Una “spesa” incompiuta e senza sconti quella che M.M., un materano di 40 anni con precedenti specifici, ha provato a fare nella giornata di giovedì 1° dicembre in un supermercato della città di Matera. Introdottosi nel discount in prossimità dell’orario di chiusura per pranzo, ha cominciato a rubare dagli scaffali alcune derrate alimentari, non di prima necessità, occultandole, come nel più classico degli immaginari collettivi, all’interno del giubbotto. È stato proprio questo elemento, insieme ai movimenti ed agli sguardi guardinghi del reo, a destare i sospetti del titolare del discount a cui quel capo di vestiario è sembrato fin da subito esageratamente gonfio. Ha così deciso di seguire a distanza l’autore del furto, nel frattempo uscito dal supermercato passando dalla barriera senza acquisti, notando che questi, appena raggiunta la macchina, riponeva nell’abitacolo la merce nascosta sotto il giubbotto. Immediata la chiamata al 112 ed ancor più tempestivo l’intervento della gazzella della Squadra Radiomobile che, constatata la piena flagranza, traeva in arresto l’uomo, poi sottoposto al regime degli arresti domiciliari. La refurtiva, del valore di poche decine di euro, è stata restituita al titolare del discount. L’episodio costituisce esempio di sinergia tra la popolazione e l’Arma dei Carabinieri, realizzando appieno quel progetto di sicurezza partecipata in cui, nella sua accezione più estesa, interviene fattivamente il singolo cittadino mediante, come in questo caso, una personale attività di controllo, portata a buon fine con iniziativa e determinazione. L’invito che il Comando Provinciale Carabinieri di Matera rivolge pertanto all’utenza ed, in particolare ai negozianti considerate le prossime festività ed il conseguente frenetico shopping nei negozi, è quello di chiamare il numero unico europeo 112 al minimo sospetto di attività delittuose in atto all’interno delle strutture commerciali; attività che anche a seguito della crisi economica in corso potrebbero aumentare in questo particolare periodo, in taluni casi anche determinate dalla disperazione per la difficile situazione di indigenza.
Dic 02
credo che in futuro, purtroppo dovremo abituarci a notizie di questo tipo.
Condanno pienamente l’atto…però, se come si evince dall’articolo in questione, l’importo era di poche decine di euro, il titolare del discount (dopo aver denunciato l’accaduto e chiamato i carabinieri), poteva anche regalargli la refurtiva al povero ladruncolo….sarebbe stato un gesto di apertura mentale da parte del titolare e credo che sarebbe stato un spunto di riflessione per il ladruncolo più importante dei domiciliari.
Regalare cosa…cosi’ la prossima volta lo farà di nuovo…Poi non erano beni di prima necessità.
Mi dispiace ma non condivido quello che hai scritto.