In merito alla nota inviata dai sindacati la Provincia di Matera ha inviato un comunicato stampa per precisare che sul progetto Vie Blu l’Amministrazione si è impegnata a garantire 147 giornate di lavoro rispetto alle 150 previste dal contratto. Riportiamo di seguito la nota integrale della Provincia di Matera
Progetto Vie blu, 147 giornate di lavoro anziché 150
In merito allo stato di agitazione dei lavoratori impiegati nel progetto Vie blu, proclamato dai sindacati di categoria FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL, si precisa come i lavoratori raggiungeranno le 147 giornate effettive di lavoro anziché le 150 come sottoscritto dalla Regione Basilicata il 23 febbraio del 2009.
“”Già nel mese di aprile 2011 – sottolinea l’assessore all’Ambiente Giovanni Bonelli – questa Amministrazione ha evidenziato come la copertura finanziaria del progetto Vie Blu stralcio 2011, destinata alla Provincia, garantisse la possibilità di svolgere solo 143 giornate anziché 150. Una certezza che ha comunque vista impegnata l’Agenzia provinciale dell’Energia e l’Ambiente in un monitoraggio costante dei costi, nel tentativo di individuare le economie per incrementare le giornate lavorative. Grazie a questa attività, agli inizi di novembre, è emersa la possibilità di raggiungere 147 giornate effettive di lavoro (143+4), oltre “le giornate perdute” previste dall’art. 22 del Contratto Integrativo Regionale di lavoro per i lavoratori addetti alla sistemazione idraulico-agraria e idraulico-forestale” che potranno essere recuperate fino al 16 dicembre 2011.”
Nei diversi incontri che l’Apea ha avuto con i sindacati di categoria si era convenuti sulla scelta di utilizzare le economie rivenienti dal progetto (assenze, malattie, ecc.) per consentire a tutti di svolgere le ulteriori 4 giornate , fino al raggiungimento delle 147 giornate lavorate, e di far recuperare le assenze previste dall’art. 22 del CIRL entro e non oltre il 16 dicembre di quest’anno.
Se nella formulazione del costo del progetto la Regione Basilicata avesse tenuto conto della differenza delle aliquote contributive INPS per l’anno 2011 che incidono sul costo del lavoro a carico dell’Agenzia, tra le zone svantaggiate (11,3589%) e le zone montane (8,8741) sarebbe stato possibile sviluppare ulteriori 3 giornate lavorative con l’obiettivo, quindi, del raggiungimento delle 150 giornate oltre ai recuperi previsti dall’art. 22 del Contratto Integrativo Regionale di lavoro per i lavoratori addetti alla sistemazione idraulico-agraria e idraulico-forestale”.
I rappresentanti sindacali di categoria Vincenzo Cavallo della Fai Cisl, Marcella Conese della Flai Cgil e Leonardo Barbalinardo della Uila Uil hanno chiesto un incontro al Prefetto per affrontare affrontare alcune questioni relative al progetto Vie Blu – Matera.
Riportiamo di seguito la nota integrale inviata ai rappresentanti istituzionali e al Prefetto di Matera.
Con nota del 21.10.2011 e sollecito del 16.11.2011, i rappresentanti sindacali di categoria chiedevano all’Assessore all’ambiente della Regione Basilicata, dott. Mancusi, la convocazione di un incontro tra l’Ente, le scriventi, la Provincia di Matera e l’Apea (soggetto delegato all’attuazione del progetto), per affrontare alcune questioni relative al progetto Vie Blu – Matera.
Successivamente, lo stesso Presidente della Provincia di Matera richiedeva al dott.Mancusi la convocazione di un incontro tra le medesime parti, rappresentando le stesse preoccupazioni del Sindacato, ma non vi è stato alcun riscontro da parte della Regione.
In data 21.11.2011, le scriventi proclamavano lo stato di agitazione dei circa 300 lavoratori, di fronte al silenzio della Regione rispetto alle questioni lamentate.
In particolare, con accordo siglato il 23.02.2099, la Regione Basilicata garantiva ai lavoratori “ex SMA” il reimpiego in un progetto denominato Vie Blu che avrebbe consentito all’intera platea regionale di svolgere 150 giorni di lavoro nel settore forestale.
Per l’anno in corso, lo stanziamento di fondi effettuato dalla Regione agli enti delegati all’attuazione del progetto e’ insufficiente a garantire gli impegni occupazionali assunti nel suddetto accordo, sia perché non tiene in conto gli incrementi salariali sia per il differenziale contributivo aggiuntivo previsto per gli impiegati.
Per queste regioni, gli operai possono svolgere 147 giornate di lavoro, cioè 3 in meno rispetto alle precedenti annualità e rispetto a quanto concordato.
Poiché, ad oggi, i problemi rappresentati restano irrisolti e poichè l’Assessore all’ambiente della Regione si sottrae al confronto, nonostante le reiterate richieste di incontro, le organizzazioni sindacali chiedono l’intervento di S.E. il Prefetto per convocare un tavolo tra le parti, prima di ricorrere ad azioni più incisive.
In attesa di certo e sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.
I rappresentanti sindacali di categoria Vincenzo Cavallo della Fai Cisl, Marcella Conese della Flai Cgil e Leonardo Barbalinardo della Uila Uil