Comunicare la relazione tra i geni e le malattie, e diffondere l’importanza della diagnostica “che dovrebbe essere eseguita in modo responsabile e competente”: sono alcuni degli obiettivi del seminario “Applied biology and environmental safeguard” organizzato dall’Università della Basilicata a Potenza, giovedì 12 aprile, alle ore 16 nel campus di Macchia Romana (Aula A4). Al seminario – che rientra nelle attività didattiche del Dottorato di ricerca internazionale – international ph.d programme “Applied biology and environmental safeguard”, coordinato dal docente dell’Unibas Sabino Aurelio Bufo – parteciperanno il docente dell’Unibas Giuseppe Terrazzano (dipartimento di Scienze) con un intervento dal titolo “I geni e le malattie”, e il dottor Domenico dell’Edera (Laboratorio di Genetica Medica – Azienda Sanitaria locale di Matera) su “L’utilizzo delle biotecnologie per la diagnosi delle patologie genetiche”.
“Le malattie di origine genetica identificate – ha detto uno degli organizzatori, la professoressa Laura Scrano – sono in aumento: nella sola Europa, le persone colpite sono tra i 20 e i 30 milioni, persone sin troppo spesso costrette a un percorso fatto di incertezza e vicoli ciechi. In passato per la diagnosi delle malattie ereditarie ci si basava solo ed esclusivamente sull’anamnesi recente e remota e sulle analogie familiari, non potendo così garantire una diagnosi precisa e soprattutto non potendo garantire a coppie con parenti affetti da una malattia ereditaria la possibilità di non mettere al mondo figli malati. Grazie alla ricerca ed ai nuovi metodi diagnostici è possibile identificare i geni responsabili di malattie e in alcuni casi intervenire. L’obiettivo del seminario è quello di contribuire alla costruzione di un dialogo tra il mondo della ricerca, gli studenti ed i cittadini, per divulgare le conoscenze in maniera semplice ma corretta e professionale”.
Apr 11