Nicola Pavese, Presidente “Associazione Matera Ferrovia Nazionale”, dopo aver appreso che il leader della Lega, Matteo Salvini, ha ipotizzato di trasferire il Ministero dei Trasporti al Sud, a Bari o a Napoli, ha inviato una lettera aperta a Salvini per chiedere ufficialmente d insediare il Ministero dei Trasporti a Matera. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Non c’è che dire: l’ipotesi di trasferire il Ministero dei Trasporti al Sud (a Bari o a Napoli) ipotizzato dal leader della Lega, Matteo Salvini, attraverso le colonne de “Il Messaggero” nei giorni scorsi, non può non destare scalpore. Sono ben noti, infatti, lo stato di isolamento di gran parte del Mezzogiorno e le difficoltà tuttora da affrontare quando in treno si deve scendere oltre Salerno, in particolare quando si vuole raggiungere la Basilicata. Dove, al di là del Frecciarossa per Milano (che risolve non pochi problemi per raggiungere direttamente il Nord Italia), manca un collegamento notturno per Roma. Che, invece, veniva espletato fino a qualche anno fa e che ora andrebbe ripristinato anche per stabilire una situazione analoga a tutte le altre regioni meridionali che possono usufruire di tale servizio da/per la Capitale. Dunque, una pari opportunità (meglio un diritto alla mobilità) che ai Lucani viene negata. E qui chiamo in causa la Regione Basilicata e Trenitalia che, congiuntamente, dovrebbero investire al riguardo.
Da sottolineare che nella nostra regione bisognerebbe migliorare anche il materiale ferroviario, visto che si utilizzano ancora locomotori e carrozze datate, a volte vetuste, che contribuiscono a creare non pochi disagi e disservizi su una linea costruita negli ultimi decenni dell’Ottocento e che, pertanto, andrebbe ridisegnata e ammodernata per velocizzare la tratta Salerno-Potenza-Taranto.
Detto questo (e spero che le cose possano migliorare col nuovo governo), nella mia qualità di presidente dell’Associazione “Matera-Ferrovia-Nazionale” mi rivolgo all’on. Salvini perché la sua brillante idea merita di essere presa sul serio e approfondita. E allora mi chiedo, e lo chiedo all’on. leghista, perché non insediare il Ministero dei Trasporti a Matera, invece che a Bari o a Napoli? Se l’intento è quello di <<cucire il Paese>> da Nord a Sud, migliorando innanzitutto le infrastrutture e i collegamenti ferroviari per superare l’attuale deficit che penalizza il Sud, quale città più di Matera può incarnare questo grande bisogno di modernità, di dinamismo e di cambiamento che il treno riesce a soddisfare? Si può concepire una Matera (Capitale europea della cultura 2019) difficile da raggiungere nonostante il crescente turismo, anche internazionale, che avrà nei prossimi anni un ruolo trainante per la città e per il Sud? Questo stato di isolamento può essere ancora possibile dopo un comodo e confortevole viaggio fino a Salerno con i Frecciarossa o con Italo?
Se l’intenzione di Matteo Salvini è quella di dare un concreto segnale di attenzione per il Mezzogiorno (quello più abbandonato e isolato), lasci perdere Bari o Napoli e pensi seriamente a Matera e alla Basilicata. Sarà ricordato in eterno e avrà definitivamente rovesciato preconcetti e stereotipi del passato.
E poiché stiamo parlando della Città dei Sassi, dove il collegamento alle Ferrovie dello Stato si sta realizzando da Ferrandina a Matera, perché non prende l’impegno affinché l’opera sia conclusa prima della data prevista del 2022? L’obiettivo dell’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, così come dell’Associazione “Potenza Nostra” e di alcuni organismi del Melandro-Marmo-Platano, è anche quello di collegare (via Potenza-Matera) Salerno a Bari: quindi il Tirreno all’Adriatico. Il nuovo Governo prenda l’impegno di proseguire la ferrovia da Matera – La Martella fino alla Città del Levante, via Gioia del Colle.
E con il Ministero dei Trasporti a Matera – ma anche senza – tali obiettivi devono diventare realizzabili. Pertanto, si diano segnali importanti di cambiamento. Significativi e attesi per tutto il Sud.
Nicola Pavese, Presidente “Associazione Matera Ferrovia Nazionale”