Nigro: “La Provincia sta lavorando al progetto per la Scuola di restauro”
Matera, 6 febbraio 2009 – “La pubblica amministrazione, e quindi la Provincia, ha regole da rispettare perché l’immobile prescelto per ospitare la sede di Matera dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, struttura specializzata nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale, possa essere predisposto secondo le regole, nel rispetto delle norme sulla stabilità e sulla sicurezza nei lavori di modifica.
Proprio quello che la Provincia di Matera, dovendo utilizzare un immobile privo addirittura del collaudo e della verifica statica delle strutture, sta facendo.
Voglio ricordare che, l’Amministrazione provinciale di Matera ha ottenuto dalla Regione lo stabile e le risorse vincolate per completare il Centro di formazione professionale come stabilito con vincolo di destinazione dei fondi PIM. Questa è la vocazione primaria dei finanziamenti e dello stabile; la Scuola di restauro è venuta dopo. La Provincia di Matera, di buon grado ha raccolto la sfida rinunciando anche a sue esigenze primarie nel campo della formazione. Per ciò ha continuato nelle operazioni di verifica delle strutture e di progettazione per poter rendere compatibili le due esigenze.
Come sempre e sollecitamente l’Amministrazione provinciale sta facendo per intero il suo dovere e presenterà lo stato di avanzamento dei lavori tecnici alla riunione convocata per lunedì della prossima settimana dal presidente della Giunta regionale; mi auguro che in quella occasione di dissipare tutti i dubbi che si stanno manifestando.
Il 23 febbraio, il prof Michelangelo Laterza, dell’Università della Basilicata, fornirà il responso del collaudo statico complessivo dell’immobile. Sulla base di quel che emergerà dall’approfondito esame delle strutture, discenderà la ripartizione della spesa per le opere da eseguire, con le risorse attualmente disponibili. Nel frattempo, la Provincia sta predisponendo gli elaborati per il progetto esecutivo riguardante il capitolo della sicurezza e della prevenzione, a carico dell’edificio, di intesa con il Comando provinciale dei Vigili del fuoco. L’ufficio tecnico dell’Amministrazione provinciale è, inoltre, impegnato nel completamento degli elaborati progettuali riguardanti gli impianti tecnologici dello stabile, in quanto quelli esistenti sono inutilizzabili. Va altresì sottolineato che la struttura vive da diversi anni uno stato di totale abbandono, è stata a più riprese vandalizzata, per cui ha bisogno di un profondo lavoro di restauro che non può non comportare tempi lunghi di esecuzione.”
QUESTO IL COMUNICATO PUBBLICATO SU SASSILIVE IL 2 OTTOBRE SCORSO, GIORNO IN CUI E’ STATO PRESENTATO UFFICIALMENTE IL PROGETTO ALLA STAMPA.
“Una ventata di ottimismo per la nostra città”. Così il Sindaco di
Matera Emilio Nicola Buccico ha salutato l’approdo a Matera della
Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Istituto Superiore per la
Conservazione ed il Restauro nel corso della presentazione avvenuta
questa mattina all’Auditorium di Piazza Sedile. “Matera sta
attraversando un periodo non piacevole soprattutto nel campo del
lavoro, ma ha la possibilità di risollevarsi grazie all’arte e alla
cultura, che rappresentano le sue naturali vocazioni. La Scuola di Alta
Formazione – ha precisato il Sindaco – rappresenta pertanto una
importante occasione, che si inserisce nel filone culturale e
identitario della storia e della tradizione della nostra città. Matera
può e deve ulteriormente crescere in questi settori; ed è per questo
che l’Amministrazione Comunale, con il suo impegno, è stata parte
essenziale per far decollare questo progetto, attraverso la
sottoscrizione del protocollo d’intesa con le altre parti interessate e
la concessione del suolo, approvata all’unanimità dal Consiglio
Comunale. Un particolare ringraziamento va Raffaele De Ruggieri, a Dino
Adamesteanu e a Michele D’Elia, che hanno dato il loro contributo per
rendere la città di Matera punto di riferimento nazionale nel restauro”.
La lunga attesa è destinata a
terminare: lo stabile realizzato nell’area di sviluppo artigianale di
Matera e fino ad ora mai utilizzato sarà sottoposto ad un profondo e
delicato intervento di recupero e di adeguamento funzionale e
tecnologico per essere destinato ad ospitare la sezione distaccata di
Matera della scuola di alta formazione e studio dell’Istituto centrale
di restauro. Quella di Matera sarà la quarta struttura didattica
riservata al capitolo del recupero dei beni storici ed architettonici
del Paese. Le altre sono a Roma, Firenze e Venaria Reale. Domenica,
alle 10, nell’Auditorium del Conservatorio, in piazza del Sedile, è
prevista la presentazione del progetto della Sezione distaccata della
Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Istituto Superiore per la
Conservazione ed il Restauro.
Lo stabile dell’area Paip, voluto dalla Regione e in origine destinato
ad accogliere aule e servizi dedicati alla formazione professionale, è
stato di recente trasferito al patrimonio dell’Amministrazione
provinciale di Matera. L’immobile, ricco di una superficie di 8.500
metri quadrati, di cui 3.500 per la scuola di Alta Formazione, conta su
un finanziamento regionale aggiuntivo di un milione di euro rispetto
alle risorse ancora disponibili. Nello stabile troverà spazio anche
l’Ageforma, l’ente della Provincia che garantisce la formazione
professionale di primo livello. Attivazione e funzionamento della
Scuola di Alta Formazione e Studio saranno assicurati da Regione,
Provincia e Comune di Matera; all’iniziativa partecipa anche la
Fondazione Zetema. I primi corsi ad essere attivati saranno quelli in
conservazione e restauro per l’area specialistica in materiale lapidei,
litoidi e manufatti derivati. La frequenza dei corsi della Scuola è
riservata a giovani in possesso del diploma di scuola media superiore e
il percorso formativo garantisce il conseguimento del diploma di laurea
in Restauratore Conservatore dei Beni Culturali. Si accede alla Scuola
attraverso concorso pubblico a numero chiuso.
