Sabato 5 maggio 2018 alle ore 18.30 il MUSMA presenta«Just one damn thing after the other_site specific in Ipogeo, 2018» degli Afterall, una nuova donazione per la collezione permanente del Museo.
In occasione della presentazione sarà inoltre inaugurata l’esposizione temporanea “deBasement”.
Scrive Marianna Agliottone nel testo che accompagna l’opera: “Con «Just one damn thing after the other_site specific in Ipogeo, 2018», gli Afterall chiedono diritto di asilo al «vuoto», sollecitando un senso di inconsistenza invece che la pregnanza documentaria e la verità della storia. Il loro mezzo è «l’indagine dell’invisibile», in cui il rigore è di precetto. La loro opera emerge dall’Ipogeo come presenza solenne, non eretta ma rovesciata nel «vuoto», determinando una perturbazione straniante dell’equilibrio e della percezione sensoriale del pubblico che la attraversa dentro. Lo spettatore diventa allora inevitabile protagonista, in grado di scorgere la faccia nascosta dell’immagine/documento, egli deve attraversare la soglia, quel diaframma astratto verso gli ambienti sotterranei, quegli spazi che costituiscono l’ossatura, le origini, del palazzo, dell’uomo e della storia. Il monumento/documento è la vanità vuota, il suo ingombro fisico votato alla memoria diventa reticolato in legno grezzo, che attrae e non si contrappone alla monumentalità, di cui è invece l’altra faccia, per molti versi, “decostruzionista”, nel senso di una intenzionale messa in crisi radicale dei presupposti documentari del monumento celebrativo. La vacuità diventa allora identità, un punto di osservazione che può ribaltarsi senza che cambi nulla, senza che noi stessi possiamo sapere se siamo al di qua o al di là della soglia”.
La mostra temporanea “deBasement”, che durerà fino al 17 giugno 2018, ospitata nelle Sale della Caccia del MUSMA, è un viaggio nella ricerca concettuale e performativa del duo, tra i documenti, le testimonianze, le occasioni da cui il progetto «Just one damn thing after the other» ha avuto origine.
Sono esposti gli “attrezzi del mestiere”, la grammatica del linguaggio artistico degli Afterall: antichi documenti riprodotti in raffinatissime stampe, una installazione video pensata partendo da uno dei montaggi possibili di “Que viva Mexico” documentario di Sergej Ėjzenštejn, mai portato a termine a causa di complessevicissitudini storiche.
Letture, citazioni cinematografiche, letterarie e filosofiche, tutto concorre nella direzione di una ricerca artistica e plastica che esplora la memoria e le sue lacune, le assenze, inoltrandosi in una riflessione dove gli errori, le interruzioni, le intermittenze, diventano un’ “opportunità per acquisire informazioni”.
L’opera degli Afterall è la terza nuova donazione arrivata al MUSMA su iniziativa dell’Impresa Culturale Synchronos, a cui la Fondazione Zetema ha affidato, dal 2011, la gestione del Museo.
Un Museo contemporaneo che mantenga un saldo legame con la sua storia e con i millenari ambienti in cui è ospitato: è questo lo spirito con cui Synchronos ha deciso di approcciarsi alle novità del mondo della scultura contemporanea, per offrire al pubblico internazionale della città di Matera e ai cittadini materani un museo sempre più vivo e ricco.
Biografia
Afterall è il nome del duo artistico composto dai fratelli Esposito, Silvia (Napoli, 1975) e Enzo (Napoli,1977).
Dalle prime esperienze nel 2004, con l’installazione site-specific “Sogno Comune” come «quartapittura» presso la galleria Lia Rumma di Napoli, il duo ha esposto in diverse Istituzioni pubbliche, tra cui: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (To), Museo MADRE e PAN, Villa Pignatelli, Castel Sant’Elmo (Na), Fondazione F. Fabbri (Tr), Fondazione F. Menna (Sa),WeGil (Roma), Fondazione S. Penna (To), Ambasciata Italiana di Bruxelles.
Le opere degli Afterall fanno parte di diverse collezioni museali permanenti, oltre che private (Imago Mundi-L. Benetton Collection), del Museo MADRE di Napoli, del Palazzo Arnone di Cosenza. Il duo ha partecipato al Festival d’Art Numrique in Pays d’Aix et Marseille, alla XII BJCEM, all’Art-Athina Contemporaries: Statement Made 2014 (Atene), all’Iniziativa Curatoriale Indipendente Marso (Città del Messico), all’SPSI Art Museum di Shanghai IGAV. Nel 2016 si susseguono due personali: “just one damn thing after the other” nello spazio di duecento metri quadri dell’Ex Lanificio Borbonico a Napoli e “Lacuna”, progetto vincitore del bando Assemblaggi Provvisori, alla Tenuta dello Scompiglio di Lucca. Ha quindi rappresentato l’Italia alla Biennale del Sudamerica 2014-2015 IGAV – Bienal Fin del Mundo, esponendo in Argentina e Cile. Gli Afterall sono vincitori del Premio Celeste 2012 (Premio del Curatore), vincitori del bando SOMA Summer 2014, residenza internazionale per artisti visivi in Città del Messico (Messico), selezionati dalla giuria critica del Social Contract 2017, finalisti di diversi premi internazionali tra cui: Talent Prize 2016, Blumm Prize 2013. Segnalati dalla giuria del concorso «MACRO Artists in residence» e selezionati dal ICI di New York per il Curatorial Intensive Symposium: Mexico City e nel 2017 dai curatori del programma YCR della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per la mostra finale “A house, halfway”.