anche una collezione di reliquie di Santi e il Santo Sepolcro, ispirato ai Sassi e ala Murgia Materana. Ideato e progettato dal maestro Francesco Artese l’opera è stata realizzata dall’artista Francesca Cascione: si presenta con una grande grotta tipica dell’habitat rupestre che riproduce il Santo Sepolcro, dove, secondo la tradizione cristiana furono depositate le spoglie mortali di Gesù dopo la Crocefissione. L’opera si sviluppa su un’area di mq 53.
La mostra si apre con la Via della Croce realizzata da Marco Rindori, “autore d’arte” per pura passione e già presente a Matera per costruire le tavole dell’inferno in occasione di Matera incanta Dante. Questa volta con il contributo prezioso di Padre Basilio Gavazzeni che ha suggerito le tavole della via Crucis di Paul Claudel, l’artista Rindori ha realizzato le stazioni che raccontano la Passione di Cristo ispirandosi allo scenario dei Sassi di Matera. Rindori ha realizzato anche le tavole a rilievo in braille per consentire anche ai non vedenti di poter seguire la mostra, grazie alla collaborazione con la sezione di Matera dell’Unione Italiana Ciechi. Le informazioni sulle tavole sono prsentii in cinque lingue per rendere più agevola la visita anche ai numerosi turisti in visita nella città di Matera. Il contributo economico per la realizzazione delle opere e delle tavole a rilievo è stato offerto dagli imprenditori della famiglia De Salvo.
Il percorso della mostra si apre e si conclude con la città di L’Aquila protagonista. Dal centro abruzzese, duramente colpito dal terremoto del 2006, arriva infatti la “Bolla del Perdono”, una Bolla pontificia emessa da Papa Celestino V il 29 settembre del 1294 e riconosciuta nella sua autenticità da Papa Paolo V. E’ la terza volta che la “Bolla del Perdono” si sposta da L’Aquila. La prima volta è accaduto per il restauro e la seconda per Expo 2015 a Milano. L’ultima opera della mostra è un bozzetto del monumento realizzato da un artista toscano denominata “Aquila Salutis”. E’ stata donata alla città abruzzese dopo il terremoto e rappresenta la morte e la rinascita di quella comunità. E’ la riproduzione in scala 1/100 dell’opera presente a L’Aquila.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata; l’organizzazione della mostra e la presenza delle opere sono state possibili grazie all’impegno culturale e istituzionale del C.P. Club per l’Unesco di Matera, in sinergia con il Club per l’Unesco dell’Aquila, soci della Federazione Italiana Club e Centri per l’Unesco che aderisce alla iniziativa.
Durante la conferenza stampa sono state illustrate anche altre iniziative di collaborazione tra Matera e L’Aquila, unite non solo dal punto di vista culturale grazie a questa suggestiva mostra d’arte ma anche sul piano dell’innovazione tecnologica, visto che entrambe le città sono state selezionate per la sperimentazione del 5G.
Stefania De Toma, C.P. Club per l’Unesco di Matera, ha dichiarato: “Quest’anno la Pasqua a Matera è incorniciata da una mostra d’arte dedicata alla passione di Cristo; e poiché l’arte è un veicolo potente dell’etica e dei valori più preziosi, la voce di Matera, amplificata dal ruolo di Capitale Europea della Cultura 2019, vuol prestarsi per dar forza alla voce di una Città colpita otto anni fa dalla tragedia del sisma e che strenuamente combatte per risorgere: L’Aquila.
Il Comitato Promotore Club per l’UNESCO di Matera e il Club per l’UNESCO dell’Aquila “A. A. Tatafiore”, vogliono dimostrare che un percorso di sofferenza, condiviso in nome della fratellanza autentica e attraverso l’arte, può portare alla salvezza, esattamente come nella Via della Croce Cristiana. Ecco perché L’Aquila partecipa portando in esposizione a Matera il simbolo di se stessa, il cuore pulsante della collettività, il segno dell’unione e della condivisione, conservato nella Torre del Palazzo Civico: la “Bolla del Perdono”, ossia la pergamena che reca il testo dell’indulgenza plenaria donata da Papa Celestino V alla città e al mondo nel 1294. Fil rouge della Mostra è la Via Crucis realizzata in esclusiva per Matera dall’autore d’arte Marco Rindori, con richiami al paesaggio della Murgia e dei Sassi e riprodotta a rilievo su tavole dalle linee essenziali per consentirne la visibilità tattile, in un impegno del C.P. Club per l’UNESCO Matera con L’Unione Italiana Ciechi di Matera per la fruibilità dell’arte senza confini di linguaggio e abilità. Per questo le Stazioni, ispirate al commento di Paul Claudel nella traduzione di don Basilio Gavazzeni, consulente teologico della mostra, sono tradotte in cinque lingue e incise su lastre di rame con la scrittura braille. Intorno a questo percorso e alla Bolla del Perdono, ma anche a una collezione privata aquilana del XVIII secolo di reliquie di Santi, anch’esse strumento di perdono e indulgenza, ruotano opere provenienti da tutta Italia, con una presenza speciale della Pro Loco e del Comune di Spello, della Parrocchia della SS. Trinità di Castrovillari, del Comune di Accadia e della Fondazione Jorio Vivarelli di Pistoia. Saranno esposte opere di Bettoni, Butler, Butini, Celli, Cherilli, Marchionni, Mastroberti, Prosperi, Vanni, Vinazzani, di artisti della “Via Crucis di Spello”, fotografie di Francesco La Centra e uno straordinario manufatto in cartapesta eseguito dall’artista Francesca Cascione su ideazione e progetto del maestro Francesco Artese.
