Sicurezza stradale a Matera, l’intervento dell’associazione culturale B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
A distanza di sei anni dalla presentazione delle osservazioni, ben poco attuate, al PUM (Piano Urbano della Mobilità) di Matera, sorgono spontanee le seguenti domande:
ci sono piani dell’ amministrazione comunale in carica per la sicurezza stradale? come si intende garantire la soglia minima di sicurezza ai pedoni che attraversano o l’abbattimento delle barriere architettoniche?
Dopo i tre episodi di pedoni investiti in città negli ultimi due mesi, si sono sinora registrati solo interventi episodici ed emergenziali di rifacimento in loco della segnaletica orizzontale, senza alcun un piano organico ed una visione a lungo termine che contempli attraversamenti pedonali protetti o rialzati ne tantomeno la manutenzione dei piani viabili dissestati da anni.
Eppure basterebbe prendere esempio da casi interessanti, benchè poco raccontati, come quello recente di Roma, e istituire anche nella città dei Sassi una “Consulta Cittadina Sicurezza Stradale, Mobilità Dolce e Sostenibilità”. che si propone di perseguire: “obiettivi di sicurezza stradale e di riduzione del numero delle vittime sulla strada, […]gli spostamenti a piedi e in bicicletta, promuovere l’uso del trasporto pubblico, diffondere sistemi alternativi di spostamento, nell’ottica di un riequilibrio modale complessivo che riduca i carichi di incidentalità stradale, insieme a quelli di congestione e di inquinamento della città di Roma. La nuova “Consulta Cittadina Sicurezza Stradale, Mobilità Dolce e Sostenibilità”, quale sede permanente di confronto e concertazione, coinvolge tutti i settori istituzionali e i soggetti pubblici e privati operanti nei campi della sicurezza stradale, della mobilità dolce e della sostenibilità, della inclusività e dell’accessibilità urbana, e gli altri soggetti che, pur non operando direttamente in tali settori, manifestino interesse sui temi specifici.
[…] Oltre che come organismo consultivo, tale organismo si configura anche come tavolo tecnico-operativo per la condivisione delle linee di programmazione, attuazione e gestione degli interventi, all’interno di un quadro organico di attività avente il fine di definire le azioni specifiche, ottimizzare le risorse disponibili, valorizzare le singole e specifiche esperienze, sfruttare le eventuali sinergie che possono derivare dall’aggregazione delle diverse esperienze e competenze” (Cfr https://romamobilita.it/it/progetti/sicurezza-stradale/consulta).
Un organismo del genere rafforzerebbe anche a Matera quella condivisione e partecipazione democratica da sempre mancata tra amministrazione ed enti locali da una parte ed associazioni di ciclabilità, protezione ambientale e dei consumatori dall’altra (quali FIAB, WWF e ADUSBEF a Roma incluse nella Consulta predetta) per azioni efficaci e proficue ai fini della sicurezza stradale, un obiettivo ben lungi dall’essere perseguito, malgrado i tanti sbandierati traguardi culturali ottenuti.