Nell’ambito dell’attività parlamentare, il Senatore Pepe ha iniziato il suo “personale” percorso con due interrogazioni che riguardano la Basilicata.
Una, firmata insieme al leader della Lega Matteo Salvini, è stata rivolta al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio, interessato la scorsa notte da una rivolta degli ospiti immigrati e da una successiva evasione di circa 24 degli stessi.
Il Centro, già ispezionato dal Senatore la scorsa domenica delle Palme, aveva già destato qualche preoccupazione nella popolazione residente e, dopo gli ultimi accadimenti, è chiaro che il clima di tensione e di apprensione si è incrementato.
“Bisogna andare a fondo in questa vicenda – dice il Senatore Pepe, in accordo con Matteo Salvini – e bisogna che si sappia tutto in proposito. Per questo ho rivolto al Ministro dell’Interno una interrogazione diretta a conoscere i motivi per i quali il Ministro adito, per mezzo della Prefettura di Potenza, abbia provveduto a emanare un Avviso Pubblico per ricercare operatori economici interessati alla gestione del CPR di Palazzo San Gervasio; se quest’ultimo sia stato poi attivato, senza che fossero eseguiti i lavori di ristrutturazione e di adeguamento della struttura necessari anche per Legge, alla sua destinazione, nonché previsti dal progetto esecutivo dell’opera; il numero e la nazionalità degli stranieri irregolari ivi trattenuti; se gli stranieri transitati e/o attualmente presenti fossero già noti all’Autorità giudiziaria, italiana e/o del Paese d’origine di ciascuno, per reati commessi e, in caso affermativo, per quale tipologia di reato; il numero delle Forze dell’Ordine presenti all’interno della struttura al momento della rivolta e dell’evasione, nonché il numero complessivo delle Forze dell’Ordine impiegato nella struttura e, per ultimo, il numero delle stesse impiegato per ciascuna turnazione di servizio; a che punto sia la procedura per l’esecuzione del rimpatrio degli immigrati trattenuti nel CPR di Palazzo San Gervaso e quali gli accordi in vigore con i paesi di origine degli stessi; la dinamica dei fatti accaduti nella notte tra il 9 ed il 10 aprile scorso all’interno del CPR ed ogni conseguenza; quali provvedimenti il Ministro in indirizzo abbia assunto o intenda assumere al fine di garantire il rintraccio, il trattenimento e l’effettivo e celere rimpatrio degli immigrati irregolari fuggiti dalla struttura durante la rivolta scoppiata nella notte tra il 9 ed il 10 aprile scorso, nonchè per consentire alle popolazioni locali di vivere in assoluta sicurezza e tranquillità; quali provvedimenti il Ministro in indirizzo abbia assunto o intenda assumere, dopo gli accadimenti del 9/10 aprile scorso, relativamente al CPR di Palazzo San Gervasio”.
L’altra interrogazione riguarda l’adeguamento e la messa in sicurezza della SS 407 Basentana, tema tornato d’attualità dopo il tragico incidente mortale avvenuto nei primi giorni di aprile, che ha visto la morte di quattro giovani ragazzi lucani.
“Questa situazione di inciviltà deve finire. Tutte le tragedie verificatesi – sostiene Pepe – e quella degli ultimi giorni vedono la loro causa principale nell’assenza di uno spartitraffico: non si può più morire per questo. Occorrono anche altri interventi di messa in sicurezza ma quello di posa in opera dello spartitraffico non può più attendere. Anche perché non mi pare ci vogliano chissà quanti soldi per mandarlo in esecuzione. Ora si tratta di rispetto innanzitutto.”
I quesiti posti al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sono tesi a sapere se il Ministro adito, a causa degli innumerevoli incidenti accaduti nel passato, molti dei quali mortali, abbia preso provvedimenti diretti a mettere in sicurezza la SS 407 Basentana e, in caso affermativo, quali siano; ovvero, in caso negativo, se il Ministro adito – dopo l’ultimo tragico incidente, che ha provocato la morte di ben quattro giovani lucani – intenda adoperarsi presso l’ANAS, affinché siano assunte tutte le iniziative urgenti per procedere all’esecuzione di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza della SS 407 Basentana, adeguando nell’immediato i punti maggiormente critici e provvedendo, senza esitazione alcuna, all’introduzione dello spartitraffico nel tratto tra Tricarico e Metaponto, per la cui posa in opera non sono richieste somme ingentissime, così da eliminare la vera causa degli incidenti mortali che da anni si verificano su questo tratto stradale.
“Una cosa è certa – conclude Pepe – le questioni affrontate saranno seguite fino a quando non si troverà una soluzione ai problemi. La mia soddisfazione ci sarà soltanto quando ad essere soddisfatti saranno i Cittadini”.