“Ora basta. Il settore delle autolinee è in ginocchio e stiamo valutando il fermo totale del servizio di trasporto persone”. Giovanni Grassani, già presidente di Confapi Basilicata e Confapi Matera, attuale consigliere dell’Associazione delle Piccole e Medie Industrie materana e legale rappresentante di Grassani & Garofalo, azienda consorziata nel Cotrab, denuncia una situazione diventata ormai insostenibile.
“Le imprese facenti parte del consorzio di autolinee Cotrab non ricevono le spettanze dalla Regione Basilicata da un anno e mezzo, per un totale di circa 55 milioni di euro – prosegue Grassani. Finora stiamo svolgendo regolarmente il servizio a nostre spese, cioè anticipando soldi nostri, ma molti non ce la fanno e rimangono a loro volta indietro con i pagamenti verso dipendenti e fornitori”.
“Oggi diciamo basta e chiediamo alla Regione di saldare subito i debiti per evitare il dissesto finanziario di aziende che occupano centinaia di lavoratori lucani e che hanno bisogno di continui flussi di cassa non solo per pagare contributi, stipendi e carburanti, ma anche per mantenere il parco mezzi e per acquistarne di nuovi, come ci viene chiesto”.
“In proposito chiediamo anche la proroga del contratto con la Regione fino al 2023, in modo da giustificare un investimento che, in caso contrario, non sarebbe compatibile con una proroga di soli 12 mesi”.
“Infine – conclude Grassani – è francamente incomprensibile la disparità di trattamento tra Cotrab, da un lato, e Trenitalia e Fal dall’altro. Infatti, non solo costoro hanno avuto la proroga del contratto fino al 2023, ma soprattutto, per autobus del medesimo tipo, Trenitalia e Fal percepiscono 5,09 euro a chilometro, mentre il Cotrab solo 1,39 euro”.
“Stiamo valutando di attuare il fermo totale del servizio di trasporto persone, perché ormai la misura è colma”.