“Sul futuro delle Zone Franche Urbane, occasione per la città di Matera, l’Ugl esprime apprezzamento per la rivalsa del tema centrale legato alla necessità di coinvolgere in fiscalità di vantaggio le aree produttive del territorio materano”.
Lo dichiara il segretario dell’Ugl Matera, Pino Giordano.
Per il sindacalista, “ora l’impegno della politica deve essere subito orientato soprattutto nella necessità di stimolare nuova imprenditoria e di consolidare i soggetti aziendali presenti. La zona franca dal punto di vista fiscale e previdenziale/assistenziale può senza dubbio, in un contesto di tempo limitato, consentire ai tanti lavoratori, soprattutto alla platea di lavoratori in Mobilità in deroga, di ammortizzare al meglio le propri condizioni economiche e sociali in attesa di ricevere la inderogabile ed indifferibile opportunità di lavoro. Con una politica del fare e non delle ‘chiacchiere’, si può costruire per il 2019 una città ‘bella’, ricca di qualità urbana e sociale. Ciò può avvenire in ultimatum se gli imprenditori vedono una governance politica stabile e non confusionaria che dia tranquillità nello scommettere su una vera ripresa economica locale capace di mantenere nel tempo la qualità attraente di Matera. Le zone furono individuate dal CIPE (il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), sulla base di alcuni parametri quali l’estensione, il numero di imprese, il tasso medio di occupazione, il tasso di disoccupazione giovanile e molti altri. L’area franca urbana Matera comprende la parte più sostanziale del tessuto produttivo della Città di Matera: l’area industriale di Serritello la Valle, i quartieri di Serra Rifusa, san Giacomo, via Gravina fino ai due Paip, il Borgo e l’Area Industriale la Martella. Le agevolazioni si sostanziano in esenzione dalla tassazione del reddito per i primi 5 anni, esenzione dal versamento contributivo per i primi 5 anni per gli assunti a tempo indeterminato e esenzione dall’IMU. Per questo – prosegue Giordano – tra gli obiettivi prioritari emerge l’obbligo di realizzare un piano di sviluppo territoriale in grado di tradurre le vocazioni e le opportunità del territorio relativamente per gestire crescita, sviluppo, occupazione e traducendo le arre industriali in Zone di economia speciale, quali moderni attrattori d’investimenti specializzati in ricerca, innovazione e nuova tecnologia. Su questi binari – termina il segretario Ugl –, dopo dieci anni di attesa finalmente si tenta di avviare a Matera il progetto, contributo per generare nuovamente economia e sviluppo: le imprese che sono ubicate nell’aree industriali su citate, potranno finalmente fruire di questa opportunità che consente riduzioni fiscali e contributive. Da domani 4 maggio e fino al 23 maggio 2018, a seguito della pubblicazione della Circolare MISE 9 aprile 2018, n. 172230, sarà possibile presentare domanda per le Pmi localizzate nel perimetro dell’area franca urbana riconosciuta con Deliberazione Cipe n. 14/2009. Complessivamente per il comune di Matera ci sono a disposizione 6,3 milioni di euro: una boccata di ossigeno per le aziende, per gli studi professionali che concorreranno al bando e che potranno così vedere alleggerita parte della quota delle imposte sui redditi e, per i tanti lavoratori disperati: il nostro auspicio è che non ci sia ora ancora bisogno di dodici ventiquattro mesi di tempi tecnico-burocratici per avviare ancora tutta la fase”.