Una gara due da brividi quella giocata dall’Olimpia Basket Matera contro Cassino. I laziali volano fino all’intervallo lungo ma poi Matera piazza un break devastante di 15-0 e rientra progressivamente in partita. Per due volte si porta a -3 (47-50 e 50-53), poi Cassino prova nuovamente ad ammazzare la sfida e chiude il terzo quarto sul 58-72. L’ultimo quarto segna un’altra clamorosa rimonta dei materani, che si riportano prima a -10 e poi recuperano punto su punto fino per mettere a segno sull’ultimo attacco la tripla che vale il pari 89. A tre secondi dalla fine Cassino può chiudere comunque i conti ma il tiro sbatte su tabellino e ferro e le squadre si giocano tutto nel supplementare. Overtime che rispecchia l’andamento del match. Matera subito avanti con una tripla e in vantaggio fino al 95-94. Poi arriva il break di 5-0 per Cassino e gli ospiti si ritrovano a +4 con la tripla di Bini. Dimarco risponde con un’altra tripla ma Cassino sale a quota 100 a 18” dal termine. Si gioca sul filo dei nervi. Il finale è pazzesco, deciso da uno spietato Battistini: prima il canestro del pari 100 a 5” e poi quello della vittoria sulla sirena dopo una rimessa battuta a otto decimi dalla fine. Sabato 5 maggio a Cassino la “bella” dalle ore 18. Di seguito tabellino, cronaca integrale e fotogallery di gara 2 tra Matera e Cassino.
Basket, serie B, play-off, quarti di finale, gara 2
Olimpia Basket Matera-Cassino 102-100 dopo 1 tempo supplementare
parziali del match: 20-30, 32-50, 58-72, 89-89
Olimpia Basket Matera: Montemurro ne, Cozzoli 2, Cesano ne, Varaschin 4, Terenzi 19, Battistini 6, Pasqualini, Ochoa 23, Dimarco 12, Lopane ne, Ravazzani 4, Migliori 32. Coach Putignano.
Cassino: Banach ne, Pasquinelli ne, Panzini 18, Petrucci 7, Del Testa 7, De Ninno ne, Bagnoli 24, Bini 9, Galuppi ne, Cena 14, Carrizo 21. Coach Vettese.
Arbitri: Gallo e Giusto
Tiri da due: Olimpia Basket Matera 37/78, Cassino 36/70
Tiri da tre: Olimpia Basket Matera 13/28, Cassino 14/32
Tiri liberi: Olimpia Basket Matera 15/18, Cassino 14/17
E’ terminata a favore dell’Olimpia Matera sulla Virtus Cassino, con il punteggio di 102 a 100, la gara 2 dei playoff (Tabellone 4) di Serie B “Old Wild West” del Campionato Nazionale di Pallacanestro 2017/2018; la partita ha avuto luogo al Palasassi di Matera nella serata di giovedì, 3 maggio 2018.
Primi due quarti a favore degli ospiti, che mantenevano percentuali di tiro superiori: 59% sui tiri da due, 44% da tre e 71% nei liberi, contro – rispettivamente – 36%, 25% e 80% per i materani. Risultato: 20 a 30 dopo il primo quarto, e 32 a 50 a metà gara, meno diciotto punti.
Racconta il coach dell’Olimpia, Giovanni Putignano: “La situazione ha prodotto tranquillità nei giocatori di Cassino, entrati in gioco con il piglio giusto grazie alla presenza di elementi esperti; dal canto nostro, invece, per molti dei nostri ragazzi si è trattato della seconda partita di playoff in assoluto, e ciò ha prodotto una comprensibile apprensione che ha finito col generare alcuni errori. Abbiamo dunque dovuto dare vitalità al nostro gioco, cercando di risolvere i dispositivi che non avevano funzionato fino a quel momento, sotto l’aspetto prima offensivo, e poi difensivo”. E infatti i biancoazzurri si lanciavano prima in un forsennato inseguimento, riducendo già lo svantaggio nel terzo quarto (risultato parziale: 58 a 72), per poi realizzare un capolavoro nell’ultima frazione: dapprima, subivano un venefico ritorno di fiamma da parte di Cassino, che si riportava a +18 (63 a 81, con tripla di Panzini a 7’21” dal termine), e poi, ostinatamente, intraprendevano una impressionante rimonta inducendo all’errore nell’ordine lo stesso Panzini, e poi Petrucci, Carrizo e Del Testa, e infilando il canestro con i punti a ripetizione di Migliori, Ochoa, Terenzi fino a quando, a quattro secondi dalla sirena, Ochoa tirava dall’arco e fissava il punteggio in assoluta parità, 89 a 89, con un parziale di quarto di 31 a 17.
Nell’overtime, si assisteva ad una nuova vampata dei locali, sempre più sicuri dei propri mezzi, per di più rinvigoriti da inimmaginabili riserve di energia e sostenuti da un pubblico in visibilio, ma sempre inseguiti e spesso superati dagli avversari – che arrivavano a +4 (95-99) a un minuto dalla fine con una tripla di Bini che avrebbe scoraggiato anche i più speranzosi. Invece una tripla di Dimarco, parzialmente compensata da un tiro libero di Cena, e due punti segnati da Battistini a 13 secondi dal termine, riportavano le squadre in parità, 100 a 100, come in un film americano sulla magia del basket. Sembrava ci fossero di nuovo le condizioni per un ulteriore overtime e invece, a un secondo scarso dalla sirena, Dimarco dalla rimessa proponeva un alley-oop a parabola verso Battistini, che prima rischiava di perdere la palla ma poi – sfidando la legge di gravità – riusciva a ruotarsi verso il canestro e tirava un baleno prima che suonasse il buzzer, legittimando il successo dell’Olimpia per 102 a 100.
Capitan “Nacho” Ochoa svela l’ingrediente principale di quest’affascinante avventura: “Il cuore, nient’altro. Partite come queste, che si stanno perdendo per venti punti, preparate con la tattica, la tecnica, non si possono giocare se non c’è il cuore. L’abbiamo capito tardi nel nostro campionato, ma ora è questo l’atteggiamento della nostra squadra, e dobbiamo andare avanti in questa direzione”. “E’ la classica partita di playoff” – aggiunge coach Putignano – “avevo visto molta gente delusa dopo gara 1, ma – a Matera lo sanno bene, visto che il basket si pratica da sessant’anni – le partite si giocano una alla volta. Poiché mancano soltanto poche ore alla gara 3, non abbiamo – purtroppo – più tempo per pensare alla bellezza di questa vittoria, e ci tocca preparare l’ultima e decisiva sfida di questi quarti di playoff”.
I giocatori in doppia cifra dell’Olimpia sono risultati Franco Migliori (32 punti e doppia doppia con 10 rimbalzi), Ignacio Ochoa (23), Diego Terenzi (19) e Matìas Dimarco (12 punti e doppia doppia con 11 assist).
Dunque ora i materani torneranno a Cassino, per giocarsi la definitiva gara 3 in trasferta, sabato 5 maggio alle 18:00, forti della consapevolezza di poter affrontare dignitosamente – giocandosi il tutto per tutto – i temibili avversari del Cassino.