Nell’ambito del Convegno “Geotermia in Basilicata: Stato dell’Arte e Prospettive Future”, ricercatori, amministratori e geologi liberi professionisti si sono confrontati sullo sviluppo del potenziale della risorsa geotermica in Basilicata.
Il campo della Geotermia è molto ampio, si parla di geotermia sia per indicare risorse sfruttabili per la produzione di energia primaria elettrica sia per riscaldare ambienti interni. Qualunque uso si faccia di questa risorsa, deve essere un uso consapevole ed eco-compatibile della stessa. Attraverso questa risorsa illimitata è possibile abbattere considerevolmente l’impatto nella produzione di CO2.La maggior parte della nostra “carbon footprint” non è legata alla produzione di energia elettrica ma al riscaldamento e raffrescamento degli ambienti di lavoro e di vita. La geotermia a bassa entalpia consente di farlo con una efficienza altissima e a bassissime emissioni.Gli impianti termici per il riscaldamento degli edifici hanno un’incidenza sul totale delle emissioni di CO2 in ambito urbano che è fino a 6 volte superiore rispetto all’incidenza del traffico veicolare.Il contributo fornito dal settore del riscaldamento da edifici all’inquinamento atmosferico in termini di emissioni di CO2 è pari in media al 64,2% del totale delle emissioni stimate per le città considerate, contro il 10,2% che proviene dal settore della mobilità e dei trasporti motorizzati. La restante quota di CO2 (25,6%) è invece generata dal settore delle attività industriali.
Nell’opinione pubblica e nel dibattito politico-istituzionale, il tema dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane è associato in maniera prevalente al settore della mobilità e dei trasporti motorizzati.Dalle analisi svolte emerge invece come la quota di emissioni di CO2 da riscaldamento degli edifici sia di entità molto maggiore. Per questo motivo, secondo l’Ordine dei Geologi di Basilicata, per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città oggi è necessario focalizzare l’attenzione non solo sul concetto di mobilità sostenibile, ma anche su quello di riscaldamento sostenibile, adottando interventi di riqualificazione energetica più moderni.
Da questa considerazione parte l’impegno dei geologi di Basilicata liberi professionisti per la diffusione della tecnologia delle Pompe di Calore Geotermiche che, con una efficienza reale superiore al 450%, consente il condizionamento degli edifici utilizzando scambiatori geotermici a circuito chiuso con un impatto ambientale e visivo nullo. Questa tecnologia, senza prelevare e reimmettere acqua di falda in sottosuolo consente inoltre risparmi molto elevati. Il suo costo si ripaga in termini di risparmio della risorsa energetica primaria (energia elettrica o gas naturale) in circa 5 anni a fronte di una garanzia di funzionamento superiore ai 50 anni. La geotermia a bassa entalpia deve entrare nelle menti degli amministratori pubblici come tecnologia di uso comune e dalle grandi potenzialità. Va promossa ed incentivata efficacemente. Molto può essere fatto e senza nessuno stravolgimento dell’ambiente, muoviamoci ora per chiudere al 2020 un bilancio delle nostre azioni di riduzione delle emissioni climalteranti all’altezza di una classe professionale aggiornata e competente – afferma Gerardo Colangelo, Presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata.
I sistemi di geoscambio ad alta efficienza rendono la massima produttività se il campo è correttamente progettato, in altre parole, se il sistema sottosuolo non è stressato e in esso non si introducono delle perturbazioni permanenti che alterano la capacità di scambio termico del bedrock- afferma Simone Piedilato, Coordinatore della Commissione Geotermia dell’Ordine dei Geologi di Basilicata
Riteniamo prioritaria – conclude il Presidente Colangelo,l’emanazione di una normativa univoca, che fornisca gli strumenti per il corretto operare di noi professionisti, delle imprese specializzate nella realizzazione dei campi geotermici e per il committente che deve avere la garanzia di un intervento efficiente e duraturo. Queste sono le premesse che rendono urgente una regolamentazione snella ma rigorosa della risorsa energetica della geotermia a bassa entalpia affinché non si producano distorsioni del loro utilizzo e si incentivi l’utilizzo di questa nuova tecnologia verso tutti i possibili utenti, in primis le pubbliche amministrazioni, nei progetti di efficientamento energetico del patrimonio edilizio.