In una replica sollecitata nel corso del dibattito in Consiglio sull’Itrec di Rotondella, l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono ha specificato che “quando si è arrivati alla conferenza di servizi del 10 aprile scorso, in cui si portava avanti il progetto esecutivo della rimozione della probabile causa dell’inquinamento, mancava ancora il riscontro dell’Ispra”. Il rappresentante dell’esecutivo ha detto quindi che “per quanto riguarda i pozzi di drenaggio esisteva la posizione della Regione e dell’Arpab, su come smaltire le acque che era diversa da quella di Enea. Il punto di sintesi – ha messo in chiaro – è arrivato nei giorni successivi ed ha corroborato la versione che poi ha portato la magistratura a disporre il sequestro: le acque dovevano essere smaltite preventivamente e diversamente, ed equivalendo a rifiuti non avrebbero dovuto essere reimmesse a mare”.
Apr 24