Il Gruppo Consiliare di minoranza “San Mauro Forte verso il futuro”, con una delegazione del comitato civico “no alla discarica comunale”, stamattina presso il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha consegnato nelle mani dell’assessore regionale all’ambiente Francesco Pietrantuono le 547 firme raccolte per dire NO alla realizzazione della nuova discarica comunale in località Priati.
Abbiamo rimarcato che nonostante l’accertato inquinamento, il mancato completamento della chiusura post mortem e la prosecuzione dell’iter di caratterizzazione dell’area in cui sorge la ex discarica comunale di San Mauro Forte, l’amministrazione comunale ha continuato il processo di messa a rischio del territorio attraverso la prosecuzione dell’iter amministrativo utile alla realizzazione di una nuova discarica.
L’iter procedurale, attivato nel 2011 a seguito della concessione di nuove volumetrie con la DGR n. 1987/2011 ha prodotto, ad oggi, un contratto con l’impresa affidataria e una delibera di consiglio comunale utile ad attivare la procedura di esproprio dei terreni adiacenti l’attuale discarica per poter costruire la nuova.
I cittadini di San Mauro Forte hanno manifestano la netta contrarieta’ alla realizzazione dell’impianto in quanto:
1. non ci sembra logica la realizzazione di un ulteriore bomba ecologica vista la situazione di inquinamento già prodotta dalla precedente discarica;
2. la politica regionale in tema di gestione dei rifiuti non prevede la realizzazione di discariche in agro di san mauro forte;
3. il progetto approvato non rappresenta un ampliamento bensì la costruzione di una nuova vasca distinta e autonoma da quella esistente, pertanto si configura come una nuova discarica
Abbiamo ringraziato l’assessore Pietrantuono per l’impegno profuso in questi mesi su questo tema, appezzando anche oggi la ferma contrarietà della Regione Basilicata alla realizzazione della nuova discarica comunale e abbiamo chiesto di farsi promotore affichè possa essere potenziata la raccolta differenziata, soprattutto per lo smaltimento in loco dell’umido, che comporterebbe un abbattimento dei costi (invece di smaltirlo fuori Regione) sui bilanci comunali e soprattutto sulle bollette dei cittadini.
bene!