Il materano Vincenzo Menzella, vice presidente dell’associazione Iniziativa Popolare e già primo assessore all’Urbanistica e ai Sassi del Comune di Matera, in una nota chiede di aprire il Partito Democratico a tutta la società civile materana per realizzare una vera rigenerazione nel PD. Di seguito la nota integrale
Più assisto al dibattito in corso, alle interviste e ai proclami che vengono dal partito democratico ufficiale,quello che Polese sta illustrando sui post che riceviamo, più rilevo la distanza che corre fra le cose che si scrivono e quello che realmente, come in un film, si svolge davanti a noi.
Si parla e si scrive di propositi di rinnovamento, di presa d’atto del voto del 4 marzo, si tenta di comprendere la natura di una sconfitta che rischia di cancellarci dall’ anagrafe della politica, mentre i comportamenti concreti procedono per loro conto, dominati da logiche di mediocre opportunismo, concentrati sulla difesa di ristretti gruppi di interesse e lontanissimi dalla domanda di una società che arranca e che si sente frustrata da sacche di ignoranza e di immoralità.
Matera, ma non solo, è il caso limite di una sconfitta elettorale drammatica che non sembra avere paternità,anzi appare discendere dalla luna, al punto che ci si occupa piuttosto della data di un congresso cittadino del Pd, blindato perché regolato da interessi di autoconservazione di un ceto politico che, se avesse avuto un minimo di umiltà e sensibilità, avrebbe dovuto subito rimettere il mandato e interrogarsi sulle ragioni di una disfatta che gravera’ sul futuro della città e,temiamo, sulle prospettive di tenuta del PD nella imminente prova regionale.
Questo è il clima nel quale purtroppo navighiamo a vista, con divisioni (Polese se ne occupa, conosce quel che avviene da noi) che minacciano di ridurre ulteriormente il perimetro del 16 per cento che lo sforzo di tanti fra noi, pur fuori dalle trincee di un partito desertificato, ha lealmente prodotto garantendo una pur minima rappresentanza regionale in Parlamento. Dalla quale un intero territorio è rimasto escluso. Cosa mai accaduta in passato. Un risultato che è frutto non solo della sconfitta elettorale registrata nella circoscrizione ,ma anche della debolezza politica della dirigenza cittadina e provinciale che ha mostrato tutti i suoi limiti.
Vi è il timore, ben più di un timore, che si intenda continuare su questa strada. E ciò potrebbe indurre la gran parte del popolo che una volta si rappresentava nel Pd a trovare strade alternative, pur di salvare decoro politico e libertà di lotta in uno dei momenti più difficili della sua storia.