Quella di Paolo Brosio, giornalista e volto conosciuto della tv, è una vita che è ricominciata a Medjugorje, il piccolo villaggio della Bosnia Erzegovina, luogo delle apparizioni mariane più lunghe della storia della Chiesa. Una vicenda che si intreccia con quella del piccolo Joshua De Nicolò, guarito da 20 tumori, dopo un pellegrinaggio in terra croata. Venerdì sera, a raccontarla ad un pubblico attentissimo, affluito in massa al Palaercole di Policoro è lo stesso Paolo, un autentico fiume di parole. Un’iniziativa promossa da Pino Ferrara con l’associazione “Presidio del Libro-Magna Grecia” per promuoverne anche l’ultimo libro “Viaggio a Medjugorje” e sostenere due progetti di solidarietà. “La mia vita proseguiva con successi e divertimento. Giovanissimo sono diventato inviato speciale. Lo sport, la juve e Del Piero. Poi la mia vita familiare inizia a crollare e mia moglie sparisce. Contemporaneamente, un locale su cui avevo investito molto, viene incendiato. Di fronte a queste difficoltà, combattevo il dolore con le armi umane. Poi, una notte, ho sentito una voce: – basta! – e spontaneamente ho recitato un’ Ave Maria. Il giorno dopo mi sono confessato alla Consolata di Torino e mi accorgevo che pregando, le sofferenze ed il male diminuivano”. La vita di Brosio cambia a 52 anni come quella di Emanuele De Nicolò, che con la moglie Betta De Venere testimonia della guarigione del figlio, a cui i medici di San Giovanni Rotondo avevano dato tre giorni di vita. Accade invece che inspiegabilmente Joshua, dopo un pellegrinaggio a Medjugorje in cui incontra Paolo, guarisce completamente. “Com’è possibile assistere a questo? Cosa è successo di così immenso? – si chiede Paolo – . E’ il miracolo della fede e della preghiera. La risoluzione dei problemi è nella famiglia e nella parrocchia. Bisogna ripartire dai valori del cuore per superare tutte le crisi. Oggi si fa molto per il corpo e poco per l’ anima. Basta con le pseudo-filosofie orientali, i maghi e l’esoterismo. Il male si traveste anche di sensualità, di droghe, di gioco d’azzardo, di corruzione. Tutto sta nel mettere la D davanti ad io. Stringiamoci alla Chiesa ed alle parrocchie”. In conclusione, il vescovo di Tursi-Lagonegro, mons. Nolè ha richiamato le parole di Paolo Brosio sul vivere la fede nella quotidianità della famiglia e della parrocchia, con la presenza della Madonna.
Angelo D’Onofrio
La fotogallery della presentazione del libro di Paolo Brosio a Policoro