La commedia, ambientata ai giorni nostri,rivolge l´attenzione allo iettatore, figura presente più volte nella nostra letteratura.
Si pensi, per tutte, al protagonista de " La patente " di Luigi Pirandello, a cui il nostro personaggio si ispira.
La superstizione e le ingenue credenze della gente vengono qui rappresentate in un susseguirsi di scene esilaranti che, dopo aver fatto ridere lo spettatore per circa due ore, lo stimolano ad una riflessione attenta sui comportamenti del popolo …e non solo del popolo. Si ricorda, per esempio, che Benedetto Croce, filosofo insigne, storico e critico letterario italiano del secolo scorso, un giorno, mentre si recava all´università per la consueta lezione, notò un gatto nero per la strada: ebbene, non esitò a tornarsene a casa, lasciando in inutile attesa circa ottocento studenti.
Per la verità, da sempre la gente sente il bisogno di lasciarsi distrarre dall´irrazionale. Ben sappiamo quanti " idola ", anche al giorno d´oggi, tendono a sostituirsi alla realtà, nella mente dei nostri giovani.
Ancora una volta quindi Talia Teatro propone un´opera didattica, ovvero uno spettacolo che, per mezzo della risata, tenta di raggiungere l´attenzione di tutti su temi sempre attuali.
Lo studio e la ricerca dei modi di dire del vernacolo dei materani di una volta, inoltre, ci entusiasma e ci diverte particolarmente, conferendo un significato preciso al tentativo di …prolungare l´agonia del nostro bel dialetto, facendolo ascoltare, almeno a teatro, ai materani di oggi.