VIE BLU PROVINCIA DI MATERA: IL GIOCO DELLE PARTI
Per l’ennesima volta, i lavoratori del progetto regionale denominato Vie Blu sono al centro di un vecchissimo gioco, che li ha condotti dopo la stabilizzazione dell’ex Sma, all’attuale stato di precarietà. Accordo del 23 febbraio 2009: la Regione Basilicata si impegnava a rispettare lo status delle 150 giornate lavorative a tutti i lavoratori sia della provincia di Pz che della provincia di Mt,.12.500.000 (rilevabili dal computo metrico estimativo allegato allo stralcio esecutivo Vie Blu 2011),la cifra elargita dalla Regione ai due enti,pari alla somma già utilizzata per le tre annualità trascorse.Nonostante,i lavoratori del materano a differenza dei loro colleghi del potentino,si trovano nella condizione di chiudere la quarta annualità con un massimo di 147 giornate lavorative. Alle lamentele dei lavoratori,le O.O.S.S. di categoria hanno risposto con le solite promesse e rassicurazioni,fino agli ultimi giorni di lavoro, quando con un comunicato hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori,ipotizzando la possibilità di un possibilie sit-in,chissà dove e comunque mai organizzato. Nel frattempo i lavoratori incominciano a firmare la cessazione del rapporto di lavoro. Di pronta risposta, l’Apea in una sua nota, precisa che già dal mese di aprile le O.O.S.S. erano state messe al corrente, che per motivi economici, sarebbero state ridotte le giornate lavorative.Per tanto , con le stesse avevano siglato l’intesa di fare il possibile per incrementare il numero di qualche giornata lavorativa,con i risparmi che l’Agenzia con molti sacrifici, avrebbe recuperato dal le assenze per malattia e permessi degli stessi lavoratori, ritenendo,quasi ingiustificato lo stato di agitazione proclamato dai corresponsabili.Apprezzando la trasparenza di tutte le coscienze e l’impegno delle stesse, tocca adesso ai lavoratori dire la loro siamo stanchi delle continue bugie, dei complotti organizzati alle nostre spalle e dei sacrifici in nome del risparmio a cui veniamo chiamati; facciamo notare che risparmi molto più consistenti rispetto alla sottrazione delle 3 giornate agli operai,si potrebbero ottenere tanto per incominciare,riducendo i costi di gestione relativi a tutta la macchina organizzativa Apea, a partire dai rimborsi Km per residenza di ciascun lavoratore,ai salari di chi continua a rimanere per mesi negli uffici Apea anche dopo la chiusura annuale di Vie Blu,a quel 7% non indifferente che l’Agenzia assorbe dai nostri fondi regionali per far fronte agli stipendi dell’intero CDA Apea. A CGIL,CISL e UIL a cui abbiamo affidato la tutela del nostro futuro,chiediamo: cos’altro consentirete e cosa ci riserverete per la prossima annualità?
Lavoratori indignati del materano