Emergenza acqua nel Metapontino: l’acqua è una risorsa o un problema? Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’acqua è un bene essenziale per la vita e noi tutti ce ne siamo accorti in questi giorni.
Policoro e altri quattro comuni per alcuni giorni sono rimasti senz’acqua con gravi disagi.
La vicenda ha fatto molto scalpore e ha sollevato molti dubbi sui controlli per verificare la qualità e la potabilità dell’acqua.
Il presidente dell’Adoc di Basilicata- Canio D’Andrea – ricorda che “la legge (D.Lgs. 31/01 e ss.mm.ii.) prevede controlli mensili (art. 8 c. 7) da trasmettere al Ministero della sanità, ma dei risultati di questi controlli non vi è traccia nei siti degli enti preposti al controllo. Solo sul sito di Acquedotto Lucano S.p.A. (https://www.acquedottolucano.it/la-tua-acqua/le-analisi-dellacqua-del-tuo-comune/) sono pubblicati analisi che si riferiscono all’anno 2017 e che riportano, per tutti i comuni, valori entro i limiti di legge. A noi dell’ADOC di Basilicata, continua D’Andrea, però, sono venuti alcuni dubbi anche sulla base delle notizie di stampa che hanno evidenziato valori diversi tra quelli ottenuti dalla ASM e da AL. Ed ecco le nostre perplessità:
a) qual è la data del prelievo a cui si riferiscono i valori pubblicati da AL?
b) i valori pubblicati sono quelli massimi riscontrati nel 2017?
c) ci sono dati relativi a prelievi più recenti?
Inoltre, non di poco conto è l’accuratezza nella pubblicazione dei dati, infatti, sul sito di Acquedotto Lucano S.p.A., i valori di alcuni inquinanti sono espressi in milligrammo per litro (mg/l) mentre la legge stabilisce i limiti in microgrammi per litro (μg/l). Per esempio i trialometani, che hanno originato l’allarme inquinamento a Policoro e negli altri comuni limitrofi, per il comune di Potenza sono indicati nella concentrazione di 14 mg/l mentre la legge (allegato “I parte A” del D.Lgs. 31/01) prevede che la loro concertazione non può essere superiore a 0,03 mg/l (cioè 30 μg/l), siamo certi che si tratta di una svista ma ugualmente ci occorrono conferme e precisazioni, infatti, se i valori indicati nel sito sono espressi in milligrammo per litro la concentrazione dei trialometani supererebbe di oltre 460 volte il limite stabilito dalla legge.”
“In Basilicata, aggiunge D’Andrea, abbiamo due impianti di potabilizzazione. La stessa è effettuata con la clorazione delle acque seguendo schemi che risalgono alla seconda guerra mondiale e che in quel momento andavano più che bene visto il conflitto. I trialometani (THMs) si formano nell’acqua destinata al consumo umano soprattutto come risultato della reazione del cloro con la materia organica presente naturalmente nelle acque grezze. Fatta questa doverosa premessa suggeriamo agli enti preposti al trattamento delle acque destinate al consumo umano di cambiare, con gradualità, metodi di clorazione usando la tecnica dell’air stripping.” ( www.salute.gov.it )
Ai Sindaci dei Comuni di Potenza e di Matera e degli altri comuni lucani, al Presidente della Giunta Regionale, all’Assessore all’Ambiente, ai direttori della ASP e ASM, ad Acquedotto Lucano chiediamo di fare chiarezza e di pubblicare i dati in loro possesso affinché i cittadini possano essere tranquillizzati e continuare a utilizzare l’acqua che com’è noto è un bene prezioso sia per la salute umana sia per i costi