Il centravanti materano Gianvito Plasmati tra poche ore potrebbe passare dal Catania all’Atalanta. Per giocare naturalmente di più dal primo minuto. Il calciatore è stato richiesto dal tecnico Del Neri che considera Plasmati una valida alternativa al bomber Vieri e agli altri compagni di reparto a disposizioni. Sulla trattativa ha posto il veto il mister Walter Zenga, che non vuole privarsi di un calciatore come Plasmati ma l’ad del club rossoazzurro cederebbe Plasmati all’Atalanta con la formula del prestito.
Ottimista sull’esito della trattativa l’Agente Fifa e procuratore del calciatore, il materano Antonio Rebesco: "Direi che la trattativa è a buon punto e sono parecchio fiducioso sul buon esito di questa operazione – spiega Rebesco. "Sarebbe bello per tutti e gratificante sia per il Catania che per il giocatore stesso. Sarei felicissimo soprattutto per lui. So che l’Atalanta lo vuole anche per un discorso di prospettiva. E’ un club importante che ha sempre lavorato in questo modo. Se prendono Plasmati fanno un affare, perchè il giocatore merita di giocare ed è arrivato nella massima serie facendo la classica gavetta nei campi minori. Quando la firma? Spero davvero che nella mattinata di lunedì si possa chiudere una trattativa partita bene e che quindi si deve chiudere nella stessa maniera".
2008, UN ANNO DA RICORDARE PER GIANVITO PLASMATI
Per Plasmati sta per chiudersi un anno davvero ricco di soddisfazioni dopo l’amarezza di aver perso la serie B con il Catania nella doppia finale play-off contro l’Ancona. Gianvito era andato a segno nella prima gara persa per 2-1 e poi aveva colpito un palo nella gara di ritorno disputata allo Jacovone di Taranto.
La prima storica prodezza in serie A di Gianvito Plasmati è arrivata il 13 settembre scorso a San Siro, nella Scala del calcio italiano contro l’Inter, purtroppo inutile per il risultato finale visto che l’Inter ha rimontato il vantaggio di Plasmati con Quaresma e l’autorete di Terlizzi. Una rete comunque importante perchè Plasmati è salito comunque alla ribalta delle cronache nazionali regalando una grande gioia al suo procuratore Antonio Rebesco, altro materano doc ed ex calciatore del Matera. Plasmati si è confermato un castiga-grandi con il gol segnanto, sempre di testa, alla Juve nello scontro casalingo disputato all’Olimpico nel turno infrasettimanale di mercoledì 23 settembre, gol decisivo perchè ha permesso al Catania di recuperare il vantaggio di Amauri). Poi Plasmati si è fatto notare anche per un episodio particolarmente curioso in occasione del gol decisivo con il quale il Catania ha battuto 3-2 il Torino. Sulla punizione vincente di Mascara il bomber Plasmati mentre collaborava con i suoi compagni a disturbare la visuale del portiere Sereni creando un’altra barriera più vicina rispetto a quella avversaria, si abbassava i pantaloncini e secondo la stampa specializzata disturbava il portiere Sereni. In realtà Sereni non si era nemmeno accorto del gesto goliardico di Plasmati ma l’episodio è stato ovviamente discusso nelle principali trasmissioni televisive, rivisto con tutti i replay e diventato materia di discussione nei bar dello sport di tutta Italia.
CHI E’ GIANVITO PLASMATI
Nato a Matera il 28 gennaio 1983 Gianvito Plasmati si presenta con un fisico imponente: 93 kg per un’altezza di 198 centimetri.
Plasmati è dotato di una buona tecnica di base che gli consente una certa autorità e disinvoltura in area di rigore. E’ dotato di uno stacco imperioso e di conseguenza il colpo di testa preciso e potente è la sua arma letale. Plasmati sfrutta naturalmente la sua stazza fisica sia in fase difensiva che in attacco per far salire la propria squadra.
I tifosi del Catania lo hanno già ribattezzato con tre nomignoli, tutti molto simpatici: Scatolone,"Plasmon", "Cataplasma".
Legato al Catania da un contratto triennale, Plasmati aveva già esordito in serie A, seppure nei minuti di recupero, il 7 aprile 2007 in Catania-Roma 0-2 (giocata sul campo neutro di Lecce). L’estate successiva viene girato in prestito in C1 al Foggia ma a gennaio passa al Taranto, sempre in C1, dove segna 7 reti in campionato e una rete nella prima finale play-off contro l’Ancona persa 2-1.
Prima di realizzare il sogno di giocare in serie A Plasmati comincia a tirare i primi calci al pallone con l’Invicta Matera, allenata dal talent scout Michele Fontana. Una breve permanenza nel Ferrandina Calcio, in Promozione lucana e quindi il passaggio al Victoria Locorotondo, in Promozione pugliese. Grazie al procuratore materano Antonio Rebesco il bomber Plasmati sbarca in C1 a settembre 2001 con il passaggio a Chieti, dove resta per due stagioni. Rebesco lo segnala successivamente a Brindisi ma la stagione non è entusiasmante, con appena quattro presenze. Nel 2004-2005 Plasmati si mette in luce a Ragusa, sempre in C1: per lui 7 gol in 28 partite disputate. L’anno successivo riesce a migliorare il bottino personale con 12 reti in 31 gare in forza all’Andria. Gianvito Plasmati è segnalato al Catania e la società siciliana lo cede prima al Crotone (dove gioca nove partite senza segnare una rete) e poi torna in Sicilia per esordire in serie A nei minuti di recupero di Catania-Roma (gara persa 2-0 dai siciliani e disputata sul neutro di Foggia). Nel campionato successivo Plasmati è trasferito prima a Foggia (due reti in 15 partite) e poi da gennaio 2008 al Taranto: con i rossoblu sette reti in tredici partite con l’amarezza di una promozione in B persa ai play-off contro l’Ancona. A settembre 2008, dopo che si è “fatto le ossa” disputando due campionati di C1 in tre piazze del sud particolarmente “calde” come Crotone, Foggia e Taranto, Plasmati viene inserito nella rosa del Catania affidato a Walter Zenga. Non è considerato titolare perché Plasmati si ritrova in compagnia di gente esperta come Paolucci e Mascara ma nei primi quattro mesi Gianvito Plasmati si segnala come il bomber castiga-grandi per le sue reti a Inter e Juve e per il suo peso specifico garantito in attacco quando Zenga decide di utilizzarlo. Sino alla pausa natalizia sulle prime diciassette gare di campionato giocate dal Catania, Plasmati è stato impiegato undici volte, in cinque gare dal primo minuto e nelle altre sei a partita in corso, risultando decisivo contro la Juve quando è subentrato ad inizio ripresa all’argentino Llama. Contro la Fiorentina alla 16^ giornata per la prima volta Plasmati ha terminato la gara senza essere sostituito, cosa che è invece è accaduta nelle altre quattro partite in cui era partito titolare.
I NUMERI PIU’ IMPORTANTI DI GIANVITO PLASMATI CON IL CATANIA
16: il numero di maglia che indossa con il Catania
528: i minuti disputati in serie A
2: i gol realizzati in serie A contro Inter e Juventus
8: i tiri complessivi scagliati nelle porte avversarie
3: i tiri terminati fuori dallo specchio della porta
1: la traversa colpita contro l’Udinese
11: le occasioni in cui è terminato in fuorigioco