Aggiornamento di mercoledì 30 novembre 2011 – Al secondo giorno di sciopero della fame dei tre amministratori aggiunti al Portavoce del Comitato, chiediamo un incontro urgente al Sottosegretario Antonio Catricalà ed al capo della Protezione Civile, Prefetto Franco Gabrielli e prepariamo nuove iniziative.
L’assemblea unitaria (partecipata di materani e tarantini) di ieri sera ha
valutato la situazione e preso atto che i motivi per cui l’OPCM per la
Puglia non è stata ancora emessa non sono tecnici, dunque, ma di sostanza: manca la copertura dei fondi da parte del Governo in presenza della sola disponibilità di un primo finanziamento da parte della Regione Puglia.
Problema sostanziale, dunqu,e che a nove mesi di distanza dall’alluvione,
finalmente emerge in tutta la sua evidenza grazie all’azione del Comitato.
L’assemblea ha deciso di proseguire con la sua azione confermando l’impegno richiesto al Portavoce di riprendere lo sciopero della fame interrotto al suo VI giorno e salutando come atto di grande valore l’allargamento ai tre consiglieri di Bernalda e Ginosa che hanno dato la disponibilità ad affiancarlo.
Lo sciopero della fame, dunque, da ieri pomeriggio è ripreso da 4 persone
(Gianni Fabbris, Massimiliano Cospite, Leonardo Galante ed Enzo Giannico) e, nel frattempo è stata inviata una richiesta al Prefetto Gabrielli ed al Sottosegretario Catricalà per un incontro urgente.
Incontro che è stato sollecitato ieri sera in aula dall’On.le Ludovico Vico
in un intervento al Parlamento e su cui è stata richiesto l’interessamento a tutti i parlamentari Pugliesi ed investita la Prefettura.
Lo sciopero della fame prosegue alle Tavole Palatine, mentre è in via di
organizzazione il trasferimento a Marina di Ginosa dove si stanno
organizzando le condizioni logistiche. L’iniziative può essere seguita e
testimoniata dallo streaming via web fruibile dal sito del Comitato
www.terrejoniche.net www.terrejoniche.net o, direttamente, dal sito www.marinadiginosa.it/pages/sciopero-della-fame-live-h24-metaponto.php di web25 Tv che ci sta supportando.
Il Comitato è sempre più unito e determinato, infondate le voci di divisioni. II giorno di sciopero della fame dei tre amministratori aggiunti al Portavoce.
Ore 8. Questa notte, come annunciato, al presidio delle Tavole Palatine
hanno dormito in sciopero della fame 4 persone. Oltre il portavoce del
Comitato che ha ripreso lo sciopero della fame interrotto al suo sesto
giorno, si sono aggiunti tre amministratori di Bernalda e Ginosa sostenuti da tutto il Comitato sempre più unito sia nella parte pugliese che in quella lucana nel chiedere insieme anche per la Puglia quello che è stato già ottenuto per la Basilicata: l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri per l’area ginosina e tarantina.
Il Vicesindaco di Bernalda, Massimiliano Cospite ha voluto sottolineare la sua presenza in sciopero della fame come gesto non solo di sostegno e
solidarietà ma di concreta condivisione dell’obiettivo posto dal Comitato
fin dai primi giorni: “Risposte a tutta la comunità che vive sulle sponde
dei fiumi, divisi dalle responsabilità amministrative regionali ma riunite
dalla comune condizione di alluvionati”.
Lo spirito unitario con cui prosegue il Comitato è sottolineato, peraltro,
persino dalla condivisione dello sciopero della fame di due amministratori ginosini che siedono in consiglio comunale su posizioni diverse (l’Assessore Leonardo Galante ed il Consigliere di minoranza Enzo Giannico) in risposta all’appello del Comitato all’unità istituzionale e politica.
Mentre ieri è arrivato il documento assunto all’unanimità dai Comuni lucani e pugliesi e dalle due province di Taranto e Matera nella riunione dei Consigli Comunali Congiunti tenuta presso il presidio nei giorni scorsi, il portavoce del Comitato ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Le voci sulle divisioni del Comitato diffuse ieri non hanno alcun fondamento. I Materani ed i Tarantini, sia nella parte istituzionale sia nella componente dei cittadini impegnati nella mobilitazione, continuano ad affermare ed esprimere il massimo dell’unità degli obiettivi e del percorso difficile che stiamo facendo. L’unità del Comitato, del resto è confermata dalla scelta fatta ormai da tempo di avere un unico portavoce per tutti che, assumendo la responsabilità di esprimere le posizioni condivise, è l’unico riferimento pubblico per un impegno comune sofferto e difficile di quanti da mesi stanno conducendo una lunga mobilitazione superando ogni occasione di divisione.”
