Presentato in anteprima a Matera nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi il volume “Canova. Il segno della bellezza” di Giuseppe Pavanello con le immagini di Mimmo Jodice, edizoini UTET_Grandi Opere. L’incontro è stato coordinato dalla storica dell’arte Elisa Messina. Dopo il saluto del funzionario del Polo Museale della Basilicata, Michele Saponaro, sono arrivati gli interventi di Luca Vivona, storico dell’arte e Mario Bartiromo, direzione UTET Grandi Opere.
L’opera dedicata allo sculture Antonio Canova è stata realizzata in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale in tiratura limitata e numerata di mille esemplari, novecentosettantacinque contrassegnati da numeri arabi da 1/975 a 975/975 e venticinque contrassegnati da numeri romani da I/XXV a XXV/XXV. Una tiratura di quindici esemplari contrassegnati dalle lettere da A a Q è destinata a rappresentanti delle Istituzioni, autori e artefici dell’opera.
Il volume, composto da 378 pagine nel formato chiuso di cm 34×48, contiene i testi redatti dallo storico dell’arte Giuseppe Pavanello, professore di Storia dell’Arte moderna presso l’Università di Trieste, un corpus iconografico di 75 immagini di sculture canoviane realizzate dal maestro Mimmo Jodice e stampato in tricromia su carta Symbol da gr. 250 delle Cartiere Fedrigoni, 12 immagini di tempere stampate a cinque colori su carta Modigliani da 145 gr. fabbricata dalle cartiere Cordenons e applicate manualmente sul volume, e altre 100 immagini di opere, pitture a monocromo, bozzetti, disegni e incisioni canoviane stampate, con tutti i testi composti in caratteri bodoniani, a cinque colori presso la stamperia di Lamberto Pigini in Loretosu carta Natural Evolution da gr. 200 delle Cartiere Cordenons.
Tutte le immagini sono state elaborate in fotolito nei laboratori di Daniele Castellucchio in Milano, Simone Galvanini in Verona e Mirco Cestari in Bologna.
La cucitura, la legatura e la copertina in pregiata pelle naturale di vitello, tinta alla botte in color grigio ardesia chiaro, sono state eseguite con procedimento manuale presso la legatoria Arte del Libro in Todi.
Sulla coperta dell’opera è stata collocata un’immagine fotografica dal titolo Venere che esce dal bagno, detta anche Venere Italica, realizzata dal maestro Mimmo Jodice e stampata su carta BarytaP hotographiqueda 310 grammi Ogni immagine è autenticata dalla firma autografa di Mimmo Jodice.
L’opera è accompagnata da una suite di tre incisioni tratte da opere originali canoviane: Le Grazie, Venere che esce dal bagno e Paride, eseguite secondo l’antico procedimento dell’incisione all’acquaforte su rame e stampate manualmente al torchio calcografico presso la Stamperia d’Arte di Luigi Berardinelli in Verona su carta Hahnemuhle da gr. 300.
Ciascun esemplare dell’opera è contenuto in un elegante cofanetto realizzato manualmente in seta e reca in corrispondenza del colophon il numero dell’esemplare e la firma autografa del Maestro Mimmo Jodice e del Presidente di UTETGrandi Opere.
La storica dell’arte Elisa Messina ha introdotto i lavori ricordando che l’autore ha curato filologicamente l’impianto di studio del volume dedicato a Canova, l’uomo fatale dell’arte italiana, che ha segnato il destino dell’arte moderna. Stendhal lo ha definito l’ultimo degli antichi e il primo dei moderni.
Luca Vivona, storico dell’arte, ha sottolineato le caratteristiche della scultura di Canova partendo da un aneddoto. “Un giovanissimo Canova realizzò da un pezzo di burro una piccola scultura che fu usata come ornamento di una tavola particolarmente apprezzata dalla famiglia di cui era ospite. La metafora della morbidezza del burro non ha mai abbandonato le sue sculture. Il burro esprime l’estetica del corpo, la sua dimensione sensuale. Ma ci sono altri due elementi che caratterizzano le sculture del Canova, l’idea dell’imitazione che si affianca all’idea della creatività. Con le sue opere supera infatti il neo-classicismo e apre al romanticismo. L’altro elemento che va sottolineato è la sensibilità pittorica riscontrata nell’artista quando scolpisce. Canova è anche lo sculture che introduce il senso del movimento come si può notare in tre opere originali, Le Grazie, Venere che esce dal bagno e Paride”.
La fotogallery della presentazione del libro Canova. Il segno della bellezza (foto www.SassiLive.it)