Il chiostro di Palazzo Lanfranchi è diventato, per un giorno, strumento di sperimentazione e campionamento sonoro attraverso le note del pianoforte di Ayumi Tanaka, la pianista nippo norvegese che domenica 29 aprile, si è esibita con il suo collaudo sonoro nell’ambito di “Suoni del futuro remoto” , progetto co-prodotto dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 e dall’Associazione Onyx Jazz Club.
L’atmosfera di questa particolare ambientazione ha stimolato la musicista che ha deciso di esibirsi con i componenti del suo trio, Christian Meaas Svendsen e Oddvar Johansen, inserendo i suoni naturalmente prodotti dal territorio circostante.
Esponente del jazz norvegese, Ayumi Tanaka rappresenta una delle figure di maggiore potenzialità e successo del panorama musicale contemporaneo, come ha confermato il successo della sua tappa materana che oggi, 30 aprile, prosegue nell’ambito del cartellone del Gezziamoci a Casa Cava.
Questa particolare forma di sperimentazione, ha coinvolto anche gli spettatori che gli studenti dell’UNIBanda Sfr, impegnati con una speciale installazione, hanno invitato a descrivere il suono che rappresenta Matera, indicandolo subito dopo su una mappa della città.
Dai versi del falco grillaio a quelli dei passeri intorno alla città, fino alle campane delle chiese e al rumore dei trolley dei turisti nel centro cittadino, ne è nata una vera e propria mappa, creata dal binomio fra luoghi e musica al centro del progetto che i ragazzi stanno portando avanti e che selezionerà e campionerà i suoni della città, fino a giungere ad una partitura musicale composta da Joe Johnson e eseguita in un concerto previsto per settembre 2019. Particolarmente emozionata, Ayumi Tanaka che si è soffermata all’esterno di palazzo Lanfranchi, sperimentando anche il suono della “Goccia” di Kengiro Azuma che si trova in piazzetta Pascoli.
Proseguono gli appuntamenti con i collaudi sonori, nell’ambito di “Suoni del futuro remoto” progetto co-prodotto dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 e dall’Associazione Onyx Jazz Club.
Questa particolare esperienza, che coinvolge gli studenti dell’Unibas, ribattezzati nell’UNIBanda Sfr, vuol raccontare Matera attraverso una nuova chiave di lettura legata ai suoni e alle sue tradizioni. Il progetto multidisciplinare è concentrato sulla ricerca e produzione d’avanguardia che conducono al centro del claim “Open future”.
Mercoledì 2 maggio, a partire dalle 17 nei giardini dell’Università di San Rocco (ingresso libero) il team UNIBanda Sfr incontrerà Carmelo Nigrelli, professore ordinario di Tecnica e Pianificazione urbanistica, nel corso di un laboratorio aperto sui paesaggi sonori. Nigrelli è inoltre direttore del Centro di Documentazione e studi sulle organizzazioni complesse e i sistemi locali dell’Università di Catania. È responsabile dell’Unità di Ricerca dell’Università di Catania nel progetto PRIN 2009 intitolato “Paesaggi dell’archeologia. Strategie del progetto urbano contemporaneo per la tutela e la trasformazione”. Attualmente è coordinatore del Comitato ordinatore del Museo della Città e del Territorio di Piazza Armerina istituito dalla Regione Siciliana. Si occupa di progetto urbano, paesaggio e patrimonio territoriale, piccole città, governance dei territori, pianificazione e turismo.