Il Comitato, insieme ai rappresentanti istituzionali che nella loro
autonomia e responsabilità ne sostengono e condividono le ragioni ed il
percorso, va avanti, certo che gli organi di comunicazione sapranno valutare con attenzione il grande sforzo di responsabilità in cui siamo impegnati.
Gianni Fabbris, portavoce comitato TerreJoniche
Da un comunicato stampa della protezione civile diffuso dall’ANSA, il comitato Terre Joniche prende atto che il problema legato alla mancata emissione della ordinanza da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri per la Regione Puglia sarebbe tutt’altro che “tecnico”. Il capo della protezione civile fa sapere che il problema starebbe nella”mancanza dello stanziamento di fondi nazionali” al fianco di quelli già stanziati dalla Regione Puglia.
Dopo nove mesi siamo ancora a questo punto. Il portavoce del ComitatoTerreJoniche, costantemente in contatto con gli interlocutori nazionali eregionali, ha appena rivolto loro questo appello: “Fate presto, si verifichigià nel pomeriggio di oggi se è possibile attivare immediatamente fondi adisposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri come è stato fattod’urgenza per Toscana e Liguria e, comunque, si emetta subito l’ordinanza(OPCM) per la Puglia anche solo con le risorse messe a disposizione dallaregione Puglia. Il dispositivo del decreto mille proroghe, infatti, prevedeche, in caso di calamità dopo la dichiarazione di Stato d’emergenza,intervengano in prima battuta le Regioni mettendo a disposizione risorseproprie (che possono essere “anche”, nel caso la Regione non possedessefondi liberi, reperite dall’aumento della tassazione regionale) e solo inseconda battuta interverrebbero i fondi nazionali. Vero è che si staconsolidando un virtuoso meccanismo per cui lo Stato interviene a fiancodelle risorse regionali (con il ché, nei fatti, superando la trappola volutadal mille proroghe che aveva l’unico effetto di non dare risposte aicittadini) come è avvenuto, per esempio, per la Basilicata ma noin è colpadei cittadini se non siete riusciti a trovare prima un accordo nonostanteche il Comitato lo abbia sollecitato e indicato come via d’uscita. Ora nonfate pagare le colpe dei vostri ritardi e sottovalutazioni ai cittadini. Siintervenga subito,l trovando immediatamente risorse libere o emettendo,intantyo, l’ordinanza con quelle già rese disponibili dalla Regione Puglia.Sapremo valutare anche da questo se la classe dirigente regionale (tutta) enazionale avrà saputo rispondere alle esigenze, di rigore, giustizia edequità poste a base della fase nuova aperta nel Paese.” Alle ore 16 inizia,a maggior ragione, il nuovo sciopero della fame.
Comitato TerreJoniche annuncia ripresa sciopero della fame per mancata emissione della ordinanza da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri per la Regione Puglia.
Confermata la ripresa dello sciopero della fame a partire dalle ore 16 di martedì 29 novembre. Gianni Fabbris (portavoce del Comitato TerreJoniche), Massimiliano Cospite(vicesindaco di Bernalda), Leonardo Galante ed Enzo Giannico(rispettivamente Assessore e consigliere di minoranza del Comune di Ginosa)si ritroveranno alle Tavole Palatine (che finora è stato il luogo organizzativo e logistico di questa fase della mobilitazione, dove rimarranno in sciopero della fame fino all’indomani. Nel pomeriggio, intanto, il Comitato sta predisponendo tutta la logistica per trasferire losciopero della fame a Marina di Ginosa a partire da domattina. Questa sera,dopo l’incontro che si terrà alle Tavole Palatine alle ore 18, il Comitatorenderà noto il luogo in cui, già a partire da domani si terrà l’iniziativaa Marina di Ginosa con gli appuntamenti per le iniziative in programma.Questo l’annuncio dato in Conferenza stampa stamattina dal Portavoce delComitato TerreJoniche che ha ribadito gli obiettivi: “Abbiamo interrotto losciopero della fame sabato mattina sulla assicurazione che si trattava solodi attendere copia di un’ordinanza già firmata sia per la Puglia che per laBasilicata. Oggi prendiamo atto che, al contrario, l’ordinanza per la Puglianon c’è e, dunque, riprendiamo lo sciopero della fame da dove avevamointerrotto. Nessuno si faccia illusioni: i cittadini organizzati nelComitato guardano i fatti e non siamo disposti a lasciare più nessun alibiai ritardi di Istituzioni e politica. Rivolgiamo, anzi, un forte appelloalla classe dirigente Regionale Pugliese (parlamentari, amministratori,consiglieri) perché, finalmente, assumano la vicenda del territorio ginosinoe tarantino colpito dalle alluvioni di Marzo per tutto il valore concreto esimbolico che deve avere. Troppe sottovalutazioni e ritardi accumulatifin’ora. Adesso è il tempo per recuperare dignità e dare risposte urgenti edefficaci ai cittadini ed al territorio”.
