Il comitato cittadino “Ferrovie dello Sato a Matera la capitale europea della cultura nel 2019” in una nota inviata alla nostra redazione prova a scuotere la classe dirigente cittadina e regionale per favorire lo sviluppo turistico della città di Matera. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Considerazione spassionata sulla città di Matera negli ultimi anni:
Sì è fatto tanto in chiacchiere e poco in fatti.
La regione Basilicata non ha fatto altro che rallentare l’avanzata di Matera, con la complicità della dormiente amministrazione cittadina e con la collusa e tacita “presenza” materana in regione.
Nonostante ciò con quel poco che si è fatto e con la grossa pubblicitá dovuta alla vittoria a Capitale europea della cultura e relativo aumento dell’interesse mediatico internazionale su Matera, le presenze turistiche sono più che raddoppiate anche se potevano essere molte di più. La ripresa ed il miglioramento ci sono stati, ed è un dato oggettivo e positivo, anche se come al solito molto a RILENTO.
Dobbiamo proseguire verso questa strada;
dobbiamo pretendere un’amministrazione più capace, attiva e professionale, non la solita amministrazione incompetente, lenta e che pensa per lo più ai propri interessi.
Chiediamo un’accelerazione per l’ultimazione della ferrovia dello stato con relativo prolungamento fino a Bari, chiediamo delle strade a 4 corsie per arrivare in città da più versanti, chiediamo l’ultimazione e l’apertura del campus e dello studentato universitario e l’aumento dei corsi e dei dipartimenti universitari, con maggiore o totale autonomia dalla sede potentina; chiediamo la realizzazione del terminal Bus e della stazione centrale, della tangenziale, di un vero teatro lirico, di nuove strutture sportive, chiediamo l’apertura del castello Tramontano con relativo museo, chiediamo l’apertura delle chiese rupestri ancora chiuse, la riapertura dei percorsi di trekking e del ponte tibetano, la realizzazione del museo demo etno antropologico, il restauro dei palazzi nobiliari, l’ultimazione delle biblioteche di periferia, l’aumento dell’orario di apertura della mediateca centrale (magari anche con orari notturni); chiediamo il potenziamento dell’ospedale Madonna delle Grazie e delle guardie mediche turistiche e periferiche, chiediamo la realizzazione di un centro fieristico permanente ed il potenziamento delle zone industriali e dei relativi sistemi logistici e tecnologici ed il potenziamento della cittadella dello spazio, un’area mercatale alimentare al coperto, ed una vera area “mercato del sabato” anch’essa coperta; chiediamo e partecipiamo ad un piano avanzato di raccolta differenziata e richiediamo moderni ed igenici contenitori dei rifiuti sotterati; chiediamo la realizzazione di delle vere e funzionali piste ciclabili e bike sharing, chiediamo la cura ordinaria di verde pubblico, illuminazione e strade urbane ed extra urbane; chiediamo un armonico piano regolatore, un abbattimento totale delle barriere architettoniche ed un’efficiente organizzazione e promozione turistica su più fronti, chiediamo la definitiva scomparsa di guide abusive ed impreparate che importunano i turisti; chiediamo un’efficiente trasporto pubblico urbano con, dove possibile, corsie preferenziali, area fermate adeguate e mezzi ecologici, un aumento ed una miglior gestione delle navette aeroportuali, chiediamo una regolamentazione del trasporto privato nelle zone centrali; chiediamo una realizzazione di un moderno centro commerciale magari in prossimità della futura stazione fs; chiediamo un’efficiente gestione delle aree camper pubbliche ed un aumento di parcheggi e aree ristoro.
Se tutti iniziassimo ad aver amore per il bene comune e riuscissimo ad estinguere il voto clientelare, la corruzione, l’ignoranza ed il malaffare, ad analizzare la realtà per quella che è, valutando dati reali e non chiacchiete da bar e “sentito dire”, di conseguenza aumenterebbero le presenze turistiche, i posti di lavoro in generale e ci sarebbe una vera ripresa socio economica duratura.
Il 2019 come punto di partenza e non di arrivo.
Tutte le richieste esplicitate dal Comitato sono più che condivisibili. Il problema è che tali richieste andrebbero fatte solo dopo quelle di dimissioni dei governi locali (cittadino e regionale) che non sono stati in grado di realizzare in tre anni quelle infrastrutture che Matera, e l’intero territorio, legittimamente avrebbero dovuto avere. Il progetto di rilancio della Città dovrà ora essere inoltrato agli indifferibili nuovi governi locali a prescindere dall’appuntamento di “Matera 2019” che oramai è irrimediabilmente perso. Il solo incremento dell’afflusso turistico non sarà eterno per cui è bene cogliere l’opportunità di capitalizzarlo sfruttando l’attuale notorietà internazionale della città per gli anni a venire, a breve termine non ci resta che fare questo. Il 4 marzo scorso i Materani (M5S 53%) e i Lucani (M5S 45%) hanno chiaramente scelto la nuova politica da intraprendere per lo sviluppo economico e culturale della Città e della Basilicata, ma “nonno Raffaello” e “Marcellino” restano sordi al risultato elettorale e al diffusissimo malcontento che in questo caso il Comitato ha espresso dopo quello di tante altre categorie della società civile materana. Forse aspettano che si scenda in piazza con i forconi? Non me lo auguro.