E’ concorde il presidente del Consorzio La Città Essenziale, Pino Bruno con i consiglieri Alba, Chietera, Braia e Bianchi che sono intervenuti sulla necessità di aumentare le disponibilità di posti presso gli asili nido. E’ da troppo tempo che si dialoga su tale necessità ma, ad oggi, ancora nessuno ha saputo porre le basi per una risoluzione a tale bisogno delle famiglie materane. La richiesta di posti in asili nido è di gran lunga superiore rispetto all’attuale offerta in strutture convenzionate, e già a giugno del 2006 Cittadinanza attiva evidenziava da dati dell’indagine Istat che solo l’8,6% dei bambini lucani trovano collocazione in strutture comunali gestite da privati cosiddette “pubbliche”, a fronte di una media nazionale del 13,8%. Cittadinanzaattiva chiedeva già allora un aumento delle disponibilità, ed oggi tale istanza viene rimarcata nuovamente. In tale direzione dovrebbe assumere decisioni risolutive la nuova amministrazione comunale. Allo stato attuale i posti disponibili in strutture comunali gestite da cooperative sociali sono 200, e vi sono ulteriori 86 posti in strutture private autorizzate e non convenzionate che svolgono comunque una funzione di interesse pubblico. In quest’ottica è importante tenere ben presente la nuova legge regionale di riordino del sistema socio-sanitario, con la quale si è introdotto il nuovo sistema dell’accreditamento. Sarebbe utile pertanto avviare da subito un dialogo con l’amministrazione per individuare formule innovative che possano, quantomeno, attenuare il problema. Certamente è utile usare le risorse regionali per ampliare le disponibilità magari in luoghi non serviti dall’attuale rete ma è altrettanto importante sperimentare grazie alle strutture private autorizzate, la possibilità per la famiglia di scegliere secondo la modalità dell’accreditamento. “L’Amministrazione Comunale –suggerisce Pino Bruno- potrebbe attivare nuovi processi virtuosi anche attraverso una gestione opportuna e regolamentata degli immobili comunali destinati a servizi sociali in modo da incamerare gettito da destinare agli stessi servizi. Si tratterebbe, in sostanza, di attivare processi economici partecipati da tutti i soggetti, ente pubblico, terzo settore, cittadini. In tal modo Matera potrebbe vantare la sperimentazione lucana del sistema dell’accreditamento e dei conseguenti vaucher (ticket) per le famiglie in modo da valorizzare il sistema esistente privato integrandolo a quanto di esistente già convenzionato e creare condizioni migliorative per i cittadini basate sulla qualità progettuale e dei servizi erogati”.
E’ da troppo tempo che si dialoga su tale necessità ma, ad oggi, ancora nessuno ha saputo porre le basi per una risoluzione a tale bisogno delle famiglie materane. La richiesta di posti in asili nido è di gran lunga superiore rispetto all’attuale offerta in strutture convenzionate, e già a giugno del 2006 Cittadinanza attiva evidenziava da dati dell’indagine Istat che solo l’8,6% dei bambini lucani trovano collocazione in strutture comunali gestite da privati cosiddette “pubbliche”, a fronte di una media nazionale del 13,8%. Cittadinanzaattiva chiedeva già allora un aumento delle disponibilità, ed oggi tale istanza viene rimarcata nuovamente. In tale direzione dovrebbe assumere decisioni risolutive la nuova amministrazione comunale. Allo stato attuale i posti disponibili in strutture comunali gestite da cooperative sociali sono 200, e vi sono ulteriori 86 posti in strutture private autorizzate e non convenzionate che svolgono comunque una funzione di interesse pubblico. In quest’ottica è importante tenere ben presente la nuova legge regionale di riordino del sistema socio-sanitario, con la quale si è introdotto il nuovo sistema dell’accreditamento. Sarebbe utile pertanto avviare da subito un dialogo con l’amministrazione per individuare formule innovative che possano, quantomeno, attenuare il problema. Certamente è utile usare le risorse regionali per ampliare le disponibilità magari in luoghi non serviti dall’attuale rete ma è altrettanto importante sperimentare grazie alle strutture private autorizzate, la possibilità per la famiglia di scegliere secondo la modalità dell’accreditamento. “L’Amministrazione Comunale –suggerisce Pino Bruno- potrebbe attivare nuovi processi virtuosi anche attraverso una gestione opportuna e regolamentata degli immobili comunali destinati a servizi sociali in modo da incamerare gettito da destinare agli stessi servizi. Si tratterebbe, in sostanza, di attivare processi economici partecipati da tutti i soggetti, ente pubblico, terzo settore, cittadini. In tal modo Matera potrebbe vantare la sperimentazione lucana del sistema dell’accreditamento e dei conseguenti vaucher (ticket) per le famiglie in modo da valorizzare il sistema esistente privato integrandolo a quanto di esistente già convenzionato e creare condizioni migliorative per i cittadini basate sulla qualità progettuale e dei servizi erogati”.