“Grazie a questa istituzione scolastica di alta caratura e qualità sul
piano tecnico e scientifico – rileva il presidente della Provincia di
Matera, Carmine Nigro – l’intero Mezzogiorno si arricchirà di un luogo
privilegiato per la valorizzazione dei beni culturali e delle risorse
umane. E la sede non poteva essere che Matera, patrimonio mondiale
dell’umanità con i suoi Sassi ed il suo ricco patrimonio di storia e di
cultura”.
I laboratori affrontano gli aspetti del restauro, della conservazione e
della manutenzione controllata dei diversi manufatti che compongono il
mondo dei beni culturali articolandosi nelle diverse tecniche e
tipologie di materiali: dipinti su tela e tavola, dipinti murali,
stucchi e materiali lapidei, manufatti lignei e tessili, ceramica,
metallo, vetro, arte moderna e contemporanea.
Il progetto per la realizzazione dell’opera risale al 1994. I lavori
iniziarono solo nella primavera del 1996 con un finanziamento di 12
miliardi e 500 milioni di lire. La costruzione, ultimata nel 2000 e
collaudata solo nel 2005, assorbì della somma disponibile 7 miliardi e
500 milioni di lire, per cui c’è ancora una cifra residua per l’avvio
del recupero dello stabile. Il progetto è redatto dall’Ufficio Tecnico
della Provincia di Matera e dagli Uffici Tecnici del Ministero e il
gruppo di progettazione è coordinato dall’ing. Francesco Aiello, della
Provincia di Matera, il quale sottolinea che l’intervento di recupero
presenta notevoli complessità.
“Sedici dei docenti della prestigiosa istituzione scolastica – fa
sapere Nigro – saranno sostenuti nelle spese di formazione da un
intervento regionale purchè siano lucani>. L’ing. Aiello anticipa
poi per grandi linee le peculiarità tecniche dell’intervento. “Lo
stabile per lungo tempo abbandonato – dice – è stato sottoposto ad
inaudite vandalizzazioni che comporteranno necessariamente un attento
lavoro di recupero per la piena funzionalità dell’edificio che noi
pensiamo di mettere a disposizione nel giro di un anno dall’inizio dei
lavori”.
:angry: Come non inc….. rsi .Come al solito in questa citta’ si dorme in piedi,oggi sentendo trm ho capito che se non si danno una mossa i ns pseudo politici ,ci fregheranno questo ambizioso progetto sotto il naso com’e’ successo gia’ per altre cose in passato perdendo finanziamenti, treni ed occassioni che passano solo una volta nella vita.Cari politici materani e non, vi eleggiamo non per andare a scaldare le poltrone a potenza o a roma, ma per darvi da fare per la vs citta’ quindi fate di tutto perche’ abbia matera la scuola di restauro , anche perche’ ci sono gia’ altre realta’ che guardano in quella stessa direzione.Visto la moria di posti di lavoro, persi a matera e provincia questa sarebbe una boccata d’ossigeno ed un’importante tassello per matera internazionale.
Il sing Nigro e tutta la giunta provinciale lo sanno che i lavori non hanno avuto ancora inizio???? E poi la cosa ancor piu’ grave,e’ che se entro marzo non saranno completati i lavori medesimi ,perderemo la scuola di restauro per scadenza dei termini? Lo sanno questo? In quale pianeta vivono? Matera rischia ormani di perdere un’altra occadione d’oro a causa dell’imobilismo antimaterano come accaduto gia’ in passato.Dei potentini non mi sarei meravigliato ma che addirittura i materani stessi dormono in piedi volendo essere buono.Ma e’ mai possibile che questi morti viventi che abbiamo ed avevamo non si rendono conto che il tempo e’ prezioso e che non bisogna farsi sfuggire niente,sopratutto ora che matera ha perso numerosi posti di lavoro. :angry:
:angry: Parole ,parole,parole cosi’ diceva una famosa canzone di mina.Come al solito in questa citta’ di cadaveri ambulanti, ci si perde in chiacchiere nei corridoi dei palazzi provinciali,e prima in quelli comunali ,e da sempre in quelli regionali.Matera sta perdendo un’altra ghiotta occasione perche’?? La domanda come diceva Lubrano nasce spontanea.Ve la do io la risposta in questa citta’ i progetti vengono arenati tra le chiacchiere, i passeggi,i caffe’ ,e i numerosi rivoli burocratici, e cosi’ succede che ad un’anno dalla candidatura di matera come scuola nazionale di restauro non si e’ vista ancora l’ombra di una cazzuola(attrezzo per muratore) dentro l’edificio che dovrebbe ospitare la sede distaccata della scuola naz.restauro.Il termine ultimo per la consegna dell’edificio agibile e rimesso a nuovo e’ per marzo ed almeno che Nigro & co. hanno una squadra di superman, non ce la faranno mai.Addio sogni di gloria E non credo che tutta la colpa sia di chi doveva accertarne l’agibilita’. :whistle: