“L’artigianato lucano stenta ad uscire dal tunnel della crisi e a ritrovare la strada della ripresa che il comparto attende da molti anni e che richiede necessariamente politiche di sostegno concrete quali maggior credito,snellimento della burocrazia e una fiscalità di vantaggio”.
A dichiararlo, in una nota, è il consigliere regionale Michele Napoli, a commento delle risultanze dell’indagine Unioncamere e InfoCamere sulla demografia dell’imprenditoria artigiana, vale a dire sulle iscrizioni e cessazioni delle imprese artigiane nell’anno 2017così come emergono dai dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.
“L’anno scorso il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane in Basilicata”, ha spiegato Napoli,“E’ stato ancora una volta negativo( 480 le nuove iscrizioni e 569 le cessazioni), come il tasso di crescita del settore(-0,84%) che nella nostra regione è in linea con il dato medio nazionale(-0,85%) e leggermente più favorevole rispetto a quello fatto registrarenell’annualità 2016(-1,44%).
“Sono numeri di un bilancio a tinte grigie”, ha aggiunto Napoli “conseguenza di politiche di governo nazionali e regionali sbagliate,perché volte a sostenere solo le aziende di grandi dimensioni,trascurando quelle artigiane e ignorando che queste ultime sono una componente rilevante del tessuto produttivo regionale, dal momento che al 31 dicembre 2017 si registra in Basilicatauno stock di 10476 imprese artigiane”.
“Non è tanto il fatto che piccolo non è più bello”, ha spiegato Napoli, “quanto l’incapacità di comprendere che l’impresa artigiana rappresenta uno straordinario patrimonio di saperi, di creatività e di abilità che, se opportunamente incentivato, può favorire la crescita di qualsiasi territorio, prima tra tutti il nostro”
Apr 04