Gianni Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle: “Rivolta al Centro per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio. Garantire sicurezza e rispetto per i diritti umani”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Ieri ho incontrato, insieme ad altre esponenti delle istituzioni, i cittadini di Palazzo San Gervasio durante un incontro sulla situazione del Centro per il Rimpatrio, dove nei giorni scorsi si è assistito a una rivolta che ha portato alla fuga di oltre venti migranti.
Ci troviamo di fronte a una situazione critica che è evidentemente frutto di disorganizzazione e improvvisazione del Governo uscente e della Regione Basilicata, che negli anni scorsi ha investito ingenti somme di denaro pubblico per il lavori di ristrutturazione dell’ex CIE, di cui ho chiesto conto con un’interrogazione (https://bit.ly/2IQg5Dl) per capire, inoltre, quali fossero le condizioni della struttura. Le risposte dell’Assessore Franconi furono molto evasive (https://bit.ly/2JKcXdf) e oggi purtroppo le nostre preoccupazioni sullo stato del centro sono state confermate.
Le carenze strutturali e le condizioni di sovraffollamento del CPR di Palazzo San Gervasio hanno quindi portato alla rivolta e alla fuga dei migranti, che conteneva quasi 90 persone rispetto alle poche decine che erano previste quando è stato creato e successivamente ristrutturato. Queste situazione di criticità non ha così permesso di garantire nè una accoglienza dignitosa nè la sicurezza dei cittadini.
Aggiungo che i tempi di permanenza nei punti di identificazione e smistamento delle persone sono estremamente lunghi e i migranti diventano automaticamente diventano purtroppo un luogo di veri e propri detenuti. Le conseguenze vanno a ricadere direttamente sui sindaci, sui cittadini e sulle forze dell’ordine che sono spesso lasciati soli a garantire il funzionamento dei centri.
Nei prossimi giorni parteciperò ad altre iniziative per mettere in campo tutte le azioni utili alla tutela della sicurezza dei cittadini e al rispetto dei diritti umani dei migranti.