Proseguono i lavori per la realizzazione dell’itinerario ciclopedonale presso via Quattro Caselli, a Marconia. In questi giorni è avvenuto il taglio dei pini marittimi piantati proprio al margine dell’attuale marciapiede: “Si tratta di un intervento necessario per garantire sicurezza e incolumità all’opera in corso di realizzazione – spiega il Sindaco Viviana Verri – L’Ufficio Tecnico ha previamente ottenuto tutti i pareri ambientali e paesaggistici per tale operazione, tenuto conto anche della pericolosità del pino in un contesto urbano. Sotto la strada, inoltre, è presente la condotta del gas e l’intervento, previsto dal progetto originario, si è reso necessario anche per evitare che le profonde radici andassero a compromettere l’intero impianto. È evidente, inoltre, che lo stesso marciapiede, negli anni, sia stato reso impraticabile dalle radici dei pini; consapevoli dell’importanza degli alberi nella nostra cittadina e attenti al decoro urbano, voglio rassicurare la cittadinanza sul fatto che verranno piantate essenze diverse, più sicure per l’incolumità dei cittadini e compatibili con il decoro urbano. Un’eventuale modifica del percorso ciclopedonale o, addirittura, deviazioni della condotta del gas non sarebbero stati possibili in quanto il progetto, originariamente definito nel 2004, è stato approvato in via definitiva con delibera di Giunta comunale n.50 del 5 aprile 2016, con la previsione di una variante al percorso che interessa proprio via Quattro Caselli. Sul tema voglio rassicurare la cittadinanza che sono in corso attività di taglio e potatura alberi; inoltre, l’Ufficio Tecnico interverrà in quei punti del territorio in cui si registrano pericoli per l’incolumità di cittadini e residenti, causati da quegli alberi che non risultino compatibili con i contesti abitativi e residenziali del nostro territorio”.
Francesco Malvasi, docente di Biologia Vegetale presso l’Istituto Tecnico Agrario di Marconia in una nota esprime alcune riflessioni di ordine tecnico scientifico sulla realizzazione della pista ciclabile in via quattro Caselli a Marconia. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Come docente di Biologia Vegetale presso l’Istituto Tecnico Agrario di Marconia mi sento nel diritto dovere di fare alcune riflessioni di ordine tecnico scientifico sulla realizzazione della pista ciclabile in via quattro Caselli a Marconi senza entrare nell’Iter progettuale e nella crono-storia dell’ “opera” in questione.Ricordiamo semplicemente che sono note a tutti le conseguenze negative della pista ciclabile che collega viale Ontario all’Istituto Tecnico Agrario con il ristringimento della strada cittadina Olimpia e il non utilizzo della stessa pista ciclabile che la fiancheggia; ma questa è un’altra storia.
Lunedi 9 aprile in forza di presunte e regolari autorizzazioni l’amministrazione comunale dava luogo all’abbattimento di circa trenta Pini sp. marittimo dell’età di 23-24 anni messi a dimora a suo tempo per realizzare una semplice ma salubre oasi ecologica di verde pubblico. Chiunque abbia amore per la natura e per i vegetali sa che una superficie di 1 ha di verde “piante arboree ed erbacee” sottrae all’ambiente una quantità di CO2 pari a circa 1000 metri cubi all’anno, convertendola in ossigeno e sostanza organica. Inoltre si sa che le associazioni di specie erbacee e arboree contribuiscono ad abbassareil livello di inquinamento dell’ aria e del suolo ed accelerare i processi di miglioramento della cosiddetta fertilità integrale; da qui la funzione ecologica dei vegetali superiori. Nel caso quell’area inconfutabilmente a verde pubblico ha determinato un micro clima particolare e al tempo stesso un ambiente ricreativo ed accogliente. La destinazione a verde pubblico nel 1994-1995 costituiva anche una risposta all’esigenza dei cittadini residenti esposti ad inquinamenti acustici ed impatti visivi. Si pensò al contempodi offrire ai ragazzini della scuola media dell’ Orazio Flacco un’immagine di una frazione in armonia con la natura. Erano tempi in cui la coscienza ambientalista e dello sviluppo eco-compatibile costituiva una logica risposta alle politiche di cementificazione e di speculazione edilizia: il tutto al fine di elevare la qualità della vita dei cittadini. Possiamo dire che l’area verde di Quattro Caselli ha rappresentato per più di vent’anni una felice sintesi fra l’opera dell’uomo e quella della natura ; e non solo: è stato un elemento di espressione e di accoglienza di una comunità in crescita. Il 9 aprile 2018 le comunità del territorio e in particolare quella di Marconia riscoprono che la realizzazione di una pista ciclabile vale più di un area a verde pubblico per cui si abbattono alberi che simboleggiano la natura, la storia e la cultura delle nostre comunità.
Riflessioni: non era possibile ripensare e modificare il tracciato? Non era possibile l’espianto e il reimpianto delle specie abbattute? Non era possibile destinare i fondi del progetto “piste ciclabili” ad altro ? Non era possibile coinvolgere i cittadini in scelte cosi importanti?
Chi desidera amministrare e rispettare i propri simili, deve imparare ad amare la natura.