MANOVRA: CNA Pensionati chiede modifiche al blocco della scala mobile
“Siamo consapevoli che l’Italia non esce dall’emergenza in cui si trova senza sacrifici dei suoi cittadini, né vogliamo sottrarci dal fare la nostra parte. Però, quando si distribuiscono i sacrifici, è indispensabile che essi siano conformati ai criteri della sostenibilità per coloro che li debbono fare e dell’equa ripartizione in funzione delle capacità contributive”. E’ quanto afferma Angelo Buono, Presidente Regionale della CNA Pensionati, in una sua dichiarazione.
“E’ necessario che il Parlamento, a cui è affidata la conversione in legge del decreto Monti, corregga le incongruenze e le iniquità in esso presenti – prosegue Buono -, caratterizzando la Manovra non solo per il rigore, di cui è già sufficientemente permeato, ma anche dall’efficacia nel rilancio dell’economia e dalla presenza diffusa di equità in ogni misura in essa contenuta. Certamente non è nel segno dell’equità il blocco del recupero dell’inflazione, che nel 2011 ha ormai superato abbondantemente il 3 per cento, per pensioni che stanno alla soglia del livello di povertà, tanto più quando le grandi ricchezze non vengono praticamente toccate.”
“Non è sopportabile per un pensionato che ha una pensione di 1.000 euro mensili ed una modesta abitazione in proprietà – conclude Buono – partecipare ai sacrifici sottraendo alla propria disponibilità 650 euro tra maggiore addizionale IRPEF, IMU prima casa e mancata rivalutazione all’inflazione, senza contare l’eventuale aumento dell’IVA, che, peraltro, avrebbe una funzione recessiva sull’economia.”