Audito il sindaco di Avigliano, Vito Summa, sullo stato di avanzamento dei lavori per il collettamento delle acque reflue del Comune di Avigliano e delle Frazioni dello stesso. L’audizione si è incentrata principalmente sullo stato del progetto relativo al collettamento delle acque nere delle Frazioni le cui abitazioni attualmente scaricano a cielo aperto.
Il sindaco Summa, nel ricostruire l’intera vicenda del depuratore a partire dal 2005 con il primo intervento finanziato per poi giungere al primo progetto preliminare del 2015 per gli espropri per far seguire lo studio di fattibilità commissionato ad Aql e predisposto per l’allocazione dell’impianto, ha evidenziato che “vi sono in piedi tre ipotesi per la realizzazione del depuratore” e a riguardo ha precisato, facendo riferimento alla effettuazione dell’opera, che “il Comune non ha alcuna responsabilità, potendo intervenire solo per ragioni igienico-sanitarie. Progettazione ed esecuzione – ha precisato Summa – sono di competenza di Acquedotto lucano”. Il Sindaco ha illustrato “le tre possibilità concernenti l’ubicazione del depuratore: la prima relativa al progetto originario, la seconda riguardante lo spostamento nel territorio di Possidente e la terza, sempre in agro di Possidente, ma con uno spostamento di oltre 800 metri. Quest’ultima ipotesi comporterebbe problemi collegati ai maggiori oneri di attuazione e di gestione, nonché per la realizzazione di un impianto di sollevamento”.
“Ora bisogna procedere in tempi brevi – ha continuato Summa – con il progetto e si è in attesa della formulazione definitiva da parte di Aql entro il mese di giugno, ivi compresi opere minori e relativo finanziamento occorrente pari ad una spesa di oltre 8 milioni di euro per il piano stralcio”.
La Commissione ha audito, anche, nel corsi dei lavori, il funzionario dell’Ufficio Ciclo dell’Acqua del Dipartimento “Ambiente ed energia”, Carlo Gilio, sulla problematica inerente: a) lo stato di attuazione dei progetti per il superamento delle criticità di cui alla Procedura d’infrazione 2014/2059 riguardante la Direttiva europea 1991/271 CEE relativa alla depurazione delle acque reflue urbane; b) lo stato di avanzamento dei lavori per il collettamento delle acque reflue del Comune di Avigliano e Frazioni; lo stato di avanzamento del progetto, presentato dal Comune di Pisticci, per il collettamento delle acque bianche.
Relativamente alla situazione dei progetti, Gilio ha sottolineato che “si tratta di 41 progetti tutti finanziati per uscire dalla procedura di infrazione. Ad oggi manca un ultimo tassello – ha puntualizzato – e risultano ancora non conformi 16 agglomerati per i quali comunque sussiste la possibilità di addivenire ad un accordo di programma, rinvenendo il finanziamento per la realizzazione delle opere di depurazione. Per quanto riguarda le Frazioni del Comune di Avigliano – ha proseguito – occorre attendere l’approvazione del bilancio regionale per poter procedere alla erogazione dl finanziamento. Per quanto attiene il Comune di Pisticci vi è un progetto presentato da Aql per il tramite di Egrib che è il destinatario dello stanziamento economico”.
Gilio ha precisato che “gli interventi di competenza di Aql non ricomprendono quelli riguardanti le acque bianche. Il Comune di Pisticci, in ogni caso, può sempre richiedere un finanziamento ad Egrib per la realizzazione di un collettore per le stesse. Previsti tre interventi: uno di 6 milioni di euro finanziato con fondi nazionali, un altro in zona San Basilio di 7 milioni di euro con finanziamenti Po – Fesr ed un terzo, anch’esso di 6 milioni da far valere sul Piano per il Sud”.
Intervenuti, nel corso della discussione, i consiglieri Romaniello, Rosa, Napoli e Giuzio.
Hanno preso parte ai lavori della seconda Commissione, oltre al presidente Romaniello (Gm), i consiglieri Bochicchio (Psi), Soranno (Pp), Mollica (Udc), Giuzio (Pd), Rosa (Lb-Fdi), Leggieri (M5s) ed il consigliere Napoli.