“Bolla Inter Sanctorum Solemnia” – Bolla del Perdono
La “Bolla del Perdono” è una Bolla pontificia emessa da Papa Celestino V il 29 settembre del 1294 e riconosciuta nella sua autenticità da Papa Paolo VI, che la annoverò al primo posto delle indulgenze plenarie. La Bolla venne emessa un mese dopo l’incoronazione di Pietro da Morrone a Sommo Pontefice nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio dell’Aquila. È la pergamena che reca il testo dell’indulgenza plenaria Urbis et Orbis, ma è il “gran rifiuto” di Celestino V a mitizzarla: a meno di tre mesi dall’emanazione della Bolla, il Papa rinuncia al Soglio di Pietro e viene eletto a succedergli Bonifacio VIII, il quale “revoca, cassa, annulla e dichiara invalido” il provvedimento del suo predecessore poiché considerato uno strumento rivoluzionario nel suo valore sia politico che religioso. Malgrado il divieto papale, l’affluenza dei fedeli fu numerosa e tre interventi miracolosi accaduti nel primo anniversario dell’istituzione dimostrarono in via soprannaturale la validità dell’indulgenza, che si ripete da 724 anni nel rito della Perdonanza Celestiniana, dai vespri del 28 al tramonto del 29 agosto. La Bolla è stata conservata fino al sisma del 2009 nella cappella blindata della Torre del Palazzo Civico, poiché Celestino l’aveva affidata alle autorità civili e non alla Chiesa avendola concepita non una pura e semplice remissione dei peccati, ma uno strumento di riconciliazione sociale. In questa dimensione di laicità e universalità del documento la Città dell’Aquila la affida alla Città di Matera, in occasione della Mostra “La via della Croce – Matera per l’Aquila”, in segno di un vincolo di fratellanza e pace profondo e indissolubile.
Il Santo Sepolcro
Ideazione e Progettazione: maestro Francesco Artese; Realizzazione : artista Francesca Cascione
Ancora una volta i Sassi e la Murgia Materana sono fonte di ispirazione per gli artisti provenienti da tutto il mondo. Il maestro Francesco Artese e l’artista Francesca Cascione hanno individuato nei locali dell’ex ospedale San Rocco il luogo ideale per dare vita al Santo Sepolcro, dove, secondo la tradizione cristiana furono depositate le spoglie mortali di Gesù dopo la Crocefissione. L’opera si sviluppa su un’area di mq 53.
Francesco Artese, pittore, è noto, a livello mondiale, per le sue realizzazioni presepistiche di grandi dimensioni che sono rappresentazioni della Natività ambientate nella società contadina lucana, partecipe dei valori di semplicità, condivisione e povertà della famiglia di Nazareth. Ha esposto a New York, Parigi, Lublino (Polonia), Lubiana (Slovenia), Betlemme, Roma Piazza San Pietro, Helsinki e Turku (Finlandia), Milano, Firenze, Buenos Aires e Goiania (Brasile). Francesca Cascione sin dalla giovane età si cimenta in svariate tecniche artistiche, dalla pittura su tela alla antica tecnica dell’affresco, alla cartapesta. Collabora nel 2013 alla realizzazione del carro trionfale in onore di Maria SS. della Bruna. E’ presidente dal 2014 della Associazione Culturale “Facce da Carro”, con la quale ha tenuto corsi di formazione sulla Cartapesta. Nel 2016 le è stato conferito dalla FIDAPA-BPW ITALY il premio “l’Arte della Cartapesta a Matera”.
Marco Rindori, “autore d’arte” per pura passione, è “copista d’arte” riconosciuto dalla critica tra i migliori al mondo. La tecnica delle antiche scuole è applicata sia nelle riproduzioni e reinterpretazioni classiche che nella produzione personale. Ha esposto in Italia e all’estero attraverso i circuiti del mercato internazionale dell’Arte. Alcuni lavori sono stati inseriti nei fascicoli ufficiali riguardanti Michelangelo sia presso il Museo degli UFFIZI che presso i Musei Vaticani. A Matera ha esposto in prima nazionale le tavole dedicate alla Divina Commedia (Divine Comedy Project) in occasione di “Matera InCanta Dante 2015”.
Per informazioni e prenotazioni contattare la segreteria grganizzativa Matera Convention Bureau ai seguenti numeri:
Tel. +39 0835.339401; Cell. +39 388.1935238
Orari Mostra: Ore 10.00 – 21.00 nei locali dell’ex ospedale di San Rocco a Matera dal 23 marzo al 15 aprile 2018
Costo: Euro 5,00 per persona (Under 10 Free). Prevista una riduzione per i cittadini residenti a Matera.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa e di alcune opere presenti nella mostra (foto www.SassiLive.it)