Matera 2019, Pepe (Lega): Fondazione Matera-Basilicata 2019 e le prospettive per il territorio. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione.
Il Senatore della Lega, Pasquale Pepe, commenta così le ultime vicissitudini in seno alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e le prospettive di Matera Capitale Europea della Cultura per il prossimo anno: “La recente nomina di Salvatore Adduce alla Presidenza della Fondazione Matera-Basilicata 2019, che segue di poco l’approvazione delle modifiche dello Statuto approvate dal CdA della stessa Fondazione rispetto alla nomina del Presidente, offre di fatto lo spunto per interrogarsi sulle prospettive di Matera 2019.
Già all’indomani dell’avvenuta designazione di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 è risultato da subito chiaro che il Pd lucano avrebbe colto anche questa occasione, l’ennesima, più per completare il mosaico dei propri organigrammi con “tessere” proprie, che per governare e indirizzare le scelte e gli investimenti con attenzione al territorio e alla comunità. Come se la vicenda fosse una questione di esclusiva pertinenza Pd, compresa la nomina della Presidenza.
D’altro canto, la natura stessa delle modifiche apportate allo Statuto, che portano a individuare il Presidente tra i membri del CdA e non più nel sindaco pro tempore della città di Matera, è figlia della logica propria del Pd di appassionarsi più alla forma che alla sostanza delle questioni in campo.
Diversamente, neanche si sarebbe pensato di poter far ricorso a una Fondazione di partecipazione confezionata ad hoc per Matera 2019, se non la si fosse intesa quale occasione ghiotta più per gestire e controllare che per facilitare il processo stesso, come del resto l’esperienza ci sta testimoniando quotidianamente. E, a nomina avvenuta, ci tocca leggere di disappunti e dissapori tutti interni al Pd, che provano di fatto a svilire la portata dell’evento a tattiche e posizionamenti di correnti. Ma le modifiche allo Statuto non lasciano spazio all’immaginazione… e il Presidente si elegge in seno al CdA, tra membri e delegati dei Soci Fondatori. Delle due, l’una! O Matera 2019 ha una dimensione internazionale, o non ce l’ha. E se la assume, come di fatto è, perché non si è provveduto a una nomina di profilo differente, non politico, a garanzia della qualità delle scelte e dei risultati da cogliere?
Già, la qualità delle scelte che quotidianamente si assumono in seno alla Fondazione e i risultati da cogliere: temi completamente assenti dall’attuale dibattito su Matera 2019.
Solo pochi giorni fa la Fondazione ha pubblicato un Bando, in collaborazione con Confindustria, destinato alle migliori imprese italiane in termini di visione e innovazione che, al termine di una selezione, avranno la possibilità di godere della visibilità a Matera, per tutto il 2019, garantita dalla stessa Fondazione.
È la prima volta, a metà del 2018, che si pone attenzione al tema del rapporto tra Matera 2019 e sviluppo territoriale e, quindi, occupazione. Ma il bando pone non pochi quesiti… È questo bando, funzionale all’ecosistema imprenditoriale lucano? È stato concertato con il sistema produttivo lucano? Quali i criteri con cui saranno selezionate le 50 migliori imprese italiane? L’attenzione e la visibilità che la Fondazione garantirà alle imprese selezionate quali effetti concreti saranno capaci di generare e lasciare in eredità a Matera e alla Basilicata? In nome della trasparenza dovuta all’intera comunità regionale la Fondazione è stata, su questa come su altre iniziative d’impatto, convocata dal Consiglio Regionale in III Commissione consiliare?
La politica è completamente distratta dalle nomine per cogliere, invece, l’urgenza di governare processi così complessi e garantire la trasparenza delle scelte e, soprattutto, le massime ricadute a fronte di un notevole investimento di risorse pubbliche. E i cittadini…nel frattempo e con pazienza attendono…Godot!”