Riportiamo di seguito anche le dichiarazioni inviate dal senatore del PDL Cosimo Latronico in merito all’ordinanza firmata dal governo Monti per la Regione Basilicata.
“Si e’ potuti giungere all’emissione dell’ordinanza governativa dello scorso 25 novembre grazie alle risorse stanziate nella manovra finanziariadi agosto che ha autorizzato una spesa di 7 milioni di euro per la messa in sicurezza delle infrastrutture danneggiate dalle calamita’ del febbraio /marzo scorsi. Una posta finanziaria che e’ stata tenacemente difesa, in sede parlamentare, anche con l’ultima manovra di finanziaria che aveva provato a cancellare tale autorizzazione”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, intervenendo a Metaponto ad una riunione con il comitato “Terre ioniche” che rappresenta alcuni operatori agricoli ed imprenditori della zona ionica sia lucana che pugliese colpiti dall’alluvione. “ Oltre al valore dello stanziamento pari a 14,5 milioni di euro, aggiungendo le risorse messe a disposizione dalla Regione Basilicata, c’e il valore dell’ordinanza che nomina il commissario straordinario dell’emergenza per procedere a definire interventi urgenti sull’assetto territoriale ed idrogeologico a cominciare dalla pulizia dei fiumi e dei corsi d’acqua per assicurare l’efficienza idraulica e la sicurezza dei territori. Il commissario delegato, cioè il presidente della Regione, e’ anche incaricato di stimare con certezza i danni delle imprese e delle aziende colpite dalle calamità per trovare il modo di finanziare queste necessità che ormai assumono una caratteristica di urgenza facendo in modo che ogni livello di governo si assuma tempestivamente le proprie responsabilità come del resto e’ accaduto in altre regioni ugualmente colpite, a cominciare dal Piemonte, per proseguire poi con la Liguria, la Toscana e le Marche, per citarne alcune”.”Si e’ potuti giungere all’emissione dell’ordinanza governativa delloscorso 25 novembre grazie alle risorse stanziate nella manovra finanziariadi agosto che ha autorizzato una spesa di 7 milioni di euro per la messa insicurezza delle infrastrutture danneggiate dalle calamita’ del febbraio/marzo scorsi. Una posta finanziaria che e’ stata tenacemente difesa, insede parlamentare, anche con l’ultima manovra di finanziaria che avevaprovato a cancellare tale autorizzazione”. Lo ha dichiarato il senatore delPdl, Cosimo Latronico, intervenendo a Metaponto ad una riunione con ilcomitato “Terre ioniche” che rappresenta alcuni operatori agricoli edimprenditori della zona ionica sia lucana che pugliese colpitidall´alluvione. ” Oltre al valore dello stanziamento pari a 14,5 milioni dieuro, aggiungendo le risorse messe a disposizione dalla RegioneBasilicata, c’e il valore dell’ordinanza che nomina il commissariostraordinario dell’emergenza per procedere a definire interventi urgentisull’assetto territoriale ed idrogeologico a cominciare dalla pulizia deifiumi e dei corsi d’acqua per assicurare l’efficienza idraulica e la sicurezzadei territori. Il commissario delegato, cioè il presidente della Regione, e’anche incaricato di stimare con certezza i danni delle imprese e delleaziende colpite dalle calamità per trovare il modo di finanziare questenecessità che ormai assumono una caratteristica di urgenza facendo inmodo che ogni livello di governo si assuma tempestivamente le proprieresponsabilità come del resto e’ accaduto in altre regioni ugualmentecolpite, a cominciare dal Piemonte, per proseguire poi con la Liguria, laToscana e le Marche, per citarne alcune”.